Le diverse realtà che ci connettono – Intervista a Slug degli Atmosphere

In diretta da Minneapolis, Slug ci racconta dell’enigmatico nuovo album degli Atmosphere, So Many Other Realities Exist Simultaneously.

Parlando con noi di Rapologia, il rapper ha discusso di quotidianità, imminenti apocalissi, invecchiare nel Rap, essere un bianco nella scena e tanto altro celebrando la sua posizione in un ambiente musicale in continua evoluzione.

Il suono del duo americano è sempre stato coerente alla visione che lo precede, distaccandosi quanto basta dalla bufera del mainstream senza però lasciarsi immobilizzare dalle robuste radici dell’underground. Dal 1997 ad oggi il liricismo di Slug e le produzioni di Ant hanno contribuito a tenere alta l’attenzione degli ascoltatori verso un lato della musica Rap che vive di luce propria.

Slug ci parla del nuovo album degli Atmosphere: So Many Other Realities Exist Simultaneously

Hi Slug, thank you for doing this!

Ciao Slug, grazie per quest’intervista!

«What you mean “thank you”? You’re the one who is doing me a favor bro, thank YOU!»

«Che intendi per “grazie”? Sei tu quello che mi sta facendo un piacere, grazie a TE!»

Well, you are the legend and I’m a fan

Beh, tu sei la leggenda e io un fan

«Fuck that! There is no such thing as a “legend”. Legends are dead and I’m still alive, I can’t be a legend. I still have an opportunity to hit rock bottom, you got to wait and see.»

«Fanculo questo! Non esistono le leggende. Le leggende sono morte e io sono ancora vivo, non posso esserlo. Ho ancora l’opportunità di fallire e toccare il fondo, devi aspettare e vedere.»

This new album So Many Other Realities Exist Simultaneously It’s a very big one in term of themes and sounds. When I’m listening to it, I feel like there is a sentiment of “outcome”, a consequence of these last couple of years with all the chaos worldwide.

Questo nuovo album So Many Other Realities Exist Simultaneously è veramente vasto in termini di tematiche e sonorità. Quando lo ascolto mi sembra che suoni come una conseguenza degli ultimi anni con tutto il caos che ha colpito il mondo.

«Yea, I’ll definitely say that it falls in that category but it would be hard for me to say that not all our projects are kind of like that. This time maybe you as a listener had an experience these last couple of years that resonate with you. I feel like and I do not say this with any arrogance, that all our projects are essentially concepts and that concept is me. I basically document myself, what I’m thinking about, what I’m mad about, what I’m happy about. This time, maybe because you and I had some REALITILES that intersected (thanks also to some things that were global) they resonated with you the same way that they did with me. It’s kind of the same way with people who are fans of one of our past albums God Loves Ugly. In that case are always the 27 to 30 years old who love that album. They connect with the type of frustration and angst that I was having in my late 20s when I wrote the project. Then when they get older they move on to other albums; so depending on how you experienced these last few years this album may speak to you, you know?»

«Si, direi sicuramente che questo album appartiene a quella categoria ma sarebbe difficile per me non considerare tutti i nostri progetti più o meno così. Questa volta forse tu come ascoltatore hai avuto esperienze in questi ultimi anni che hanno portato a farti connettere col progetto. Credo, e non lo dico con alcun’arroganza, che tutti i nostri album sono concept e il concept sono io. Praticamente documento me stesso, cosa penso, cosa mi fa arrabbiare, cosa mi rende felice. Questa volta, forse perché tu ed io abbiamo avuto alcune nostre “realtà” che si sono intersecate (grazie anche ad alcuni avvenimenti globali) hanno risuonato con te come lo hanno fatto con me. È un po’ come quando la gente si rispecchia in uno dei nostri vecchi album God Loves Ugly. In quel caso, sono quasi sempre persone dai 27 ai 30 anni che amano quel progetto. Quando poi invecchiano passato ad altri album ma in quel periodo della loro vita, ha senso che si associno al progetto perché si connettono al tipo di frustrazione e rabbia che avevo negli ultimi miei 20 anni, quando ho scritto quei brani. Quindi, in base a come hai vissuto questi ultimi tempi, questo nuovo album in particolare potrebbe parlarti, capisci che intendo?»

The intro track Okay it’s a really positive song and it comes right in time in a world where there is chaos everywhere, negative stuff headlining every day and all kind of stuffs. It seems like, with the song you are connecting directly with your audience and fanbase but you are also speaking with yourself saying “it’s gonna be okay” to us and to you. I think that’s pretty interesting and the music video also…a really crazy one, can we talk about that also?

La traccia introduttiva Okay è una canzone positiva e arriva in un momento in cui nel mondo c’è caos ovunque, titoli negativi nei media con ogni sorta di situazione. Sembra che con il brano tu ti stia connettendo direttamente con i tuoi fan ma allo stesso tempo parli con te stesso “andrà tutto bene” lo dici a noi e a te. Penso sia una situazione molto interessante e il video musicale anche…uno veramente fuori di testa, possiamo parlare anche di quello?

