Common e Pete Rock, due dei più stimati interpreti del genere Hip Hop negli States, hanno infiammato questo già torrido weekend estivo pubblicando il loro primo album collaborativo, The Auditorium Vol 1, per Loma Vista Recordings.
The Auditorium Vol 1 di Common e Pete Rock è un joint album in stile nineties
Ritratti sulla copertina del loro primo joint album, The Auditorium Vol.1, mentre camminano fuori dal famoso Kings Theatre di Brooklyn, Common e Pete Rock hanno finalmente pubblicato questo atteso lavoro congiunto. Anticipato, a dire il vero, da una serie di singoli, l’album aveva già creato un po’ di fermento tra gli appassionati del genere perché testimonia quella che è probabilmente una collaborazione storica.
Per longevità e coerenza, pochi rapper possono essere accostati all’MC di Chicago che, quando nei primi anni ‘90 l’Hip Hop soffriva per la truculenta faida tra East Cost e West Coast, lui emerse come portabandiera di un sottogenere poi definito conscious rap. Ed ha mantenuto nel tempo, pur dedicandosi ad altre forme creative (tra cui la recitazione, la scrittura e in ultimo anche il podcasting), un’integrità morale, caratteristica del consciuos rap, che gli ha permesso di sensibilizzare le persone su cause sociali, con particolare attenzione all’istruzione, alla giustizia e alla salute mentale. Ma un suo sogno, per uno che ha sognato tutta la vita come lui, era anche quello di poter collaborare in un album con Pete Rock.
Per me, tutto è iniziato con un sogno. Un sogno per far sapere al mondo che sono stato qui. Un sogno per far parte dell’Hip Hop. Un sogno per fare l’MC a un livello per cui De La Soul, A Tribe Called Quest, KRS-One e Ice Cube sapessero chi ero. È sempre stato un mio sogno lavorare con il leggendario Peté Rock (su più di una sola canzone)
In The Auditorium Vol 1, l’accoppiata è ispirata. Apripista è il singolo Dreamin’ in cui Common piange la scomparsa del migliore amico J Dilla, ancora profondamente rimpianto dopo due decenni, e perdite più recenti come Trugoy dei De La Soul, ma trae anche ispirazione da icone come Martin Luther King Jr e Nelson Mandela.
Il brano, che utilizza lo stesso campione della canzone del 2015 di Joey Bada$$, Save the Children, dalla traccia funk del 1976 di Azar Lawrence, People Moving, è anche stato accompagnato da un video con la performance della sessione VEVO.
Grazie alla produzione calda e nostalgica di Pete Rock, uno dei produttori più distintivi del game, accreditato per aver fuso il jazz e il funk col rap, l’MC di Chicago offre alcune delle sue migliori prestazioni liriche, per quello che plausibilmente sarà uno dei suoi migliori progetti. I loop ipnotici di Pete Rock amplificano testi pesanti come il monologo di Fortunate e si amalgamano alle riflessioni di So Many People.
In Wise Up, invece, il beatmaker della East-Cost riscopre un po’ il sapore vintage della Golden Era campionando per il ritornello un verso del classico del 1986 di MC Shan The Bridge.
(Huh) Why don’t you wise up, show all the people?
L’album è poi arricchito dalla partecipazione di ospiti, tra cui Jennifer Hudson (compagna di Common) nella meditativa A God (There Is) e Kelvin “Posdnuos” Mercer dei De La Soul in When the Sun Shines Again, oltre ad altri sample del mago Pete Rock, come We’ve Only Just Begun di Curtis Mayfield in We’re On Our Way.
Ma The Auditorium Vol.1 è innanzitutto il teatro di Common e Rock, super contemporaneo, ma allestito con suoni e attitudine stile ‘90s che ne dipingono la scenografia. Ospiti al The Tonight Show Starring Jimmy Fallon il duo ha anche confermato che arriverà la parte due.
Il link per ascoltare la parte uno lo trovate sotto.