Una breve storia delle donne che hanno cambiato il rap americano.
Se si vuole tracciare la storia delle donne nel rap americano, non si può che partire da una data ben precisa: 11 agosto 1973. Un giorno celeberrimo, venerato da ogni amante della cultura hip-hop al pari del proprio compleanno. Come è noto, infatti, in quell’occasione il numero 1520 di Sedgwick Avenue ospitò il primo block party.
DJ Kool Herc fu il protagonista della serata, guadagnandosi l’appellativo di founding father dell’hip-hop. Tuttavia, fu sua sorella Cindy ad avere l’idea per questa festa. La ragazza aveva bisogno di rifarsi il guardaroba in vista del nuovo anno scolastico e di racimolare anche il denaro necessario ad affittare lo studio di registrazione del loro palazzo.
Ecco quindi che, fin dalle origini del rap americano, le donne hanno svolto un ruolo determinante e questa breve guida vuole ripercorrere e rendere omaggio ai nomi che negli ultimi cinque decenni hanno dominato la scena.
Questo articolo ci porterà a dare uno sguardo a vari periodi, corrispondenti ad alcune fasi che le rapper hanno attraversato:
Gli anni ’70 e ’80: le origini.
Anche se bisognerà aspettare il 1988 per il primo album rap di una solista, le donne furono presenti sulla scena fin dai primi anni di vita dell’hip-hop. Tra le pioniere di questo genere musicale troviamo:
- MC DEBBIE D: attiva dal 1977 come membro della crew DJ Patty Duke & The Jazzy 5 MCs, nel tardo 1981 la rapper divenne la prima donna ad esibirsi come solista dopo aver lasciato il gruppo;
- MC SHA-ROCK: quest’altra pionera faceva parte dei The Funky 4, più tardi ribattezzatisi in The Funky 4+1. Sa-Roc della Rhymesayers Entertainment si è ispirata a lei nella scelta del nome;
- SWEET TEE e LADY B: queste due rapper si contendono il primato per la prima canzone rap incisa da una donna. La prima registrò, infatti, Vicious Rap nel 1979, ma la pubblicò solamente l’anno successivo, mentre la seconda lanciò To The Beat Y’All nel 1979;
- MERCEDES LADIES: trattasi del primo gruppo interamente al femminile, formatosi tra il 1976 e il 1977;
- ROXANNE SHANTÉ: questa giovane ragazza del Queensbridge ha avuto il merito di cambiare il destino delle donne nel rap, dimostrandone il potenziale commerciale. La sua celebre Roxanne’s Revenge divenne, infatti, una delle tracce più trasmesse in radio del tempo;
- SALT-N-PEPA: Salt, Pepa e DJ Spinderella fecero il loro debutto nel 1986, divenendo poi uno dei gruppi femminili di maggior successo. Nel 1995 divennero le prime donne – insieme a Queen Latifah – a vincere un Grammy in una categoria rap;
- MC LYTE: il suo album di debutto – Lyte As A Rock – è stato il primo album rap da solista di una donna: il primo di una lunga serie di successi;
- QUEEN LATIFAH: membro della Flavor Unit, Latifah fu una delle prime donne a fare della versatilità la propria cantante vincente. Rapper, cantante, attrice ed imprenditrice, Latifah lanciò la propria carriera grazie a Ladies First con Monie Love (1989).
Gli anni ’90: la Golden Age per le donne nel rap americano
È pero negli anni ’90 che le donne dispiegarono per intero il loro potenziale, soprattutto dal punto di vista commerciale. Risalgono a questo decennio alcuni dei nomi più famosi della storia del rap americano:
- YO-YO: nel 1990, affiancò Ice Cube in It’s A Man’s World accendendo i riflettori sulle donne della West Coast. Il suo debutto, Make Way For The Motherlode, sarebbe arrivato l’anno successivo;
- LISA LOPES: prima della sua scomparsa a causa di un incidente stradale, Lisa Left Eye Lopes faceva parte delle TLC, uno dei gruppi pop-rap/r&B di maggior successo di tutti i tempi;
- LADYBUG MECCA: come membro dei Digable Planets – collettivo noto per le produzioni fortemente influenzate dal jazz, è una delle poche donne ad aver vinto un Grammy in una categoria rap;
- BAHAMADIA: esordì nel 1993 al fianco dei Gang Starr nel brano Total Wreck, per poi imporsi come un ponte tra la scena underground e quella mainstream;
- DA BRAT: Da Brat è la prima rapper solista ad aver conquistato un disco di platino con il proprio album di debutto, Funkdafied (1994);
- THE LADY OF RAGE: una delle poche donne ad essersi fatta un nome nella West Coast, esordì al fiano di Dr. Dre in The Chronic per poi lanciare Necessary Roughness, il suo primo ed ultimo album in studio;
- MIA X: prima donna a firmare per la No Limit Records di Master P. Il suo secondo disco – Mama Drama – è uno dei dischi femminili di maggior successo con ben due placche di platino;
- LIL KIM;
- FOXY BROWN;
- MISSY ELLIOTT;
- RAH DIGGA: nel 1998 entrò a far parte della Flipmode Squad di Busta Rhymes, mentre nel 2000 debuttò da solista con Dirty Harriet;
- LAURYN HILL: da molti riconosciuta come la ragione del successo dei The Fugees, il suo The Miseducation of Lauryn Hill è l’album rap lanciato da una donna con il maggior numero di placche di platino, ben otto;
- GANGSTA BOO: nota per essere un membro dei Three 6 Mafia, debuttò nel 1998 con Enquiring Minds;
- TRINA;
- EVE: con quattro album all’attivo, Eve è una delle punte di diamante del rap americano a cavallo degli anni ’90 e i primi ’00. Nel 2001 divenne la prima artista a vincere il Grammy per la Best Rap/Sung Collaboration, categoria introdotta quell’anno.
