Vi presentiamo di seguito i 10 migliori dischi rap pubblicati in Italia in questo intenso 2019, tra protagonisti annunciati e new entry inedite.
Non era scontato che accadesse ma così è stato. Il 2019 del rap italiano è riuscito a dare la continuità di cui aveva bisogno, che nell’anno precedente aveva trovato i suoi picchi per quel che riguarda la qualità dei progetti usciti e lo spessore degli artisti che si sono messi in gioco. Il 2018 è stato così un anno di conferme e debutti importanti, mentre l’anno corrente è servito al rap italiano per sperimentare stili, collaborazioni, nuove modalità di lavoro. È indicativo in questo senso come siano presenti due dischi collettivi nella nostra classifica quali MM4 e Mattoni, tra i dischi più influenti secondo il nostro parere, così come lo sono stati Revenge of the Dreamers 3 e il più recente JACKBOYS in America.
Di seguito vi proponiamo la top 10 della redazione, riguardante i migliori dischi rap pubblicati in Italia in questo 2019, posti in ordine alfabetico e dettati dai gusti personali del nostro team:
Claver Gold ─ Lupo di Hokkaido
A fine maggio, abbastanza a sorpresa, Claver Gold ha deciso di regalarci questo EP. Sette tracce legate da un concept particolare, quello della storia del Lupo di Hokkaido, un animale estinto a fine Ottocento in una zona del paese nipponico. Il disco è stato prodotto interamente da Kintsugi, due produttori della scena bolognese con i quali Claver non collaborava da qualche anno.
Lupo di Hokkaido è stata un’uscita tra le più particolari e originali di quest’anno, la quale ci ha confermato l’immenso talento e valore artistico del rapper marchigiano.
Ensi – Clash
Se tra brani trap senza capo ne coda, canzoni indie da caption su Instagram e alquanto discutibili contaminazioni reggeaton senti l’astinenza di hip-hop, Clash di Ensi è la soluzione a tutto ciò. Il rapper torinese è indiscussamente una garanzia se si parla di rime e anche questa volta ha fatto centro con un album 100% rap. Aggiungeteci poi una seconda versione – Clash Again – arricchita da inediti tra cui Rapper Posse Track con Lazza, Danno, Jack The Smoker e Clementino e il gioco è fatto.
Il rap game nostrano ti sarà sempre grato, Enzino.
Lazza – Re Mida
Lazza ha conquistato un ruolo da protagonista in questo 2019 con il solo aiuto delle sue rime e del suo talento. La fame che ha dimostrato nel suo album d’esordio e in tutte le strofe che ha regalato ai colleghi dimostrano come la meritocrazia in Italia esista forse soltanto in un genere come il rap.
Re Mida – nella sua versione completa di inediti e pezzi al piano – è riuscito a riassumere tutte le qualità dell’artista milanese che raccoglie con consapevolezza e responsabilità il peso di un’eredità che gli ha visto precedere artisti giganti come i Club Dogo ed Emis Killa.
Machete – MM4
Dal momento dell’annuncio è balzato in cima alla lista degli album più attesi del 2019: avrà rispettato le aspettative dei fan? Ci sono stati feedback diversi al riguardo, positivi e non, fatto sta che Machete Mixtape 4 ci ha regalato diverse cose belle che vi abbiamo elencato qui.
Un disco fresco, in perfetta linea con le ultime tendenze, e con molti brani ricchi di barre andati in heavy rotation durante tutta l’estate: difficilmente poteva restate fuori da questa classifica di fine anno.
Marracash – Persona
L’album più atteso degli ultimi anni ha finalmente visto la luce e gli anni di attesa (ben quattro dall’ultima fatica solista, Status) sono stati indubbiamente ricompensati. Persona è probabilmente il miglior disco di rap italiano di questo 2019, un lavoro adulto diretto da un concept particolare ─ quello del corpo umano, legato al capolavoro cinematografico di Bergman ─ e amalgamato da collaborazioni più che mirate.