«I thought of the concept when I was in a van, from the Boston airport to a festival where we were playing at. We were in the outskirts of Massachusetts, maybe one hour far from Boston, through the woods and once in a while you would see a wall that had graffiti on it. What struck me is that graffiti, we kind of connect that art in a way that is more intercity so to be out in the middle of nowhere and see bridges with some really nice pieces work on, it got me to think about growth. What if this used to be a city and nature overgrown on it and for some reason, I was thinking about the show ALF. Alf eats cats and the family accepted him but they tried to figured out how to stop Alf from eating cats to integrate him into the family. This kind of ability for two different species to integrate and getting along and not only that but one of them wanted to eat the fam’s pets and they made humor out of it, it made me think. So, we were figuring out a way to tell that story but also the story of “post-trauma”, post the fall of a city that it got overgrown, it reminds me of that day in Massachusetts and that graffiti, it got me thinking about when people are gone and nature takes back earth and you start to see all these spaces covered in green. Putting these two things together, I just started talking about it with Ant and Plain Ole Bill (from out touring band) and then also with the driver ahah, the guy who picked us up, all of us having these conversations about this idea and then I have already told that I was going to make a visual out of this. I already had the Okay song and I knew that we’re going to make a music video. All of these made me visualize the concept of “you know what? It’s going to be fine, even If you and me died, it’s ok, everything is going to be okay”.

A lot of this new project in particular It’s a storyline about the end of the world basically, but what does that mean? The end of humans and the world still exist or that means the world is actually going to be done? So, there are all these different versions of the end of the world, what it looks like? what it feels like? so I want to write in a way who was open for interpretation and that intro track was kind of like “foreshadowing” it. So, when the world end at the conclusion of the project it comes back to the feel of the first song, like a reprise, in the song Alright. That is kind of like the opposite of the Big Bang, the “Big Shrink?” so that is the soundtrack to the Big Shrink and it starts the same way it started the first time when we were realizing that the world is going to end. Again, all of this is pretty much a direct reaction of these last few years and not just Covid, it’s been A LOT but isn’t always a lot? I see my kids going outside and play…this is just our “a lot”»

«Ho pensato al concept quando ero in un furgone, dall’aeroporto di Boston ad un festival dove dovevamo esibirci. Era nel bel mezzo delle periferie del Massachusetts, forse un’ora da Boston, attraverso i boschi ed ogni tanto potevi vedere qualche muro abbandonato con dei graffiti sopra. Mi ha colpito perché i graffiti sono una forma d’arte che associamo tipicamente con le città e vederli nel bel mezzo del nulla, ponti con dei pezzi davvero belli, mi ha fatto pensare al tema della crescita e a cosa c’era magari prima di tutto questo poi per qualche ragione mi ha fatto venire in mente lo show ALF. Alf mangiava i gatti, la famiglia ha accettato Alf ma hanno cercato in ogni di fermarlo dal mangiare i gatti così da integrarlo definitamente nel loro nido familiare. Quest’abilità di due specie differenti di integrarsi e andare d’accordo insieme al fatto che nonostante Alf mangiasse gli animali domestici, ci hanno costruito dell’umorismo, mi ha ispirato. Così, stavamo cercando di raccontare quella storia e il tema del post-trauma, i postumi della caduta di una città e il suo essere sovrastata dalla natura. Mi ha ricordato di quel giorno nel Massachusetts e di quei graffiti, mi ha fatto pensare a quando le persone fossero sparite e la natura avesse preso il sopravvento ricoprendo quei luoghi di verde. Mettendo queste due cose insieme, ho iniziato a parlarne apertamente con Ant e Plain Ole Bill e poi anche con l’autista ahaha, il tizio che ci stava portato al festival, abbiamo iniziato tutti a parlare e avevo già pensato di farci un video su tutto questo. Avevo già la canzone Okay pronta e sapevo di doverci fare un video musicale. Tutto questo mi ha ispirato al dare una prospettiva visiva al concept del “sai che c’è? Andrà tutto bene, anche se io e te moriamo, tutto andrà bene”.

Molto di questo nuovo progetto in particolare è una storia sulla fine del mondo, ma cosa significa? La fine degli umani e il mondo continuerà ad esistere? O significa che il mondo in sé finirà per sempre? Così volevo scrivere in un modo aperto all’interpretazione e la prima canzone fa un pò da “presagio”. Quindi, quando il mondo finisce alla fine dell’album (Alright) torna la sensazione del primo brano (Okay), come una reprise. È un po’ come l’opposto del Big Bang, il Big Shrink (ndr. Grande Restrizione) ? Così questa è la colonna sonora del Big Shrink e inizia allo stesso modo di quando avevamo realizzato che il mondo sarebbe finito. Ecco, tutto questo è praticamente una diretta reazione di questi ultimi anni, non solo il Covid, è successo TANTO ma non è forse stato sempre così? I miei figli sono fuori a giocare e sono bambini…questo è semplicemente il “nostro TANTO”»

There are some songs in the album when you’re talking about your career and your life like Bigger Pictures and it’s interesting because you rap from your perspective but in different versions of yourself, from when you were a baby until the present day. I think it’s a really important song especially for day one fans who grow up with you and your art and it shows the grow in an artistic and human way. I’m personally against the concept of “rap music is a young man game”, I think it’s antiquated, what your take about “aging” in rap music?

Ci sono alcune canzoni nell’album in cui parli della tua carriera e della tua vita come in Bigger Pictures ed è interessante perché rappi dalla tua prospettiva ma in diverse versioni di te stesso, da quando eri un ragazzino fino ad oggi. Penso sia una canzone davvero importante, specialmente per i fan di lunga data che sono cresciuti con te e la tua arte e mostra la crescita da un punto di vista artistico e umano. Io sono personalmente contro il concetto che il “rap è un arte per ragazzini“, penso sia antiquato, qual è il tuo punto di vista sull’invecchiare nella musica rap?

