In esclusiva con Denzel Curry – Melt my Eyez, See your Future

Denzel Curry Intervista

Denzel Curry è un artista. Un rapper dalla versatilità unica che ci esalta e delizia da quando, appena maggiorenne, si esibiva a Milano nel 2014. Sue sono hit storiche come l’ultra bass-boosted Ultimate o l’incisiva critica alle case discografiche di Clout Cobain, così come suoi sono album dal sapore di classico moderno come Imperial del 2016 e Taboo del 2018.

2022. Dopo un’ode in freestyle alla Florida nativa (Zuu, 2019), un mixtape su YouTube (Blood In + Blood Out, 2020) e un progetto originale con Kenny Beats (Unlocked, 2020) risultato di una furia creativa di tre giorni e poi rivisitato in numerosi remix (Unlocked 1.5, 2021), arriva un nuovo studio album ufficiale: Melt my Eyez, See your Future.

Un titolo che è uno statement di rinnovata consapevolezza di se stesso, dei suoi mezzi e di ciò che lo circonda, un’opera che vuole fare la storia del genere e solidificare la posizione di Denzel Curry nel Pantheon degli artisti moderni.

Sembra incredibile, ma abbiamo avuto l’occasione unica di intervistarlo in videochiamata e non ce la siamo fatta sfuggire. Non potrete certo farlo nemmeno voi.

Denzel Curry ci racconta il nuovo album in un’intervista esclusiva

Congratulations for the release of the new album, I’ve already listened to it a few times and, right now, the first thing that comes to mind when I think about it, is the strength of the metaphor you chose for the title, Melt my Eyez, See your Future. Why did you find appropriate the use of the word “Melt” to define the state of social and personal awareness you’ve come to?

«Well, I use the word “melt” as a melt in the way of perception of what people see on the daily, ‘cause we avoid a lot of stuff, because we just don’t wanna see it and don’t believe it’s there, but once we melt our perception of ways, we see it for what it really is. That’s what I wanted people to see this album as, like they’re melting the perception of who I am. I’m giving you the truth, this is my truth.»

Congratulazioni per l’uscita del nuovo album, io l’ho già ascoltato alcune volte e in questo momento, la prima cosa che mi viene in mente quando ci penso è la forza della metafora che hai scelto per il titolo, Melt my Eyez, See your Future. Perché hai trovato adeguato l’uso della parola “Melt” (“sciogliere”) per definire lo stato di consapevolezza sociale e personale che hai raggiunto?

«Beh io uso la parola “melt” nel senso di uno sciogliersi della percezione di ciò che le persone vedono quotidianamente. Decidiamo di evitare un sacco di cose, che sia perché non vogliamo vederle o non crediamo che esistano, ma una volta sciolta la nostra percezione, possiamo vedere tutto per come è realmente. Questo è ciò che vorrei che le persone vedessero in quest’album, come se la percezione di ciò che sono si sciogliesse. Vi darò la verità, questa è la mia verità.»

Focusing now on social awareness and being conscious of what is happening around you, you mention the “media feeding you lies” and project the image of “Zatoichi leading the blind”. What does it mean to be a leader of the community and what are the responsibilities that you, as a man and as a musician, feel in that regard?

«It is just like being an upstanding citizen and being able to show that you can lead, like that you can lead people to a place they can all prosper. It means getting people to be the best they can be; I feel like a true leader can show people how to be the best that they can be, as opposed to just “Follow me because I’m up there” and such, it shouldn’t be like that. And I’m talking both as a citizen and as a musician, because people idolized me and it got to a point where I was like happy with being idolized. Now I’m looking more towards the view that they should be wary of idolizing people that are just as human as they are.»

Concentrandoci ora sulla consapevolezza sociale e l’essere coscienti di ciò che ci accade intorno, tu rappi che i “media ti raccontano bugie” e progetti l’immagine di “Zatoichi che guida i ciechi”. Cosa significa essere un leader della comunità e quali sono le responsabilità che tu senti a riguardo, come uomo e musicista?

«É come essere cittadini onesti e mostrare di saper guidare, provare che puoi condurre la gente verso una meta in cui potranno prosperare. Significa portare le persone ad essere il meglio che possono raggiungere; penso che un vero leader possa mostrare alle persone come ottenere il massimo da se stessi, piuttosto che dire “Seguimi perché sono più in alto di te” o cose simili, non dovrebbe essere così. E parlo sia da cittadino che da musicista, perché le persone mi idolatravano e sono arrivato al punto di esserne contento. Ma ora la vedo in modo diverso, dovrebbero essere diffidenti dell’idolatrare persone che sono tanto umane quanto loro.»

