La Death Row Records, la più storica etichetta del rap anni ’90, che lanciò al gran successo i più emblematici nomi del West Coast rap, tra cui Tupac, Nate Dogg, Dr. Dre e Snoop Dogg, oggi vede quest’ultimo come il maggiore detentore dei suoi diritti.
Snoop Dogg acquista la Death Row
Snoop Dogg ha acquistato la maggior parte dei diritti della leggendaria etichetta hip-hop Death Row Records, secondo quanto riportato da Business Wire.
La storica etichetta fu lanciata all’inizio degli anni ’90 dai co-fondatori Dr. Dre, Suge Knight, Dick Griffey e dalla D.O.C., partendo col dare il debutto della carriera di Snoop, con il suo meraviglioso disco pietra miliare del rap, Doggystyle, considerato essere, da pubblico generale e critica, uno tra i dischi rap più iconici e migliori di sempre.
La Death Row è responsabile della pubblicazione di numerosi album cult, tra cui All Eyez On Me di 2Pac, The Chronic di Dr. Dre, G-Funk Classics di Nate Dogg e altri.
Snoop, riguardo l’acquisto, ha affermato
Sono entusiasta e apprezzo l’opportunità di acquisire il marchio iconico e culturalmente significativo della Death Row Records, che ha un immenso valore futuro al momento non sfruttato. È meraviglioso avere la proprietà dell’etichetta di cui facevo parte all’inizio della mia carriera. Questo è un momento estremamente significativo per me. Non vedo l’ora di costruire il prossimo capitolo di Death Row.
Una rinascita che potrebbe fare storia
Il brand Death Row sta all’hip hop, come nel mondo del vestiario ci sta un marchio come Gucci. Il fatto che la responsabilità del suo nome, nonché la sua gestione, sia affidata ad una persona con un legame affettivo così forte con l’impresa stessa non può che dare fiducia sulla rivoluzione che sta per effettuare l’etichetta.
Che Snoop Dogg sia un abile business man non è un segreto, che non abbia intenzione di prendersi una pausa è evidenziato dal fatto che macini album come se fosse un nuovo artista. In poche parole le carte in regola per rendere questo accordo un futuro passo storico per il rap, ci sono tutte.
Il motivo della discesa che la Death Row ebbe nelle ultime due decadi, sono quasi interamente causa della gestione problematica del suo ex-proprietario, nonché gangster più noto dell’hip hop: Mr. Suge Knight. I suoi attuali 28 anni di galera da scontare, iniziati nel 2018, sono sicuramente un motivo cardine della cessione dell’attività, nelle mani di un uomo che con Knight ha sempre avuto un lungo rapporto di amore/odio.
Il rapporto tra Snoop Dogg e la Death Row
Suge Knight, nel 1993, lanciò Snoop con Doggystyle, prodotto dal miglior producer urban sulla faccia della terra in quel momento, Dr. Dre, come uscita più attesa ed importante dell’anno.
Il risultato fu la creazione di un classico, la vendita di 11 milioni di copie, e la nascita di una superstar. L’avvenire però iniziò dissidi notevoli tra il gangster e il rapper. A seguito di vari terremoti nel rap anni ’90, tra cui il misterioso omicidio di 2Pac, che Suge Knight vide coi suoi occhi, la morte di Eazy-E, di cui Suge discusse con tono irrisoriamente sospettoso in diretta TV, e l’uscita del secondo album di Snoop, Tha Doggfather, il rapporto tra i due precipitò.
Snoop lasciò la Death Row entrando in No Limit, un’altra storica etichetta, gestita da Master P, pubblicando il disco Da Game Is to Be Sold, Not to Be Told, un disco che fu discusso per le sue scelte musicali, essendo indubbiamente uno degli album più singolari e caratteristici della discografia di Snoop. Il rapper non si fece scrupoli a fare commenti offensivi contro Suge, per poi continuare il rapporto durante gli anni tra faide e abbracci, sancendo pubblicamente una pace, per ora definitiva, nel 2018, dedicandogli un omaggio nel video di Let Bygones Be Bygones.
La Death Row non ha quindi raggiunto l’omonima pena da cui prende il nome, anzi, al contrario sembra stare per far rinascere qualcosa di importante.
Se si è fan del rap, questa notizia può solo che rendere entusiasti.