«Well, you know when they said “Rap music is a young man’s game”, I think they’re simplifying what really it’s been stated. What stated it is the cutting edge, the new thing to look at in this culture would likely be a young person. It’s amazing how bountiful the music is and many of the younger people, they’re more cutting edge because there is that desperation about making it and that connects with the listeners, specifically the younger ones. I admire the things that the genre has been doing during the last few years because at the end of the day it still scares old white people and I think it’s kind of part of the job here. I think that’s what this music is supposed to do, challenging the status quo, it still does that. With the music and the lyrics, you still see people pushing back on it and sometimes the same people who push back are the ones that actually grew up in Hip-Hop and I think that’s really interesting to me cause It’s EVEN scary for them, challenging them and I think that’s fucking phenomenal. So that been said, yes, it’s a young person’s game but that doesn’t mean that I can’t have my lane, Melle Mel is still active and to see that, it inspires me in thinking “maybe I can still be active for another 10 years”. Maybe not active in the industry and in what the industry decides what is cutting edge, what’s the “new new”, I already had the chance to be that, maybe somewhere around God Loves Ugly when I kind was like in that space just a little bit and I loved it. It was a lot of fun but It’s also fun to be in the space that I am right now and honestly this is a lot easier for my body and lifestyle to handle it. If I would still be chasing the spotlight I wouldn’t make it bro, it’s exhausting ahah, I wanna go to bed at 10:30! I want to get up at 8! I love touring and that’s my connection to that life but even that, I make sure that i go to bed at a decent time, maybe not 10:30 but definitely not up till the sun comes up. Not that again, I was feeling like a vampire, when I see the sun come up, I feel dirty I feel I’m on drugs even if I didn’t have any!»

«Beh, sai quando dicono “la musica Rap è un gioco per giovani”, penso che si semplifichi cosa in realtà si sta intendendo. Quello che si intende è ciò che è innovativo, provocatorio, la nuova cosa da osservare in questa cultura e probabilmente questo si rivela essere un giovane. È fantastico quanto varia sia questa musica e, a rompere gli schemi, spesso sono i ragazzi perché c’è la disperazione di farcela che li connette con i loro coetanei. Ammiro le cose che il genere è stato capace di offrire negli ultimi anni perché nonostante tutto, continua a far paura ai vecchi bianchi e penso sia parte del lavoro. Penso che è questo che questa musica dovrebbe fare, sfidare lo status quo e lo fa ancora. Con la musica e i testi, vedi ancora gente rinnegarla e cercare di tirarla indietro e qualche volta le stesse persone che lo fanno sono quelle cresciute nell’Hip-Hop e penso sia interessante perché fa paura persino a loro, li provoca e trovo che questo sia fottutamente fenomenale. Quindi, detto questo, si è un gioco da ragazzi ma questo non significa che io non possa fare la mia parte. Melly Mal è ancora attivo e questo per esempio mi ispira a pensare “forse posso anch’io essere ancora attivo per altri 10 anni”.

Forse non attivo nell’industria e in cosa la scena deciderà sarà “innovativo”, ho già avuto un’opportunità di essere quello, forse intorno all’uscita di God Loves Ugly quando ero in un certo senso in quell’ambiente e l’ho amato. È stato divertente ma è anche molto bello stare nella situazione in cui mi trovo ora e onestamente quello di oggi è uno spazio molto più sostenibile per il mio corpo e il mio stile di vita. Se stessi ancora inseguendo le luci, il successo, non ce la farei fratello ahah, è estenuante, voglio andare a dormire alle 10 e mezza e svegliarmi alle 8! Amo andare in tour e forse è la mia sola connessione a quello stile di vita oggi. Anche in quel contesto, ho organizzato tutto in modo tale che possa andare a dormire ad orari decenti, non alle 10 e mezza ahah ma sicuramente non quando il sole si alza nel cielo. Non di nuovo, mi sentivo come un vampiro quando vedevo l’alba, mi sentivo sporco, come se fossi pieno di droghe anche se non ne avevo toccata neanche una!»

Even If you are a veteran act, you still sound angry, inspired in your music. As we said before, you still have the connection between the world and your pen that fuel you. You and Ant don’t drop the same album every two years or so, every project has a step up in some way or form. You grow up but you still sound hungry like a young MC. If you know what I mean…

Nonostante il fatto che sei un artista veterano, suoni ancora affamato, ispirato nella tua musica. Come dicevamo prima, hai ancora quella connessione tra il mondo e la tua penna che ti ispira. Tu e Ant non rilasciate lo stesso album ogni due anni ma ogni progetto ha una qualche forma di evoluzione. Sei cresciuto ma l’energia è ancora quella di un giovane MC ispirato. Non so se capisci cosa intendo…

«I understand what you mean and I appreciate it and thank you. What I will say is, I didn’t make all the money and I haven’t travelled to all the countries, sleep with everybody and eat everything but what me and Ant did is, we created an art to go on this journey that we’re all together. Here it is two people, each of them has their own personalities but we manage to experience a lot together and that is a huge part of the glue not just for our friendship but to why this is what it is for me. Been able to work with the same person for this long is a huge part to how I’m still able to be exited to work, to do this. I do think that inspiration it’s something that you can lose, I have seen people lose it. I also had the privilege to stop feeling like I’m in competition with my peers like it used to feel like and that connect with what we were talking before about the young rappers. I don’t feel competition with everybody but myself and been able to have the fortune to get to that space as an artist I think it’s amazing because now my goal is not just do the best that I can do in this moment but also to outdo what I did before. Interestingly, sometime I don’t even care if people notice if I outdid something, that’s not what the game is for me. It’s all about cracking the code for me, writing the perfect song of that day, I don’t even know what that means but it’s the best way to describe that “code”. That been said, it’s not hard for me to find things to be angry about still but that feeling it may be better articulated, I may find other ways to communicate these feelings other than drag somebody down in to the mud. You know I used to write in a way where I wasn’t paying attention about what I’m destroying with my pen, kind of like graffiti: you don’t think about what you’re destroying, you just want to get what you got up there and then evolve just like that art. Now people put more thought about what that surface is and just like that I have now more thoughts about what I got to put out on my surface. I would hope that this will be forever inspiration for me, because now I don’t have to talk about a person or a specific thing to communicate how I feel about a subject. I guess what I have learn is to hurt nobody else with my pen but myself and I have learned that the hard way. That pushed me lyrically to figure out a way to still be able to make a song I want to make but doing in a way that’s more like presenting who I AM.»