Moving on to personal awareness, you say that it comes through maturity and taking responsibility of one’s own actions, especially towards others (as said in Melt Session #1 and The Ills). Some of the means to achieve this state of realization could be therapy and introspection, both focal in the development of empathy. What pushed you to admit your shortcomings and how did psychology help you?

«Well, my shortcoming was not realizing that all the problems that I had and would address as mistakes, these problems I would just brush off because I felt like everyone was tripping, while it was really done because of my own actions, because of my own decisions. I don’t make mistakes: a mistake would be like accidentally stepping on someone’s foot or sending the wrong file to somebody believing it was the right one. But the majority of mistakes that I did in my life were just bad decisions. So I just wanted to show that there was a clear distinction, that I made bad decisions in my life and I’m trying to make less of them. That was my shortcoming, not realizing my own faults. Even though it took a while, psychology definitely helped me do that.»

Passando alla consapevolezza personale, tu dici che si raggiunge dopo una maturazione e prendendosi la responsabilità delle proprie azioni, soprattutto nei confronti degli altri (come viene detto in Melt Session #1 e The Ills). Alcuni mezzi utili a realizzare ciò possono essere la psicologia e l’introspezione, entrambe legate allo sviluppo dell’empatia. Che cosa ti ha spinto ad ammettere le tue mancanze e come ti ha aiutato la psicologia?

«Beh il mio difetto era non capire che tutti i miei problemi, che io trattavo come semplici errori e che mi scrollavo di dosso pensando che fossero gli altri ad esagerare, erano in realtà frutto delle mie azioni, delle mie decisioni. Io non faccio errori: un errore sarebbe pestare per sbaglio il piede di qualcuno o spedire il file sbagliato credendo che sia quello giusto. Ma la maggior parte degli sbagli nella mia vita sono state cattive decisioni. Volevo perciò mostrare una chiara separazione tra le pessime decisioni che ho preso e come sto provando a farne di meno. Questo era il mio difetto, non realizzare le mie colpe. E anche se ha impiegato molto tempo, la psicologia mi ha certamente aiutato a farlo.»

I understand, these last years were kind of hectic: we got the pandemic, violence, Black Lives Matter protests, Afghanistan and now the war in Ukraine. You are not afraid to address it, in fact war is mentioned a couple of times (for example in Walkin’, Mental, Angelz and The Smell Of Death), but, other than with rage, how do you deal with the helplessness that comes with these events? What can music do to help cope with them?

«I think that people need to help themselves first and then start to help others. But in general, to come back to stuff like hate and war, you need love, you need a sense of love for everyone.»

Capisco, in effetti questi ultimi anni sono stati frenetici: abbiamo avuto la pandemia, la violenza, le proteste di Black Lives Matter, l’Afghanistan e ora la guerra in Ucraina. Tu non sei timoroso nell’affrontare certe questioni, infatti menzioni la guerra un paio di volte (in Walkin‘, Mental, Angelz e The Smell Of Death), ma, oltre alla rabbia, qual è il modo di contrastare il senso di impotenza che ci assale? Cosa può fare la musica per aiutarci?

«Penso che innanzitutto la gente debba aiutare se stessa e solo dopo cominciare ad aiutare gli altri. Ma, in generale, per tornare a temi come l’odio e la guerra, penso che abbiamo bisogno di amore, serve un senso d’amore per tutti.»

With regard to love, do you think you explored it as deep as you wanted to, in this record?

«No, not as much, I was just exploring all the things I was seeing at the time, man. I have yet to even speak on love; the last time I spoke on love for real was on Imperial in the song This life. And even then, I was expressing it through heartbreak. So that is something that I do want to expand on, I just don’t have the knowledge to expand on love like I would want to and articulate it the right way. I need to find my way to articulate it.»

A proposito di amore, pensi di aver esplorato il tema in questo album tanto in profondità quanto avresti voluto?

«No, non così tanto. Stavo solo esplorando le cose che vedevo al tempo. Devo ancora parlare seriamente di amore; l’ultima volta che ho parlato davvero di amore è stato in Imperial, nella canzone This life e anche allora mi stavo esprimendo tramite il dolore dato da una separazione. Vorrei approfondire questo tema, ma non ho la conoscenza per parlarne in profondità quanto vorrei e articolare adeguatamente ciò che penso. Devo trovare il modo di esprimermi alla mia maniera.»

