Sogni D’Oro: l’inquietudine di Lazza

Lazza

Sono passati più di tre mesi da quando Lazza ha pubblicato Sirio, il suo terzo album ufficiale. Nonostante ciò, l’album continua ad occupare i vertici della classifica FIMI e ad ottenere diverse certificazioni. Il disco, che non manca dei classici episodi più autocelebrativi e ricchi di punchline al pari di varie hit destinate alle radio e ai social network, si distingue tra i precedenti per la presenza maggiore di tracce malinconiche o riflessive.

Tra queste spicca sicuramente Sogni D’Oro, prodotta dallo stesso Lazza insieme a Young Miles e Low Kidd. I tre sono riusciti a creare un mood molto cupo al cui interno l’artista fa alcune considerazioni sullo status da rapper ad oggi raggiunto e sul conseguente successo. Successo che sembra non volersi fermare, nonostante almeno in questo episodio Lazza sembra quasi rivelarcene la sua incapacità di colmare il vuoto che lo affligge.

Sogni D’Oro: specchio dell’anima tormentata di Lazza

Se dovessimo scegliere una canzone di Sirio che più di ogni altra riflette l’anima tormentata di Lazza, probabilmente la scelta ricadrebbe su Sogni D’Oro.

Del suo stato di angoscia (e di molto altro) avevamo avuto modo di parlare con l’artista milanese nell’intervista a noi rilasciata in occasione dell’uscita dell’album. Lazza ci aveva confidato di avere una parte fragile del proprio carattere angosciata da perplessità che riguardano il presente e il futuro, rivelandoci di come il successo abbia il pregio di risolvere principalmente i problemi economici ma non quelli interiori.

Tale stato d’animo inquieto emerge proprio in Sogni D’Oro. Il testo della canzone può essere inteso come una personale e amara riflessione. Riflessione che vede l’artista soffermarsi in breve sul proprio successo, incapace di sottrarlo da tale stato d’inquietudine.

Nelle strofe non manca l’autocelebrazione goliardica tipica del rapper che, però, si scontra con l’atmosfera cupa e quasi dolorosa creata dal beat. In particolare Lazza paragona il suo flow alla forza devastante del wrestler Batista e la sua attività discografica, in termini commerciali, al business di Frank Lucas.

Sono dieci anni di guerra d’artista
Sto flow ti arriva, è una sberla, Batista
Parlo a una folla che sembra capisca
Ma non capisce nulla, fra come un terrapiattista

Eppure, almeno in questa traccia, l’autocelebrazione non è fine a sé stessa, bensì va collocata all’interno di una riflessione malinconica del rapper.

Lazzinho ci dice di essere il capo del rap game, ma non lo fa accompagnato da un beat trionfante. Tutto il successo ottenuto negli ultimi anni sembra infatti scontrarsi con la sua insoddisfazione. Insoddisfazione in primo luogo personale, ma dovuta anche a una serie di circostanze esterne tra cui l’incomprensione del pubblico che che ne sancisce il successo ma che al tempo stesso, troppe volte, si ferma all’apparenza e ascolta la musica con superficialità.

Il successo: tanti dischi d’oro, ma pochi sogni d’oro

Il successo ottenuto da Lazza negli ultimi anni (in particolare grazie all’album Re Mida) gli ha consentito di collezionare una lunga serie di dischi d’oro, ai quali, però, non corrispondono altrettanti sogni di pari valore.

Il titolo della canzone è spiegato nel ritornello, in cui il rapper ci manifesta il suo stato d’animo glaciale, dovuto proprio all’assenza di sogni d’oro dalle sue notti. Ovviamente l’assenza di tali sogni è metaforica e si traduce nello stato d’animo tormentato di cui abbiamo parlato sopra:

Scusa se sono freddo come un obitorio
Ma da un po’ di tempo non faccio sogni d’oro
Vuoi farti una foto?
Non rido nemmeno tanto è fuori fuoco

Se il successo, da un lato, non ha consentito a Lazza di raggiungere un equilibrio interno, sicuramente gli ha conferito maggiore sicurezza per scrivere testi più profondi.

Lasciarsi andare a questi momenti più malinconici e riflessivi non è roba da poco per un rapper così giovane. Di questo su​o lato introspettivo ne avevamo già avuto testimonianza anche nei progetti precedenti, ma in Sirio lo spazio dato a queste tipologia di tracce è nettamente più ampio.

Certamente, oltre al percorso di crescita personale dell’artista, ha influito il periodo particolarmente buio in cui il disco è stato concepito. Il periodo che va dal 2020 al 2022, caratterizzato negativamente dall’epidemia da Covid, è stato un periodo senza sogni d’oro per molti di noi. Riteniamo infatti che la forza del disco e di tracce come questa risiedano nell’empatia creata da Lazza con il pubblico italiano.

Vi lasciamo qui sotto il visual della brano. Buon ascolto!