«Ho capito cosa intendi e ti ringrazio. Cosa ti dirò è che non ho fatto chissà quanti soldi, non ho viaggiato ovunque, andato a letto con chiunque e mangiato ogni cosa possibile ma cosa io e Ant abbiamo fatto è aver creato un’arte su cui basare le fondamenta del nostro viaggio insieme. Due persone, ovviamente ognuna con la propria personalità ma che hanno vissuto così tanto insieme e questo è gran parte di ciò che tiene unita non solo la nostra amicizia ma la nostra carriera. Essere in grado di lavorare con la stessa persona per così tanto tempo è il principale motivo per cui mi eccita ancora lavorare e fare tutto questo. Credo che l’ispirazione è qualcosa che si possa perdere, ho visto persone perderla. Ho anche il privilegio di non sentirmi più come se fossi in competizione con i miei colleghi come era in passato e questo si collega sul discorso di prima riguardo i giovani rapper. Non mi sento in competizione con nessuno eccetto me stesso ed essere in grado di avere la fortuna di stare in questo ambiente e questo stato mentale da artista, è incredibile, perché adesso il mio obiettivo non è solo di fare il meglio che posso fare al momento ma anche superare quello che ho precedentemente creato. Sorprendentemente, spesso non mi interessa neanche se le persone si accorgono di quanto sia migliorato in qualche frangente della mia arte. Ora per me riguarda tutto sul “decifrare il codice”, scrivere la canzone perfetta del giorno e non so neanche cosa significhi ma credo sia il miglior modo possibile di descrivere questo “codice”. Detto questo, non è molto difficile anche oggi trovare qualcosa che mi renda arrabbiato ma quel sentimento è probabilmente più articolato. Potrei trovare altri metodi per esprimere quella frustrazione, modi che non includano per esempio trascinare qualcuno nel fango. Sai, ero solito scrivere in un modo tale da non prestare attenzione a cosa distruggevo con la penna, un po’ come il discorso dei graffiti. Non pensi a cosa danneggi, vuoi solo esprimere ciò che hai dentro e così proprio come le persone adesso sono più consce anche della superficie su cui pittano, io sono più conscio su ciò che scrivo sulla mia di superficie. Spero che tutto questo sarà per sempre un’ispirazione per me perché ora non ho bisogno di parlare di una persona o di un elemento specifico per comunicare come mi sento riguardo un argomento. Credo di aver imparato a non ferire nessun altro se non me stesso con la mia penna, e l’ho imparato in maniera dura. Questo mi ha spinto liricamente nel creare nuovi metodi in cui presentare ciò che sono.»

You’re still evolving not only as an artist but as a person, in the Bigger Pictures outro where you say “On and On and On…”, is that a way to represent that you’re still a “work in progress” human being?

Ti stai ancora evolvendo non solo come artista ma anche come essere umano, nel finale di Bigger Pictures quando dici “On and on and on…”, è quello un modo di dichiarare che sei ancora incompleto?

«Yes, but check this out, I wrote a song like Bigger Pictures before, it was called Always Coming Back Home to You and in that song, I use a feticious story to create moments of these particular ideas. So, I’m giving you my belief through this song, every 8 bars I’m switching it up and telling you about different oppositions. In another way in Bigger Pictures, I’m constantly battling with myself and it’s still my belief doing in it but in these different spaces. So, once I was figuring out the whole concept, I thought that it was important to reflect the Atmosphere catalogue also (the “on and on” outro is a reference to Scapegoat). What I’m doing is talking about from when I was 1 to when I’ll turn 51 and hopefully it’s not done and I’ll write another three verses, could I make it to 81? You know it’s also to imply that you live forever when you make art. You live as long as humanity does, maybe humanity will forget about you but you were a part of this anyway so it does go on and on and on…»

«Si, ho scritto una canzone come Bigger Pictures prima d’ora, si chiama Always Coming Back Home to You e nella canzone uso una storia fittizia per creare dei momenti basati su queste particolari idee. Così condivido i miei credi attraverso questa canzone e ogni 8 versi cambio e parlo di diversi punti di vista. In altro modo in Bigger Pictures sono costantemente in conflitto con me stesso e ci sono sempre i miei credi ma in spazi diversi. Così, una volta capito il concept che volevo sviluppare ho pensato fosse importante riflettere anche il catalogo degli Atmosphere (il finale “on and on” è un riferimento alla canzone Scapegoat). Nel brano parlo anche dal punto di vista di quando avevo 1 anno fino a quando ne compirò 51 e spero che non sia finita e potrò scrivere altre tre strofe, potrei farne un altro quando avrò 81 di anni magari? Sai è anche per indicare il fatto che si vive per sempre quando si crea arte. Vivi finché esisterà il genere umano e forse anche quello ti dimenticherà ma ormai ne sei parte così vai avanti…all’infinito.»

Speaking about So Many Other Realities Exist Simultaneously in particular, I think Ant is on his Quincy Jones shit, a lot of sounds, a lot of influences. It’s a crazy ride even just musically. Did you have any input or co-produced stuff with him this time?

