Paskaman è deciso a rivendicare ciò che è suo di diritto
Nonostante la giovanissima età, Federico Pascarelli in arte Paskaman, è uno di quegli artisti che nel panorama italiano, pur non essendo riuscito a ritagliarsi un ruolo di prim’ordine nella scena, ha lasciato un segno importante nel proprio microcosmo musicale. Il suo stile ha sempre strizzato un occhio a suoni sperimentali e liriche complesse che potremmo persino accostare senza alcun timore a quelle della Slam Poetry. Il suo primo album ufficiale, “Camaleonte“, lo rispecchia quindi a pieno essendo un artista versatile, eclettico ed appunto camaleontico.
L’uscita del progetto è stata anticipata dal visual di “Tra Me e Me“, ultima traccia dell’album nonché una delle più introspettive. Dopo alcuni anni di assenza caratterizzati- da quanto si nota nel disco- da momenti di difficoltà e di debolezza, Paskaman si presenta così al grande pubblico, con un lavoro studiato nei minimi dettagli nel quale ha riversato dolore, frustrazioni e riflessioni nelle quali si discosta ampiamente dai temi triti e ritriti propri delle ultime tendenze.
Il disco si sviluppa attraverso 14 tracce complesse e ben architettate con dei tappeti sonori di primo livello costruiti da Andry The Hitmaker, Lazza, Zef e Polezsky, storico amico e produttore di Paska. Tra i featuring, tutti di ottima fattura, spiccano senza dubbio quelli di Vegas Jones e del francese Sek.
La nostra speranza è che questo progetto, vista la sua complessità, riceva le attenzioni che merita, non tanto dalla critica, quanto piuttosto dagli ascoltatori poiché lavori del genere fanno sempre bene a chi li riceve tanto quanto a chi li fa.