Ele A, giovane rapper proveniente “dalla Suisse, come Federer” sta sicuramente passando un bel momento di hype: dopo il featuring con Dj Shocca e Guè, è fuori con un nuovo singolo, Tennis Club. Stile a pacchi. Ed è (speriamo) solo l’inizio.
Ele A, con Tennis Club, sforna una hit estiva, e colma un gap
Il rap è androgino: ha, cioè, caratteristiche e contenuti validi per entrambi i sessi. Tuttavia il rap non vive sganciato dalla società nella quale nasce, e si espande. E in una società elitaria (e ancora maschilista) il rap, come ogni altra disciplina ‘sociale’, è gestito da una elitè, economica e ‘sessuale’.
Certo, non mancano esempi di rapper che, partite da una doppia posizione di svantaggio, in quanto rapper e donne, si sono imposte e hanno annullato le odiose differenze di genere che si ripropongono anche nella musica: senza scomodare Queen Latifah, Lauryn Hill o Eryka Badu, pensiamo alle nostre Carrie D, Posi Argento, Loop Loona…
Esempi più recenti latitano. Sembra che ci siano poche rapper in giro, oppure semplicemente ci mancano i dati per analizzarle, perché perse nel mare magnum del web. E un ambiente di soli maschi è triste, asfissiante e saturo d’ormoni. Per questo, in un ambiente di soli maschi, appena compare una donna, tutti ci si fiondano a corpo morto. Ed è ancora più triste
Una cosa, però, è chiara: il rap è sempre meno ‘machista’ e sempre meno frivolo – almeno nell’ultimo anno – e sembra coinvolgere sempre più donne. Finalmente con due generi – e due pensieri – differenti, il rap italiano alza la testa e il livello. E fra le tante uscite di questa estate, ecco Ele A.
Dalla Svizzera, con precisione
Eleonora, in arte Ele A , ragazza di Lugano – prestigiosa scuola di rapper infuocati – del 2002, si sta facendo notare già da un po’ di tempo. Qui puoi leggere la nostra intervista.
La cosa che sorprende è che, giovanissima, dimostra già una sicurezza al microfono da veterana: gusto per il suono classico e voce cantilenante e lamentosa, fresca e sciolta, Ele accontenta tutti, con un rap che parla di vita, e della passione trasmessa per comunicarla. E questo travalica i discorsi sui generi.
non sei un campione ma conti sulla linea…
Se il titolo del pezzo (Tennis Club, ieri fuori anche in video ) suona un po’ ‘borghese’, quasi a testimoniare un’ascesa sociale – o la speranza che avvenga – da trapper, l’atmosfera – il beat è prodotto da Disse, che ha fatto un ottimo lavoro – ci porta da tutt’altra parte: dolce e cattiva, sporca e precisa, al passo coi tempi perché col suo passo, Ele risulta hardcore, proprio perché naturale, e non ostentata.
Attenta nel dosare strada e vita, rime e concetti, sparate e intimismi, con Tennis Club la rapper di Lugano ha la underground hit estiva. Con la sua voce un po’ triste, ci catapulta nella malinconia delle sei di pomeriggio, la birretta solitaria in balcone, guardando la spiaggia, e un amore che non c’è…
Speriamo non venda la sua penna e non ceda alle pressioni (e alle illusioni) di un mercato che ti usa, ti mastica e ti sputa in fretta. Lei ha tutte le potenzialità per un album fatto a mestiere, che dopo aver ascoltato questo pezzo, attendiamo con ansia. Daje Ele, continua così. E che la forza dell’hip hop si ri-equilibri.
la vita è una e devi fare un po’ di corse, ho un po’ di cose da prendermi dimenticati i forse