Parlando di So Many Other Realities Exist Simultaneously in particolare. Credo che Ant sia in modalità Quincy Jones, un sacco di suoni differenti, un sacco di influenze. È un’esperienza folle anche solo musicalmente. Hai dato qualche consiglio o co-prodotto qualcosa con lui questa volta?

«This time, other than say things like “Hey can this happen here? Can we do a drop during this verse there?” just simple modifications who don’t change the music and the mood of the songs. I approached everything like I was another instrument and the song was already done. We made the whole album in sequence, we never done that before. He gave me the first beat in August 2020 in the middle of the lockdown and it was the beat for Okay and I wrote something that was sarcastic but optimistic and it was just a song. Ant was like “Ok we got the first song for the album!” and I was like “Oh we make another album? Here we go!”. He gave me the next beat and said “consider this as the track number 2” and I wrote it in that way. So, he was able to make these transitions with all these easter eggs even just musically like hands percussion that go from one track to another and things like that.»

«Questa volta, oltre che dire cose tipo “Possiamo far succedere questa cosa qui? Possiamo mettere un drop su questa strofa lì?” piccole modifiche che non hanno cambiato la musica in sé ne il mood delle canzoni. Ho approcciato il tutto come se fossi un altro strumento e la canzone fosse già finita prima che mi aggiungessi. Abbiamo creato l’album in sequenza, non lo avevamo mai fatto prima d’ora. Ant mi ha dato il primo beat nell’Agosto del 2020, in pieno lockdown ed era la strumentale di Okay, ci ho scritto qualcosa di sarcastico ma ottimistico ma era solamente una canzone. Ant era tipo “Ok abbiamo la prima canzone del album!” e io ho risposto “Oh facciamo un altro album? Ok!”. Mi ha dato il beat successivo e mi ha indicato di considerarlo come la traccia numero 2 del progetto e ci ho scritto sopra in questo modo. Così è stato in grado di creare queste transizioni piene di easter egg musicali come battiti di mani che transitano da una canzone all’altra e cose del genere.»

This gave crazy replay value to the listeners.

Questo spingerà a i fan a dare molteplici ascolti.

«And it’s crazy for headphones. This is a very headphone album. I was breaking down the thing that I want to heard as a listener. There’s a break point in the vinyl when you had to flip the disc over so I didn’t want to have anything getting lost in that moment. So, it’s also build in a way that the first track on each side could be a “first song”.  We always put weird little challenges to ourself, it’s part of what I was explain with “being my only competition” and I’m loving how what we do in this project is already affecting our next project.»

«Ed è ottimo per le cuffie. Questo è davvero un album da ascoltare in cuffia. Nel crearlo stavo anche cercando di capire le cose che avrei voluto sentire come ascoltatore. C’è un momento di pausa nella riproduzione del vinile quando devi girare il disco e volevo assicurarmi che anche in quel caso non si perdesse nulla. Così lo abbiamo progettato in modo tale che la traccia 1 in entrambi i lati suoni effettivamente come la prima canzone di un progetto. Ci poniamo spesso queste piccole e strane sfide in ogni lavoro ed è parte di quello di cui parlavo prima sul “la mia unica competizione è me stesso” e adoro come questo album in particolare stia già influenzando cosa faremo il prossimo.»

Also, the mixing in your projects is always so clean.

Anche il mixaggio, nei vostri progetti è sempre così pulito.

«Thank you, that’s all Ant and Joe. They mixed this project and there is something about these two that when they get together is always super magical to me, I’m very fortunate to be a part of that.»

Grazie, è tutto grazie a Ant e Joe. Hanno mixato questo progetto e quando quei due sono insieme è sempre super magico per me, sono molto fortunato a giocare una parte in tutto questo.

So, I guess in the age of streaming, your priority is always to make a full project.

Quindi, immagino che nell’era dello streaming, la tua priorità sia sempre quella di realizzare un progetto completo.

«Well, I make albums because I grow up listening, purchasing, loving albums. I have a lot, I been purchasing vinyls since I was 11. I grow up seeing my parents listening to albums, open the vinyl and read all the credits. So apparently they let you put also albums on streaming ahah even if I would love to see you listening to it on vinyl or cassette.» 

«Beh, io faccio album perché sono cresciuto ascoltando, comprando, amando album. Ne ho tantissimi, compro vinili da quando avevo 11 anni. Sono cresciuto guardando i miei genitori ascoltare album, aprire vinili e leggere i crediti. Così pare che permettano anche di inserire album sulle piattaforme streaming ahah ovviamente amerei vedervi ascoltare i miei album su vinile o cassetta.»

The cassette is having a weird revival in these last few years.

La cassetta sta avendo una strana resurrezione negli ultimi anni.

«Yes, I remember when they said that to me when they were pressing Fishing Blues and I was like “What the fuck are we pressing this for?” and they tell me that people were starting to buy cassettes again. I was cool with that cause I was starting to recollecting new albums in cassette ahah. I remember when CDs started to coming up and the vinyls faded out, I was working in a huge record store so I sold a lot of CDs than the mp3 happened and CDs fade out too. So, at that point I was like “whatever” I don’t care about which platform is being used. A lot of my contemporaneous may be mad at certain streaming services cause money, mostly. I understand that, I would too be able to make more money off that but at the same time I also know that more money don’t fix you, if you broken. So, I get it if someone want to be paid more for the work they do, I would like to be paid more too for my music but this doesn’t affect how I make my art. I recognize that I’m privilege to said all of this because I get to release music on a label who I am very tie with, I’m kind of a silent investor. Some people think I run the label, so I guess it’s good to publicly point out that I do not run the label, are you kidding me? ahah That label wouldn’t  even exiting anymore if I was at the steering wheel, man I couldn’t run a record label»

