Tre anni fa il Wu-Tang Clan ha fatto ufficialmente il suo ritorno pubblicando il 2 dicembre 2014 “A Better Tomorrow“, il sesto album del collettivo di Staten Islan che, sinceramente, non mi aveva convinto a pieno: lo avevo trovato un po’ piatto, seppur la sola presenza di Method Man mi abbia fatto saltare dalla sedia più di una volta, ora però il Wu è tornato con The Saga Continues.
The Saga Continues, il nuovo album del Wu-Tang Clan prodotto da Dj Mathematics
Pochi mesi dopo A Better Tomorrow, invece, ecco la mossa che ha fatto parlare tutto il mondo: il Wu-Tang Clan ha un altro album, doppio, e la sua unica copia esistente verrà venduta al migliore offerente dopo averlo custodito in un contenitore placcato in argento e conservato al Royal Monsour Hotel di Marrakech, Marocco.
Il migliore offerente ovviamente c’è stato e ha il nome di Martin Shkreli, un personaggio odiato da tutti (anche dall’FBI) e che potete approfondire meglio leggendo di lui su Wikipedia, dato che noi preferiamo lasciare spazio alla musica.
“Once Upon A Time In Shaolin”, questo è il nome del famigerato album, fece arrabbiare diversi fan e addetti ai lavori, compresi anche alcuni componenti del Wu-Tang, e molti pensavano potesse essere il canto del cigno del gruppo che negli anni novanta fece grandi cose a New York e in tutti gli Stati Uniti. Invece no!
Dopo un paio di singoli svelati tra agosto e settembre di quest’anno, ecco che oggi viene pubblicato “The Saga Continues“, il loro ottavo album interamente prodotto da Dj Mathematics e con RZA come produttore esecutivo.
“The Saga Continues” è un album composto da 18 tracce dove possiamo apprezza le skill di tutto il Clan, eccetto uno, U-God. Oltre a Ghostface Killah, Method Man, GZA, Raekwon, Inspektah Deck e Masta Killa troviamo, però, anche alcune collaborazioni di spicco: i super affiliati Redman e Cappadonna, il compianto Sean Price, Hue Hef, Killa Priest, Chris Rivers, Swnkah, R-Mean, Mzee Jones e Steven Latorre.
Come anticipato prima, tutte le tracce sono state prodotte da Mathematics che, per la loro realizzazione, si è ispirato a due storici album degli anni Novanta: “36 Chambers” e “The Chronic: 2001”. Non male no?
Vi lasciamo con lo streaming dell’album, fateci sapere cosa ne pensate. Buon ascolto!