É in uscita in questi giorni il nuovo progetto di Michael Sorriso. Parole Sante Ep.
Tecnica, pochi fronzoli, critica e intimità mixati in un bel disco che ha dalla sua anche produzioni niente male.
Parole Sante di Michael Sorriso può soddisfare il vostro palato
A Michael Sorriso bastano poche barre per farci capire Parole Sante, ci sono infatti due colonne portanti in questo disco, una è rappresentata dall’ottima tecnica che il rapper torinese dimostra dalla prima all’ultima traccia riempiendo ogni pezzo di qualità metriche e di flow ottime, spogliando i pezzi al minimo tralasciando (spesso) i ritornelli e lavorando sulla delivery.
Dall’altro lato il racconto di Micheal Sorriso è sempre interessante sia nei momenti più analitici e critici sia nell’intimità del racconto personale.
Il punto più alto è probabilmente Paradosso, in cui l’artista prende in esame uno dei momenti più difficili che ha trascorso:
E’ un brano che racconta le esperienze dolorose che ho vissuto nella mia famiglia, dalla scomparsa di mio padre alla malattia di mia madre.
Il rapper si muove sulle ottime strumentali di Luka Beats, che lavorando sotto la supervisione di Frank Sativa, ha realizzato una serie di produzioni che, pur mantenendo un mood cupo, spaziano da un sound classic al rap moderno passando dai club, lungo la (breve) durata dell’EP si ha la sensazione che si alternino decadi differenti in termini di suono dando un risultato interessante.
Non manca una sorpresa, nell’ultimo pezzo Dura lex sed lex troviamo il super ospite Willie Peyote artista con cui Micheal Sorriso collabora sin dai temi di Algoritmo di cui è co-autore.
Parole Sante Ep esce con distribuzione ADA per ITALIA 90 un collettivo creato dallo stesso Michael Sorriso insieme a Woc che ha curato il graphic design del disco, ed è disponibile su tutte le piattaforme… e anche qui sotto