Changing the topic, a great deal of inspiration for the album comes from Samurai culture (songs like Zatoichi and Sanjuro) and you speak about meditation, anime, manga and Muay Thai too. Why is Asian culture so relevant to you? What do you find attractive about it?

«Oh man, I am 27 and when I was a kid, the anime that got me into going deeper into animes and other stuff like that was Dragon Ball Z. You know about that, right? I used to watch it on Toonami and that was my gateway to getting into this culture. On top of that, as I got older, I started to get into Bruce Lee. I also really liked Jackie Chan, ‘cause my parents used to have it on VHS and we used to watch it all together. Me and my brother used to practice martial arts, because there was a guy around our neighborhood, who was a black belt in karate and he was teaching us all stuff to do. Then there was another dude around our block, that was into MMA and he was teaching us a lot of stuff too. One of our older brothers, who passed away, he was a backyard fighter during the Kimbo Slice Era, so he was learning a lot of these techniques and showing us how to fight. Even my father was into boxing and judo, while he was in the Marines. So, a lot of those cultures have been embedded in me and stuck with me. When Adult Swim came out, I started to watch Cowboy Bebop, YuYu Hakusho and it lead to One Piece. Even simple cartoons like Samurai Jack or movies where they would use Samurai swords (mimics the sound of swords, ed) like Afro Samurai. Then I got deeper into it, because I’m a huge Star Wars fan, that’s why we have a song called X-Wing on the album, and they got the majority of that stuff from Samurai culture, which was very much made known by Akira Kurosawa. So, it always has been a part of my life.»

Cambiando argomento, trai grande ispirazione per l’album dalla cultura dei Samurai (vedi canzoni come Zatoichi e Sanjuro), ma parli pure di meditazione, manga, anime e Muay Thai. Perché la cultura asiatica è così importante per te? Che cosa ti attrae in particolare?

«Sai, ho 27 anni e quando ero un bambino l’anime che mi ha ispirato ad approfondire altri anime è stato Dragon Ball Z. Lo conosci, no? Lo guardavo su Toonami ed è stata la mia via d’accesso in questa cultura. Inoltre, crescendo, ho cominciato ad apprezzare Bruce Lee. Mi piaceva pure Jackie Chan, perché i miei genitori lo avevano in DVD e lo guardavamo tutti insieme. Io e mio fratello praticavamo le arti marziali, perché c’era un ragazzo nel nostro quartiere che era cintura nera di karate e ci insegnava delle mosse. C’era pure un altro tipo del quartiere che praticava MMA e ci insegnava altra roba. Uno dei nostri fratelli maggiori, che ora se n’è andato, era un lottatore durante l’era di Kimbo Slice, per cui stava imparando molte tecniche e ci insegnava a combattere. Anche mio padre tirava di boxe e faceva judo quando era nei Marines. Quindi molto di queste culture era in me ed è rimasto con me. Quando Adult Swim è nato, ho cominciato a guardare Cowboy Bebop e YuYu Hakusho, fino ad arrivare a One Piece. Anche semplici cartoni come Samurai Jack o film in cui usavano le spade da Samurai (imita il suono delle spade, ndr) come Afro Samurai. Sono andato ancora più a fondo perché sono un grande fan di Star Wars (ecco perché abbiamo una canzone chiamata X-Wing nell’album) e loro hanno tratto molta ispirazione dalla cultura dei Samurai, che è stata resa famosa a sua volta da Akira Kurosawa. Perciò devo dire che tutto ciò è sempre stato parte della mia vita.»

Speaking of Kurosawa, you’ve been very creative in devising the cinematography of your recent videos, Walkin’ and Zatoichi, and you are in general pretty passionate about movies. What can you tell us about the movies that inspired the imagery of the album?

«Well, when I was writing Walkin‘ and I first made those lines “Walkin with my back to the sun, keep my head to the sky, me against the world, it’s me, myself and I” and we would hear the beat by Kal Banx, it sounded like something you would hear in a western movie when it first comes up. That (sings the beginning of the sample, ed), you know what I’m sayin’? When you hear that, you’re like “Damn this reminds me of something you would see in like A fistful of dollars or Django” and when I was writing, I was just thinking about walkin’, then I put the song on the visual of both Django and A fistful of dollars, because side by side they’re the same movie. I took the sound out, put it together and it fit perfectly, because they were walking and it just matched up. It looked like what I was seeing in my head. So that’s how Walkin‘ came about and then I was telling people from the label “I need somebody that’s gonna understand what to do with this vision” and I actually wanted to be in the place and not just be green-screened out. I wanna actually feel like I’m going through the shit.»