«Si, ricordo quando me lo dissero mentre stavano stampando Fishing blues ed ero tipo “per chi cazzo stiamo stampando queste (cassette)?” e mi dissero che la gente stava iniziando a comprarle di nuovo. Ricordo ancora quando uscì il CD e i vinili iniziarono a sparire, lavoravo in un negozio di musica e ho venduto un sacco di dischi poi arrivò l’mp3 e sparirono anche quelli. Così, a questo punto chissenefrega, non mi importa della piattaforma che viene usata per ascoltare musica. Un sacco di miei coetanei si lamentano dei servizi streaming principalmente per questione di soldi. Lo capisco, anche io vorrei essere in grado di fare più soldi da lì ma allo stesso modo mi rendo conto che “tanti soldi” non ti aggiustano se sei rotto. Quindi capisco se qualcuno vuole venir pagato di più per il lavoro che fa, vorrei essere pagato anche io di più per la mia musica ma questo non influenza come creo la mia arte. Riconosco che ho il privilegio di dire tutto questo perché faccio uscire la musica sotto una casa discografica con cui ho rapporti molti stretti, sono praticamente un “investitore silenzioso”. Alcune persone pensano che sono io che comando la casa discografica, quindi credo sia giusto dire pubblicamente che non dirigo assolutamente la label state scherzando ahah non esisterebbe neanche se fossi io al posto guida, amico non sarei assolutamente in grado di essere capo di una label.»

There is a line where you said “They asked if I’m depressed, I don’t doubt it, I was told it all began as a quest for some knowledge”. I was getting some “ignorance is a bliss” vibe from this one. Do you think that you can get depressed when you know a lot, when you see and experience too much, do you think that’s a case?

C’è un verso dove tu rappi “Mi chiedono se sono depresso, non ne dubito, mi è stato detto che incomincia tutto come una missione alla ricerca di un po’ di conoscenza”. Questo mi ha dato dei vibe tipo “l’ignoranza è una benedizione”. Pensi che puoi diventare depresso quando sai troppo, vedi e vivi troppo? Pensi che sia un caso?

«I think that the need to know more, it’s something that I would never stand away I would never suggest anybody not to learn as much as possible but I do think that you should probably make sure that you’re paying attention to the effect that’s having on you and make sure you are able to manage that. If someone ask me “Hey Sean do you think you are depressed?” depending on the day you ask me, it’s one of those thing, I don’t know if I’m clinically depressed but some people may think I am, some people probably don’t think I am. I guess it kind of depends on which Sean you get, I’m a chameleon, I’m very moved by my environment. That’s all parts of me and I accept them all at the end of the day.»

«Penso che il bisogno di sapere ancora e ancora è qualcosa da cui non mi allontanerei mai e non suggerirei mai a nessuno di non imparare il più possibile ma penso che una persona dovrebbe anche assicurarsi di prestare attenzione a come questa ricerca di informazioni ha effetto su di sé e assicurarsi che si sia in grado di sostenere questi effetti. Se qualcuno mi chiedesse “Hey Sean pensi di essere depresso?” dipende dal giorno in cui me lo chiedi, è una di quelle cose in cui non so se sono clinicamente depresso ma qualcuno potrebbe pensare che lo fossi altri no. Credo che dipenda da quale versione di Sean conosci, sono come un camaleonte, sono molto influenzato dall’ambiente in cui sono in un determinato momento. È tutto parte di me e lo accetto.»

There are some MCs that I’m enjoying listening to, like you, but when I’m listening to a specific project or song and it’s dope but at the same time dark and intimate, I stand for a minute and I start to think about the lyrics in retrospect, I’m like “damn I hope he got help about this”.

Ci sono alcuni MC che amo ascoltare come te ma quando sento degli specifici progetti o canzoni dark e intime, mi prendo un attimo e inizio a pensare ai testi in retrospettiva immaginando “Dannazione, spero che abbia ricevuto aiuto su questa questione”.

«Ahaha I appreciate that, thank you and I would tell you that I’m safe and I would never hurt myself and I love you so take that for what it is!»

«Ahah lo apprezzo, grazie e ti direi che sono al sicuro e non farei mai del male a me stesso e ti voglio bene! Prendi questo per quel che è!»

I don’t know if you remember, years ago a big topic was predominant, it started with Lord Jamar (from Brand Nubian) talking about Eminem as a “guest in the house of Hip-Hop”. Every now and then the argument reemerges, I just saw Macklemore gave his two cents about that. What your opinion about it? Cause you are a white rapper but also a veteran and you gave a lot to this genre.

Non so se ricordi ma qualche anno fa c’era un argomento molto rilevante, è iniziato con Lord Jamar (dei Brand Nubian) che stava parlando di Eminem come un “ospite nella casa dell’Hip-Hop”. Ogni tanto questo tema riemerge, ho appena letto che Macklemore ha condiviso la sua opinione. Qual è il tuo punto di vista su questo? Tu sei un rapper bianco e anche un veterano che ha dato tanto a questo genere.

