La Depressione è un periodo dell’anno è il nuovo singolo di Willie Peyote

Willie Peyote

Willie Peyote fotografa il 2020 con La Depressione è un periodo dell’anno.

L’ultima volta che vi avevamo parlato di Willie Peyote era stato in occasione di Ogni giorno alle 18, il suo freestyle pubblicato lo scorso marzo, durante il primo lockdown. Sono passati otto mesi da quel momento, ma la situazione poco è cambiata, e se il motto di quel periodo era “Andrà tutto bene”, adesso l’umore di tutti noi è decisamente cambiato e la speranza ha ceduto il passo ad una crescente frustrazione e disillusione.

È proprio questo il sentimento messo in rima da Willie in La Depressione è un periodo dell’anno, il suo nuovo singolo in uscita oggi per Virgin Records. Il rapper torinese ne ha così spiegato la genesi:

“Questo è un brano che ho cominciato a scrivere alla fine dell’estate, perché nonostante il tentativo di tutti noi di guardare al futuro con positività, nonostante il vago “liberi tutti”, nonostante la retorica primaverile dell’andrà tutto bene, purtroppo era evidente che le cose sarebbero andate in un’altra direzione.”

In un periodo in cui ognuno sente il bisogno irrefrenabile di esprimere sui social la propria opinione su qualsiasi argomento e polemica (anche se dire la tua non è un dovere, è un diritto, e alle volte dovrebbe essere un dovere star zitto), Willie Peyote ha scelto la via del silenzio e ha lasciato parlare – come sempre – la musica.

Se il titolo è già abbastanza eloquente, nel pezzo Willie rincara la dose con l’ironia tagliente a cui ci ha sempre abituati (“Nessuno c’ha un soldo, un lavoro, una vita, però c’hanno tutti un sacco di opinioni, con l’acume di Gigi Di Maio e la calma di Giorgia Meloni”), scattando un’amara e caustica fotografia dell’assurdo anno che stiamo vivendo:

“E tu c*zzo ridi? Dicono andrà tutto bene, ti fidi? Dovevamo uscirne migliori, merda, è già tanto se ne siamo usciti. L’ansia fa vendere più giornali, prima il coprifuoco poi i domiciliari, “voglia di ballare un reggae in spiaggia”, il vuoto che hai in testa ti si legge in faccia, fatti un bel video, arriva l’inverno ma non il sussidio, torna il fastidio. Chi perde il lavoro, chi pensa al suicidio, nella crisi c’è sempre chi lucra, sfrutta la rabbia della gente stufa.”

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