Parlando proprio di Kurosawa, sei stato molto creativo a livello cinematografico nei tuoi ultimi video, Walkin‘ e Zatoichi, e in generale sembri molto appassionato di cinema. Cosa puoi dirci a riguardo dei film che hanno ispirato l’immaginario dell’album?

«Quando stavo scrivendo Walkin‘ e ho immaginato le barre “Camminando con la schiena al sole, tengo la testa verso il cielo, io contro il mondo, siamo solo me, me stesso e io”, ascoltavo il beat di Kal Banx e suonava come la musica che si sente all’inizio di un film western. Quel (canta il campione all’inizio della canzone, ndr), capisci? Quando lo senti, ti viene da dire “Questo mi ricorda qualcosa che potrei sentire in Un pugno di dollari o Django” e mentre scrivevo, pensando a camminare, ho deciso di mettere la mia canzone come colonna sonora dell’inizio di Un pugno di dollari e Django, perché, messi a fianco, sono lo stesso film. Ho tolto quindi il suono originale e aggiunto la mia canzone e ci stava perfettamente, perché entrambi stavano camminando e la scena combaciava. Sembrava proprio ciò che avevo in testa. Così è nata Walkin‘ e ho cominciato a dire all’etichetta “Mi serve qualcuno che possa capire come mettere in scena questa visione” e volevo essere sul posto, non sopra un green screen. Volevo vivere l’esperienza.»

So where did you go in order to shoot the videos?

«We shot Walkin‘ and Zatoichi in two different places in Peru. Zatoichi was done in Tarapoto, while Walkin‘ was done in Lima.»

Quindi dove avete girato i video?

«Abbiamo girato Walkin‘ e Zatoichi in due posti diversi del Perù. Zatoichi a Terapoto, mentre Walkin‘ a Lima.»

Wow, that’s fantastic. I think that the appeal that you find in other cultures and the constant shifts in your musical output suggest that you are a versatile guy, who likes to change. Do you feel that Melt my Eyez, See your Future is the point you were trying to reach or just a stage in your career and life, however important it might be?

«To be honest, I feel like Melt my Eyez is only the beginning to open people’s eyes to what I can do. Because all they’ve got over the years was aggressive stuff and now I’m giving them something that’s not aggressive at all, because I’m not gonna force those records to make people happy. I’m gonna make the stuff that makes me happy, stuff that I can give the world genuinely, because they know that it came from me and it came from a sincere place.»

Wow, è fantastico. L’attrattiva che le culture straniere esercitano su di te unita ad una sperimentazione musicale costante suggeriscono che sei un ragazzo versatile, a cui piace cambiare. Pensi che Melt my Eyez, See your Future sia il punto che volevi raggiungere o soltanto una tappa della tua carriera e vita, per quanto importante sia?

«Ad essere sincero penso che Melt my Eyez sia soltanto l’inizio, quello che apre gli occhi alla gente su ciò che sono in grado di fare. Perché lungo questi anni la gente ha ricevuto roba aggressiva e ora sto pubblicando roba per niente aggressiva, questo perché non voglio forzare quel tipo di musica per far felici le persone. Voglio produrre musica che faccia felice me, roba che possa consegnare al mondo in modo genuino, che si capisca che viene da me e sia sincera.»

Are you saying that these are your favourite songs?

«Yeah, to tell you the truth I like all of them. If I was to pick a favourite, I would say Melt Session #1, because of how vulnerable I actually was on there. I was able to articulate my thoughts from front to back really well. Oh and also X-Wing, because we was rehearsing it the other day and it sounds so amazing live, it’s like one of my favourite songs in the set. We literally go through everything just to get to that one song, then we’re just like “Yes! This is the one!”.»

Stai dicendo che queste canzoni sono le tue preferite in assoluto?

«Sì, a dirti il vero penso che mi piacciano tutte. Se dovessi scegliere la mia preferita, ti direi Melt Session #1, per quanto mi mostro vulnerabile. Sono stato capace di articolare bene i miei pensieri dall’inizio alla fine. Oh e pure X-Wing, perché l’altro giorno stavamo provando e suona in modo incredibile dal vivo, è una delle mie canzoni preferite della scaletta e spesso suoniamo tutte le canzoni giusto per arrivare a questa e a quel punto ci diciamo “Sì! Questa è la canzone che ci voleva!”»

About X-Wing, why did you choose to use that inflection in the chorus?

