Siamo al quarto album di quest’anno per Boldy James, che stavolta sceglie Harry Fraud per le produzioni. Ma ascoltando The Bricktionary ci siamo chiesti se pubblicare tanti album in poco tempo sia una buona idea.
The Bricktionary: il nuovo viaggio di Boldy James
A settembre era comparso su Deezer un album di Boldy assieme ad Harry Fraud ma la sua mancata pubblicazione su altre piattaforme aveva confuso i fan. Quando venne rimosso poco dopo si capì che fu un errore e la scorsa settimana l’uscita di ‘Shrink Wrap’ feat Babyface Ray fu la conferma che per Boldy era arrivato il momento di condividere con tutti The Bricktionary.
Questo è il quarto progetto dell’anno, seguito da Penalty Of Leadership con Nicholas Craven, Trapper’s Alley e Across The Tracks con Conductor Williams.
Di quest’ultimo ne avevamo parlato qui perché per quanto ci fosse piaciuto, secondo noi non era stato un disco incisivo.
Sicuramente non ci aspettavamo che Boldy James chiudesse l’anno con un altro progetto.
Nella comfort zone non si sbaglia mai, oppure sì?
La scelta di accompagnarsi ad Harry Fraud per le produzioni è stata buona: il producer infatti lo ha guidato bene incastrando in maniera classica e pulita suono e voce; eppure sembra mancare qualcosa. Questo è un disco hip hop piuttosto tradizionale, distante dalle sonorità soul dello scorso, con un paio di tracce trap (Thuggin‘ ad esempio) che rompono piacevolmente il flusso.
Nonostante anche questo progetto si conferma un buon disco, non eccelle, non lascia il segno. Boldy James si conferma un bravo rapper ma dei quattro album nessuno può entrare in maniera incisiva nei best of 2024.
Se la costanza nella pubblicazione è un ottimo pregio per gli artisti che gli permette di fidelizzare con il loro pubblico, l’iper produttività può essere un’arma a doppio taglio. L’impressione comune e condivisa è quella che il mercato discografico sia saturo, e Boldy James si stia muovendo in una direzione che non lo valorizza perchè rischia di perdersi tra il caos delle nuove uscite del venerdì.
Ci aspettiamo per il 2025 meno progetti ma più completi, guidati da un concept più incisivo e che ci permetta di confermare Boldy James non solo come un rapper dalla discografia infinita ma anche un artista con forte peso nella scena americana.