«Oh man, this is a great question, thank you. I’m a guest. I do remember when the guest thing was hot on Twitter and I always knew that I am a guest in Hip-Hop and I say that as somebody from Minneapolis, I’m a guest even for my geographical location. I’m a guest also because when I started to gain an audience outside of my city people saw me and saw themselves and they relate to that. So, not only I’m a guest as a person who loves rap music but also as an artist who managed to make a career out of it and I also know that I walked with a privilege of obtaining an audience from a certain group of people who may not even being into Hip-Hop. At the same time, even know I’m white, I’m mixed, I come from black lineage as well. My grandfather was a black man and so there is also a part of me who loves Hip-Hop not only as a genre but also to what it achieved giving the voice to the voiceless, give voice to people who look like my grandfather. So, there is a lot of shit to unpack when I think about this but at the end of the day what I make sure is to represent myself and not pretend to represent anybody else. I also make sure that I consciously and intentionally giving back to the people that created this culture that I love. So, I’m a guest but you are not complaining if you have me at your house, I’m the type of guest who takes his shoes off before entering, I’m a good guest!»

«Oh amico, questa è una gran domanda, grazie. Sono un ospite. Ricordo quando tutta questa storia dell’essere ospiti era un argomento acceso su Twitter e mi sono sempre sentito un ospite nell’Hip-Hop e lo dico come qualcuno che viene da Minneapolis, sono un ospite anche solo per motivi geografici. Sono un ospite anche perché quando ho iniziato a guadagnarmi un pubblico anche fuori dalla mia città, la gente mi ha visto e si è rispecchiata anche nel mio aspetto fisico. Quindi, non solo lo sono da persona che ama la musica Rap ma anche da artista che è riuscita a costruirci una carriera intorno e so che ho camminato col privilegio di ottenere un pubblico da un certo gruppo di persone che potrebbero anche non amare l’Hip-Hop. Allo stesso momento anche se sono bianco, sono mixed, vengo da un lignaggio nero. Mio nonno era un uomo nero e quindi c’è una parte di me che ama l’Hip-Hop non solo come genere musicale ma anche per aver dato la voce a chi non ce l’aveva, dare voce a chi assomigliava a mio nonno. Così, c’è un sacco di roba da spiegare quando penso a tutto questo ma alla fine del giorno mi assicuro di rappresentare prima di tutto me stesso e non far finta di essere qualcun altro. Faccio in modo anche di dare coscientemente e intenzionalmente qualcosa indietro alle persone che hanno creato questa cultura che amo. Quindi, si sono un ospite ma non ti lamenterai di avermi a casa tua, sono il tipo di ospite che si leva le scarpe prima di entrare, sono un ottimo ospite!»

This year Hip-Hop turns 50 years old. What’s your favorite era?

Quest’anno, l’Hip-Hop compie 50 anni. Qual è stata la tua era preferita del genere?

«1988. Nobody Beats the Biz (Biz Markie), I Know You Got Soul (Eric B. & Rakim), My Philosophy (Boogie Down Production)…that’s the year when me and my friends Mark used to steal his aunt’s car. She was out for work and so she be gone for a minute and we were driving around playing all the music and acting like we were cool. 16 years old in a Cadillac and that’s the soundtrack for me, that music from that moment for me. In that year I was starting to get the confidence to be what I was eventually became, that music developed my personality in a way that I was able to feel good, it was my self-medication plan.»

«1988, Nobody Beats the Biz (Biz Markie), I Know You Got Soul (Eric B. & Rakim), My Philosophy (Boogie Down Production)…quello è stato l’anno in cui io e il mio amico Mark rubavamo la macchina di sua zia. Lei era spesso fuori per lavoro così noi guidavamo in giro ascoltando tutta la musica e sentendoci dei fighi. 16 anni in una Cadillac e quella era la mia colonna sonora, la musica che uscì quell’anno. Nel 1988 iniziavo a sviluppare quella sicurezza che mi ha portato ad essere ciò che sono oggi, la musica ha aiutato a sviluppare la mia personalità in un modo tale da sentirmi bene con me stesso, era come una mia personale medicazione.»

In Italy, the web played a key role in discovering underground act like you, Tech N9ne or Aesop Rock. I remember hearing your lyrics with all these interesting topics but with a certain sensibility and language that can hit also who don’t is a native English speaker. Some weeks ago it was the anniversary of a special project in that regard, The Family Sign. Do you have any particular memories about that project?

In Italia, internet ha giocato un ruolo chiave nella scoperta di artisti underground come te, Tech N9ne o Aesop Rock. Ricordo la capacità dei tuoi testi di trattare temi interessanti  e profondi ma con una cerca sensibilità e linguaggio in grado di colpire anche chi non è madrelingua inglese. Qualche settimana fa era l’anniversario di un progetto fondamentale per quell’epoca The Family Sign. Hai qualche ricordo particolare riguardo quel album?

«When we complete an album, we gave it to the label and it takes anywhere from 6 months to a 1 years to release it. So, with The Family Sign project they took about 6 months before it came out, we made that one with a couple of live musicians who they have been touring with us. We took a year of making that so Ant was with these artists jamming till they found something and they’ll use that as a reference to build upon on it. It was a very interesting way for Ant and me to make an album in that way. As I said we took a whole year to making that, a year with no touring. Well, the concerts is were we make the money to pay the bills so it was a time where we were only spending and be creative. That provoked a sort of desperation inside of some of my rhymes and I like how that’s what I’m hear now from that album, I hear fear. I feel like that was the only way that I can capture that. Then when the lockdown happened and we weren’t be able to tour for an year and half, we started recording and I heard that feeling again.  So now I’m be able to articulate what that sound is, I was in a mind state where I really didn’t know what was gonna happen next. I’m glad that you said that it’s a fan favorite, because I was worried that that one was the album who could sound the most awkward, it got songs like The Last to Say and then it got Something So, totally opposite, it’s the weirdest kind of combination.»