«I mean, I just did it because it’s familiar to people, but it’s still true to me, because of the stuff we’re talking about on the record. I feel like I didn’t force that record at all and I chose that inflection, because melody always wins. If people hear something catchy, they’re gonna remember it, so that’s why. And I also wanted to experiment more with my voice.»

A proposito di X-Wing, come mai hai scelto di usare quella particolare inflessione di voce nel ritornello?

«L’ho fatto perché è conosciuta dalla gente, ma comunque sincera per me, viste le cose di cui parlo nella canzone. Penso di non averla forzata per nulla e ho scelto quel tono perché la melodia vince sempre. Se le persone sentono qualcosa di orecchiabile, lo ricorderanno, ecco perché. Inoltre volevo sperimentare di più con la mia voce.»

Well, personally I think that versatility is one of the most valuable tools in an artist’s bag, but also a way of living and channelling one’s energy whithout feeling exhausted. You frequently talked about straying away from the musical career to write mangas or screenplays, so how do you see yourself creatively in the next few years?

«During quarantine, I actually did four issues of a comic that I drew myself and that we put on these customized Vans sneakers that came out. But the comics are not published yet, I had to get this album done, so that I could finish volume 4, but I already finished three volumes and, once volume 4 is finished, that’s gonna be the first season. About how I see myself in the next years, well, good music is always gonna last, but that doesn’t mean that people are gonna stop listening to me. So I’ll just try to find stuff that’s super concrete that I can do. Use my talents in the right way. If I’m versatile with writing songs, I can be versatile with writing everything.»

Personalmente, io credo che la versatilità sia uno degli strumenti più efficaci per un artista, ma anche una maniera di vivere e canalizzare la propria energia, senza però finire esausti. Spesso in passato tu hai parlato di abbandonare la musica per scrivere altro, come manga e sceneggiature, per cui volevo chiederti come ti vedi a livello creativo nei prossimi anni?

«In realtà, durante la quarantena ho scritto quattro numeri di un fumetto che ho anche disegnato da solo e che poi abbiamo stampato su delle Vans personalizzate. I fumetti invece non sono ancora stati pubblicati: dovevo finire prima quest’album per poi potermi dedicare al volume 4. Però ho finito i primi tre e, una volta terminato il 4, la prima stagione sarà pronta. Per quanto riguarda come mi vedo nei prossimi anni, beh, la buona musica resta, ma questo non significa che la gente smetterà di ascoltarmi. Per il resto cercherò di trovare roba molto concreta, che so fare. Voglio usare i miei talenti nel modo giusto, in fondo se so scrivere canzoni in modo versatile, posso farlo anche per qualunque altro testo.»

Still in the vein of changing and getting to know other cultures, did you ever come to Italy? 

«I’ve been in Milan a couple times and I liked it, it’s a pretty good city. I’m definitely coming back to Italy!»

Sempre rimanendo sul tema del cambiamento e della connessione con altre culture, sei mai venuto in Italia?

«Sono stato a Milano un paio di volte e l’ho apprezzata, è una bella città. Sicuramente tornerò in Italia!»

Musically, this project feels more classic than your former works, drawing inspiration from boom bap, jazz, drum & bass, etc. Are you talking to a different public now? Or are you trying to introduce your public to a different experience?

«I wanna get people and I want my core fans to see how I’m growing artistically. And people that never listened to me before, they have a chance now, because it’s not my other stuff. And then people that were so used to the other stuff, I want them to get used to how I am now. And people that were fans before and left for whatever reason, they could come back, because this is probably what they missed from me in the first place.»

Musicalmente questo progetto è molto più classico rispetto ai tuoi lavori precedenti, prendendo a piene mani dal boom bap, dal jazz e dalla drum & bass. Stai parlando ad un pubblico diverso ora? Oppure stai cercando di introdurre il tuo pubblico ad un’esperienza diversa?

«Voglio raggiungere nuove persone e voglio che i miei fan storici vedano come sto crescendo a livello artistico. E le persone con non mi ascoltavano prima, hanno una chance ora, perché non faccio più la stessa roba. E le persone che erano abituate all’altra roba, vorrei che si abituassero a come sono ora. E le persone che erano miei fan, ma poi si sono allontanati per qualunque ragione, ora possono tornare, perché magari questo è ciò che volevano fin dall’inizio.»

Compared to Taboo, where do you think Melt my Eyez excels and improves your catalogue and what are the main differences thematically?

