E’ tempo di nuove uscita in casa TDE. Questa volta è il momento del nuovo album di Jay Rock: “Redemption”
Il primo contatto che ho avuto con Jay Rock è avvenuto nel settembre del 2015, data d’uscita del suo secondo album ufficiale “90059“, ispirato al codice postale della sua città natale, Los Angeles. L’album era targato Top Dawg Entertainment, già allora sinonimo di assoluta qualità seppur non ancora a livello dei picchi raggiunti negli ultimi due anni.
“90059” era un disco particolare, diverso dagli altri, con una volontà chiara di portare un determinato tipo di suono ed un determinato tipo di approccio alle liriche. Nonostante tutto, Jay Rock non sembrava essere pienamente consapevole dei propri mezzi poiché si trovava solo all’inizio del percorso che lo avrebbe portato sino ad oggi, giorno dell’uscita di “Redemption“.
“90059” è stato un album altalenante nei suoi vari momenti pur rimanendo sempre sè stesso: una grossa mano gli è stata data sicuramente dai nomi importanti presenti nei featuring, targati esclusivamente TDE. Da allora ne passata acqua sotto i ponti, e le cose sono cambiate, oggettivamente in meglio. La Top Dawg Entertainment non è più soltanto un’etichetta, bensì un simbolo di un alto valore artistico, rispecchiato fedelmente dai “cavalieri” che la rappresentano: Kendrick Lamar su tutti. Dopo l’interessante e fortunata uscita di SZA – alla quale auguriamo si riprenda presto dal brutto infortunio alle corde vocali – questa volta tocca a Jay Rock far vedere se una maturità artistica è stata effettivamente raggiunta.
Le premesse ci sono tutte, a partire dai singoli. “The Bloodiest” è un biglietto da visita di cui tutti i rapper dovrebbero munirsi per capire come attirare l’attenzione nel modo giusto. Per il resto i nomi presenti al suo interno – come J. Cole – e le stesse tracce fanno presagire come il nuovo album di Jay Rock sia l’ennesimo tassello di un puzzle che vuole dimostrare come col duro lavoro si riesca ad entrare nella storia sfondando dalla porta principale. La TDE ed i suoi artisti sono riusciti a creare una commistione suggestiva tra il sound del West Coast e le liriche dell’East Cost, miscelando costumi e tradizioni. Vedremo se Jay riuscirà a confermare tali progressi.