9th Wonder pubblica un nuovo album, Zion VII in cui si conferma uno dei producer più talentuosi della scena
Zion VII è l’ennesima conferma: 9th Wonder è un producer di livello altissimo!
9th Wonder è ormai una leggenda vivente e ogni volta che esce un suo disco nuovo, sappiamo già in partenza che sarà una bomba.
Questo avviene perché è un ottimo producer, raffinato e ricercato, ma che allo stesso tempo riesce a realizzare la sua musica senza uscire mai dalla sua comfort zone. Quella in cui è ormai re indiscusso.
Anche il titolo del disco, Zion VII conferma questo. Siamo giunti alla settima puntata della serie Zion, che potrebbe essere considerato un unico album formato da centinaia di tracce, per quanto è coeso e solido, anche tra un progetto e l’altro.
Per la verità una differenza sostanziale è presente in Zion VII rispetto agli Zion precedenti: la presenza di strofe sui suoi beat. Infatti i dischi di 9th Wonder in genere erano esclusivamente strumentali e individuali, con qualche eccezione.
Questa volta invece, le prime sette tracce del progetto sono realizzate insieme ad altri artisti emergenti, che riempiono i beat di rime. In particolare troviamo Swank, King Draft, The Jack Moves, Jalisa e Datsunn.
Ogni volta che ascoltiamo i dischi di 9th Wonder rimane il rimpianto di non averlo ancora visto al pieno delle sue potenzialità accoppiato ad un rapper che possa valorizzare davvero le sue splendide strumentali e soprattutto dargli la visibilità mediatica che merita.
Tutte i progetti che ha fatto insieme ad un MC purtroppo non sono mai usciti dall’underground. Parliamo ad esempio dei progetti realizzati con Murs, Buckshot, Talib Kweli e più recentemente The Musalini. Tutti ottimi dischi che però non hanno raggiunto il successo meritato. Paradossalmente, il suo di maggior successo è stato Dinner Party realizzato con Terrace Martin, Robert Glasper e Kamasi Washington.
Per il momento non possiamo fare altro che gustarci l’ottimo Zion VII di 9th Woner su Spotify.
Vi lasciamo il link per sentirlo qua sotto.
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