Doppietta di Westside Gunn: 11 e Still Praying sono fuori entrambi

Westside Gunn

L’eclettico Westside Gunn nel giro di due giorni ci ha deliziato con due progetti: l’EP intitolato 11 e l’album Still Praying per un totale di diciannove tracce inedite.

11 e Still Praying: grazie a Dio Westside Gunn non si è ritirato come aveva annunciato e ci ha deliziato con due nuovi dischi

Qualche tempo fa Westside Gunn aveva annunciato il ritiro dalla scena. Noi non ci avevamo creduto fino in fondo e probabilmente neanche l’artista stesso. Tant’è che tra il 31 ottobre e il 1 novembre il talento di Buffalo è tornato prepotentemente con due nuovi progetti.

11, l’EP del 31 ottobre

Il primo è intitolato 11 ed è ideologicamente il seguito della saga di mixtape Hitler Wears Hermes, ovvero la serie di progetti che lo ha consacrato tra i migliori della sua generazione. All’interno di questa serie di dischi abbiamo avuto progetti di vario genere: EP brevi come il primo episodio del 2012, album veri e propri, fino ad arrivare a doppi LP come il capitolo 8, dove tra Sincerly Adolf e Side B si arrivava a 33 tracce.

In ogni caso, a prescindere dal numero di brani o dalla modalità di pubblicazione, i titoli di questa serie di progetti hanno sempre rappresentato molto nella discografia del nostro FlyGod. E così è anche per 11. Come tanti dei progetti precedenti è stato pubblicato nella giornata di Halloween, mantenendo viva questa tradizione di pubblicazioni.

Questo volume è prodotto interamente da Danny Laflare ed è dedicato al socio Big Dump tragicamente scomparso la scorsa primavera, come ci raccontava WSG in questo post. Allo stesso tempo è narrato dalla prospettiva di Sly Green, altro volto noto di Buffalo, condannato a quattro ergastoli per crimini connessi alla droga.

Westside Gunn ha descritto 11 come uno dei suoi progetti più personali mai pubblicati e ha dichiarato di averlo realizzato interamente in una giornata. Nonostante sia breve e vanti più skit che strofe, riveste una notevole importanza per WSG, che lo ha usato anche per annunciare il suo album vero e proprio, Still Praying.

Still Praying, il disco con l’aiuto di Dj Drama

Still Praying è il titolo di quello che a tutti gli effetti può essere definito come il sesto album ufficiale di WSG. In realtà è difficile definire le differenze tra album e mixtape, dato che in ogni caso la promozione è quasi assente e la distribuzione è indipendente. Questa è proprio una delle peculiarità del FlyGod che lo ha reso celebre nella scena.

Still Praying si pone come follow-up ideale del disco And Thank You Pray For Me dello scorso anno, che a sua volta seguiva il masterpiece Pray For Paris del 2020.

All’intero di questo disco troviamo tutti gli ospiti che ci aspettiamo di trovare da un disco firmato Griselda Records, ovvero Conway The Machine, Stove God Cooks, Benny The Butcher, Boldy James, Rome Streetz. A questi si aggiungono Westside Pootie, Brother Tom Sos, Eastside Flip. Dal punto di vista delle produzioni, troviamo beat di Danny Laflare, DJ Muggs, Crucial Guillotine, Daringer, JR Swiftz, Conductor Williams, Camouflage Monk e Rami B.

Ad accompagnare tutte le tracce del disco troviamo infine DJ Drama, che annuncia ogni brano come nella migliore delle tradizioni dei mixtape degli anni ’10.

I temi trattati nei brani sono la vita di strada, l’arte e l’opulenza con la quale viene ostentata, ma non mancano i riferimenti al mondo del wrestling, del quale Westside è un grande appassionato e magnate grazie alla sua nuova agenzia di promoting 4th Rope. Proprio il 2 Novembre farà infatti il suo esordio a Chicago all’interno dell’evento di wrestling Heels Have Eyes III, rinominato per l’occasione “Steel Praying”.

Still Praying è tanto corposo quanto godibile. Sicuramente non è un easy listening ma, come nella maggior parte dei progetti GxFR, deve essere assorbito e metabolizzato. Questo permette di apprezzare appieno l’arte di Westside Gunn, che tra musica, wrestling, arte e moda (grazie al contratto con Saucony) nel 2024 ci mostra di essere un vero fiume in piena.