«Quando completiamo un album, lo diamo alla label e ci vogliono dai 6 mesi ad un anno per rilasciarlo. Con il progetto The Family Sign, ci sono voluti 6 mesi, lo abbiamo registrato con un paio di musicisti con cui andavamo in tour. Ci siamo presi un intero anno per realizzare l’album e Ant era con questi artisti in studio a suonare finché non trovavano idee interessanti da usare come demo su cui poi costruirci sopra una traccia. Era un modo davvero interessante di creare un album per noi due. Come ho detto, ci abbiamo messo un anno intero, un anno senza andare in tour. Beh, i concerti sono ciò con cui facciamo i soldi per pagarci le bollette e quello era un momento in cui spendevamo solo. Ciò creò una sorta di sentimento di disperazione all’interno di alcune mie rime e amo che questo è ciò che traspare da quel album, ci sento della paura. Credo che quello sia l’unico modo che ho per catturare quei sentimenti. Quando è iniziata la quarantena e siamo stati fermi per un anno e mezzo, abbiamo iniziato a registrare e ho sentito quel genere di sentimento di nuovo. Ora sono in grado di spiegare quel suono, quella sensazione, ero in uno stato mentale dove non sapevo cosa sarebbe successo dopo. Sono felice che lo consideri uno dei preferiti dai fan, perché ero preoccupato che quello potesse essere il progetto in cui suonavo più awkward, ha pezzi come The Last to Say e poi ha brani come Something So, totalmente opposti, è una combinazione stranissima.»

 

That project was my introduction to the Atmosphere and from that, I take it back listening to your whole catalogue for the first time.

Quel progetto è stata la mia introduzione agli Atmosphere e da quello sono tornato indietro ascoltando il vostro intero catalogo per la prima volta.

«Man, I love that it was your first interaction with our music and you still decide to go further in, that’s insightful for me to know and I appreciate that, thank you.»

«Amico, amo che sia stato la tua prima interazione con la nostra musica e da lì hai deciso di approfondire, è veramente utile sapere questo genere di cose, grazie.»

So, to close that, “SO MANY REALITIES”, what are these realities for you?

Quindi, per chiudere, “SO MANY REALITIES”, cosa sono queste realtà per te?

«I’m not sure, I’m still kind of sorting out but I do know that even at my worst, even when I’m frustrated or anxious as I can be, I still know that it’s a blessing to wake up every single day and be able to climb up to that bed and be able to put my own socks on cause this thing, these simple things, that we do every single day like robots, some people don’t get to do and so I do know that no matter what, I’m grateful. I’m happy to be a part of this, when I was a kid, I wanted first to be a break dancer than I fell in love with graffiti but I wanted to be a DJ, I thought it was the coolest thing to do but I ended up to be a rapper. I love this culture and I’m so grateful to have this space where I can live with and thank to it. It’s also an heartbreaking art, an heartbreaking life, an heartbreaking career and to be able to maneuver in this art and still be intact it’s amazing so thank you and everybody who listen to us.»

«Non ne sono sicuro, sto ancora cercando di capirlo ma quello che so è che anche nei momenti peggiori, di frustrazione e ansia mi sento benedetto ogni giorno anche solo di poter alzarmi dal letto e mettere i miei calzini perché anche queste cose così semplici che facciamo ogni giorno come robot, alcune persone non sono in grado di farlo. Sono felice di essere parte di tutto questo, quando ero un ragazzino volevo fare break dance e dopo mi sono innamorato dei graffiti e dopo ancora della figura del DJ, pensavo fosse quella la cosa più figa di sempre ma sono finito col diventare un rapper. Amo questa cultura e sono grato di avere uno spazio dove non solo posso viverla ma anche vivere grazie a lei. È anche un’arte che ti spezza il cuore, una vita spezza cuore, una carriera spezza cuore ma sono stato in grado di muovermi in questo genere e rimanere ancora tutto un pezzo quindi amico, grazie a te e a tutti quelli che ci ascoltano.»

What’s next, tour?

Cosa c’è dopo, un tour?

«Yes, we’ll start in Europe in London and then in USA, I would love to perform in Italy. I was in Italy for three hours at the airport in Rome. I wrote an unreleased song about that episode! Ahah»

«Si, inizieremo a Londra in Europa e dopo in USA, amerei esibirmi in Italia. Sono stato in Italia solo per tre ore in aeroporto a Roma. Ho scritto una canzone mai rilasciata su quel episodio! ahah»

With a career like your, how do you decide and organize a setlist?

Con una carriera come la vostra, come decidete e organizzate una setlist?

«About half of our setlist are the song that we got to play If we don’t want to be beat up, the “tattoo” I call it cause people put the title and the lyrics on their body like Sunshine, Yesterday, God Loves Ugly etc…about 90 minutes, we get creative with the rest making transition and stuff to pull up an experience that connect the old songs with the most recent stuff.»

«Circa metà della setlist sono le canzoni che dobbiamo performare se non vogliamo essere pestati, i “tattoo” li chiamo perché i fan hanno tatuati testi e titoli sui loro corpi, canzoni come Sunshine, Yesterday, God Loves Ugly ecc…circa 90 minuti, cerchiamo di essere creativi con il resto progettando transizioni e altro per creare una vera e propria esperienza che connetta le vecchie canzoni con il materiale più recente.»

Thank You Slug!

Grazie mille Slug!

«I appreciate your day, thank me for having today or tonight or whatever the fuck time it is there ahaha, thank YOU!

«Apprezzo il tuo tempo, grazie per avermi avuto quest’oggi o questa sera o qualunque cazzo sia l’orario da te ahaha, grazie!»

I know you don’t believe in this but you are a legend and congratulations on your new album! Peace out!

So che non ci credi ma sappi che sei una leggenda e congratulazione col nuovo album! Pace!