Marracash ha pubblicato un lavoro di indubbio livello che ci ha fatto emozionare e continuerà a farlo ancora a lungo: noi non possiamo che esserne entusiasti.
Massimo Pericolo – Scialla Semper (Emodrill Repack)
Massimo Pericolo è uno degli MVP indiscussi di questo 2019 e le motivazioni vanno ricercate esclusivamente nella sua musica: nella profondità delle rime di Sabbie D’oro, nella frustrazione per un Paese che non coltiva l’uguaglianza contenuta nella title track del suo primo album, Scialla Semper.
Il disco di Massimo Pericolo era un passo necessario per l’affermazione dello stesso artista che ha avuto modo di farsi conoscere in tutto lo stivale, per poi fare dei passi avanti importanti grazie a collaborazioni come quelle con Marra e Fibra. L’Emodrill Repack va a completare questo percorso inserendo anche la rivisitazione dei suoi brani più amati non contenuti nel disco.
Murubutu – Tenebra è la notte ed altri racconti di buio e crepuscoli
Il quinto disco ufficiale del professore di Reggio Emilia è stato probabilmente il più difficile della sua carriera. Non era facile bissare il successo dell’album precedente (L’uomo che viaggiava nel vento e altri racconti di brezze e correnti) ma possiamo dire dopo diversi mesi che il pubblico ha accolto questa pubblicazione quasi con lo stesso entusiasmo.
Ottimi numeri e tante date per Murubutu che continua a coltivare egregiamente un sottogenere sicuramente particolare ma pregno di fascino e spessore artistico.
Night Skinny – Mattoni
Mattoni di Night Skinny ha dato una svolta al concetto di producer album in Italia. Dalla originale idea della promo che ha presentato tutti gli artisti coinvolti, passando per la qualità e la viralità dei brani presenti, il producer molisano non ha soltanto confermato di essere un padrino del rap game italiano ma ha contribuito a rinnovarne l’immagine e gli stili.
Riuscire a dare un concept omogeneo ad un disco così ambizioso, mettere in equilibrio liriche ed attitudini degli artisti, riportare in auge l’utilizzo raffinato dei campioni: c’è questo e molto altro in Mattoni che oltre ad essere uno dei migliori producer album mai usciti in Italia si guadagna meritatamente il posto tra le uscite di questo ricco 2019.
Quentin40 – 40
Il rapper romano è arrivato finalmente alla prova del primo disco ufficiale con questo album, pubblicato a marzo per Sony. Un’uscita enigmatica per certi versi, accompagnata da una promozione poco sfarzosa e da una tracklist con il solo featuring di Fabri Fibra.
40 è un disco particolare, atipico nella forma metrica e musicale di alcune tracce, che non lascia però dubbi sul talento cristallino dell’artista, limpido come non mai in tracce come Inverno e Botti.
Vegas Jones – La Bella Musica
Se esistesse il premio di “disco più sottovalutato dell’anno”, probabilmente sarebbe Vegas Jones a vincerlo con questo album. Il rapper di Cinisello Balsamo ha infatti dato vita a quello che potremmo considerare il miglior disco della sua carriera, un lavoro fresco, maturo e al cento per cento rap.
Tuttavia, per la conformazione dell’industria e per i numerosi dischi rap usciti in Italia nel 2019, ci è parso sia stato messo un po’ in ombra, ma siamo certi che La Bella Musica è un LP che rimarrà nelle orecchie degli amanti di questo genere ancora per molto.
Oltre i dischi appena citati, abbiamo il dovere di menzionare altri dischi che hanno fortunatamente puntato sulle rime in questo 2019 del rap italiano:
- Gionni Gioelli – Pornostar
- Silla Dddictator & Weirdo – Metamorfosi
- DjFastCut – Dead Poets vol.2
- Vacca – Don Vacca Corleone
- Clementino – Tarantelle
- Nerone – Gemini
- Gianni Bismark – Re Senza Corona
- Geolier – Emanuele
E per voi, quali sono i migliori dischi rap pubblicati in Italia in questo 2019?
Lo staff di Rapologia
Grafica di Mr. Peppe Occhipinti.