Il nuovo millennio: quale destino per le donne?
Mentre nei primissimi ’00 le donne comparvero in classifica con una certa costanza, dopo il 2005 la loro presenza si diradò. Tuttavia, non mancarono alcuni nomi che cercarono di farsi una reputazione nel gioco.
- REMY MA: newyorkese, nel 2006 la rapper lanciò il proprio primo e – ad oggi – unico album, There’s Something About Remy. Ha anche fatto parte della Terror Squad di Fat Joe, con il quale nel 2017 ha lanciato un joint album;
- SHAWNNA: forse uno dei nomi più sottovalutati, Shawnna ha pubblicato due album – Worth tha Weight e Block Music – ed è una delle poche donne ad aver raggiunto la vetta della Billboard Hot 100 con una canzone rap (Stand Up con Ludacris, 2003);
- MS JADE: pupilla di Missy Elliott e Timbaland, la rapper di Philadelphia diede alle stampe un solo progetto musicale (Girl Interrupted) per poi sparire dalla scena musicale;
- SA-ROC: attualmente membro della Rhymesayers Entertainment di Evidence, Sa-Roc debuttò nel 2008 dando il via ad una delle carriere più prolifiche di sempre (recupera QUI la nostra intervista).
Gli anni ’10: la svolta.
Dopo il periodo cui abbiamo già fatto cenno, nel 2010 Nicki Minaj riaprì alle donne le porte con il multiplatino Pink Friday. Da quel momento, il rap americano si ripopolò di donne portatrici di sensibilità differenti.
- NICKI MINAJ;
- RAPSODY;
- DEJ LOAF: rappresentante di uno stile davvero unico e destinato a fare scuola, Deja è una dei pochi nomi femminili a provenire da Detroit. Poche settimane fa, l’MC ha condiviso con i fan il disco di debutto Sell Sole II;
- AZEALIA BANKS: la rapper di Harlem ha debuttato nel 2014 con Broke With Expensive Taste, una delle prove migliori degli ultimi anni ed espressione di una versatilità pressoché senza pari;
- IGGY AZALEA;
- YOUNG M.A: proviene da Brooklyn questa giovane rappe che, nel corso della propria carriera, è riuscita a mettere d’accordo sia i fan dell’underground che quelli del mainstream. HERstory In The Making è il suo album di debutto;
- CARDI B: oltre ad essere la rapper con il maggior numero di #1 nella Billboard Hot 100 (ben quattro); il suo disco di debutto, Invasion of Privacy, l’ha resa la prima a vincere un Grammy nella categoria Best Rap Album;
- MEGAN THEE STALLION: la rivelazione dell’anno non ha certo bisogno di presentazioni e il suo album di debutto, Good News, è uno dei migliori progetti rap del 2020.
Prospettive future
Il futuro delle donne nel rap americano si prospetta fenomenale. Negli ultimi anni, i contratti con le major, i brani di successo e i progetti musicali lanciati da donne si sono moltiplicati: l’industra musicale sta cambiando e i nomi presenti in classifica fotografano al meglio questa situazione.
Saweetie, Mulatto, le City Girls, Kash Doll, Chika, Noname, Asian Doll, DreamDoll, Cuban Doll, Leikeli47, Tink, Cupcakke, Rico Nasty, Doja Cat, Armani Caesar sono solo alcune delle MC che stanno infiammando la scena americana. Altrettanto movimentato è il panorama britannico dove Ivorian Doll, Ms Banks, Br3yna, Lioness, Lady Leshurr e tante altre si stanno facendo una reputazione.
Le rapper stanno vivendo una seconda età dell’oro, che speriamo possa continuare e durare il più a lungo possibile. In materia, rimane comunque imprescindibile God Save The Queens di Kathy Iandoli, prima storia delle donne dell’hip-hop. Potete recuperare la nostra intervista all’autrice cliccando proprio QUI… buona lettura!