«Well, with Taboo there was thirteen tracks and with this album I wanted to avoid thirteen tracks, because I felt that it was an unlucky number. The difference between the two is that Taboo definitely had a couple of fillers. I ain’t gonna say that the whole thing is fillers, it’s not, but it had two tracks that I did not like. For example, I ain’t gonna say that I did not like Super Saiyan Superman, but I would say that that track shouldn’t have made the album. If anything that should have been on Blood In + Blood Out. And Black Balloons 3 (The Blackest Balloon, ed) should have never existed. Black Balloons 1 is fire and the reprise with Flying Lotus is great, that one I wanted to be on the album, but Flying wanted it for his album. I was like fighting him on it, then I realised that we couldn’t get the sample cleared, so I gave it to him. Thematically, with Taboo I was disguising my actual vulnerability with stories, I was disguising the things I went through, as opposed to this one, where I was actually telling you the things I am going through currently.»

Paragonandolo a Taboo, dove pensi che Melt my Eyez eccella e migliori il tuo catalogo e quali sono le principali differenze tematiche?

«Beh, Taboo aveva tredici tracce e in questo album volevo evitare di avere tredici tracce, perché mi sembrava un numero sfortunato. La differenza tra i due è che Taboo aveva sicuramente un paio di filler. Non starò a dire che era pieno di filler, perché non lo era, ma aveva almeno due tracce che non mi piacevano. Per esempio, non dirò che non apprezzavo Super Saiyan Superman, ma non sarebbe dovuta comparire nell’album. Al massimo sarebbe potuta finire in Blood in + Blood out. E Black Balloons 3 (The Blackest Balloon, ndr) non sarebbe mai dovuta esistere. Black Balloons 1 è stupenda e Black Balloons Reprise con Flying Lotus è ottima, infatti la volevo nell’album, ma Flying la voleva per il suo. Stavo lottando con lui per averla, quando ho capito che non avremmo potuto ottenere il permesso per il campione e quindi gliel’ho lasciata. A livello tematico invece, in Taboo stavo mascherando la mia vulnerabilità attraverso le storie, camuffavo ciò che ho passato, mentre in quest’album parlo apertamente delle cose che provo tutt’ora.»

Is there anything you regret in the composition of the album as it is? Maybe a featuring that you couldn’t arrange, a sample you couldn’t clear or a beautiful track that did not match the flow of the project?

«No, I don’t regret a damn thing. I don’t regret nothing, this album is the way it’s supposed to be.»

C’è nulla che rimpiangi nella composizione finale dell’album? Magari un featuring che non hai potuto organizzare, un campione da ottenere o una traccia speciale che però non risultava adatta al progetto?

«No, non rimpiango proprio nulla. Non rimpiango niente, quest’album è esattamente come doveva essere.»

Well, that’s great to hear! And now we need some reassurance. In a 2020 interview, you said that you were going to release three more albums and then change to something else, maybe retire from music. Since then, you released Unlocked, Unlocked 1.5 and now Melt my Eyez, See your Future. Can you assure us that the third one won’t be your final album?

«No, because Unlocked is technically not an album, so you really have two albums left. I’m gonna give you two really good ones and then I might think about leaving or I might stay, you never know. I just gotta see how everything plays out, you know? For now you’re good, ‘cause I might change my mind and decide that I’m staying. But as it still stands, I’m like ” You got three more albums”!»

É bello da sentire! E ora vorremmo tutti una rassicurazione. In un’intervista del 2020 hai detto che avresti pubblicato ancora tre album e poi avresti cambiato qualcosa, magari ritirandoti dalla musica. Nel frattempo sono usciti Unlocked e Unlocked 1.5, ora arriva Melt my Eyez, See your Future. Ci puoi assicurare che il terzo non sia quindi il tuo ultimo album?

«No, non posso perché tecnicamente Unlocked non è un album, quindi in realtà vi mancano due progetti. Vi darò due album fenomenali e solo allora penserò se ritirarmi o magari rimanere, non si sa mai. Devo vedere come si sviluppa il tutto, capisci? Per ora siete a posto, perché potrei pure cambiare idea e decidere di continuare. Ora come ora ti dico che avete ancore tre album!»

Well, I hope we’ll get some more! I finished my questions, thank you very much for your time Denzel and have a fun party tonight, bye!

«Thanks man, peace!»

Spero ne avremo anche di più! Bene, ho finito le mie domande, ti ringrazio molto del tuo tempo Denzel e ti auguro una buona festa per stasera, ciao!

«Grazie mille, pace!»

Artwork in copertina di Mr. Peppe Occhipinti.

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