Siamo stati allo Sto Magazine Festival il 16 marzo, tra i professionisti del rap italiano.
In occasione della Milano Digital Week, la Regione Lombardia, in collaborazione con diversi partners, ha organizzato una tre giorni di incontri alla Fabbrica del Vapore, incentrati sulle storie digitali: il secondo giorno è stato il turno della musica, ovviamente del nostro amato rap. I ragazzi di Sto Magazine hanno allestito un Festival di quattro ore (di cui di seguito trovate la locandina), con ospiti illustri:
Ad aprire l’evento, insieme al direttore di Sto Magazine Antonio Dikele Distefano, la rappresentante di YouTube Italia, che ha parlato dell’esplosione sul tubo del rap italiano nel 2017 per view e coinvolgimento del pubblico. Elena ha citato anche gli straordinari record del video “Cara Italia” di Ghali, mai registrati prima da nessun artista.
Sto Magazine Festival: gli argomenti trattati dagli ospiti
- Gli youtuber Victor Hugo e Damned hanno spiegato l’esigenza di discutere di rap davanti ad una videocamera per condividere le proprie opinioni con altre persone;
- I manager Amed Bamba, Paola Zukar e Mattia Zibelli hanno argomentato l’importanza di questa figura al fianco di un artista. Tra i progetti futuri, Amed ha spoilerato l’uscita dell’album di Capo Plaza e Johnny Marsiglia, mentre la Zukar ci ha fatto capire che non siamo lontanissimi dal nuovo disco di Marracash. Per quanto riguarda Ghali, invece, sempre seguito da Bamba, la risposta è stata: “Ci saranno delle sorprese.”;
- I grafici Corrado Grilli a.k.a. Mecna e Moab Villain hanno illustrato come riescono a creare spettacolari copertine di album, sia di rapper italiani che internazionali;
- Lo storico producer Big Fish, ha raccontato il suo contributo fondamentale nella storia del suono del rap italiano, dispensando qua e là perle di saggezza;
- I rapper Bresh, Rancore, Capo Plaza e Drefgold, sono intervenuti come rappresentanti della nuova generazione;
- Hanno chiuso la kermesse tre capisaldi dell’old school: Ensi, Tormento e Clementino, che hanno testimoniato la loro decennale carriera. Nonostante fossimo andati via poco prima del termine della serata, abbiamo saputo che un commosso Clementino ha confessato ai presenti di essere uscito di recente da una comunità di recupero, causa la sua dipendenza da cocaina. Questo è un motivo in più per supportare il rapper partenopeo nella vincita di un’importante battaglia, oltre che per il suo talento sulla traccia.
Sto Magazine Festival, in conclusione, è stato un’occasione preziosa per aspiranti rapper, manager, producer o editori in erba come la sottoscritta, che hanno potuto ascoltare l’esperienza di professionisti del settore ed avere dei preziosi consigli su come muoversi in questo campo, in vista di una carriera futura.