Format che ci offrono barre fatte bene e strumentali che fanno muovere il collo non possono che piacerci e, per questo motivo, apprezziamo che il format Kill The Beat di Paolito sia arrivato alla stagione numero 2.
Dopo averla lanciata portando al microfono il veterano Dafa dei Lyricalz, Litothekid ha continuato a portare rap di pregevole fattura ospitando nel suo Substrato Studio TITO SHERPA, Deal The BeatKrusher, Duke e, infine, Joelz, direttamente del roster Juicy Music per cui ha pubblicato non troppo tempo fa il banger All Blacks.
Ci siamo fatti raccontare qualcosina al riguardo dal fondatore dei Duplici.
Da Defa a Joelz: scopriamo la stagione 2 di Kill The Beat di Paolito
Ciao Paolito, come sta andando questa seconda stagione di Kill The Beat?
«Ciao ragazzi, direi che sta andando bene, numeri veri e crescita organica. Vedo sempre entusiasmo da parte degli addetti ai lavori e dal pubblico e il piacere di esserci e la voglia di spaccare da parte degli artisti coinvolti. Kill the Beat Season 2 dope lyricists for hire, make your city proud!»
Anche quest’anno ci stai presentando rapper giovani e meno giovani: chi è che ti sta sorprendendo di più in studio? E con quale criterio scegli chi con cui collaborare?
«Sicuramente sono rimasto sorpreso da Duke, che è in assoluto il più giovane artista che ha mai partecipato al format; in studio è arrivato super preparato e con le idee molto chiare su svuoti, struttura, ecc… Per queste prime due stagioni ho cercato di coinvolgere rapper della scena torinese che fossero attualmente produttivi e che avessero una propria attitudine nel fare il rap, alternando veterani e nuovi talenti del microfono, l’originalità resta la caratteristica per me più importante, poi naturalmente c’è il mio gusto personale».
L’ultimo episodio è stato con Joelz, finalmente tornato a rappare con più frequenza e anche qui ha spaccato. Come si sa, è fratello di Ensi e Raige, che di recente sono saliti con Rayden sul palco per l’ultimo live dei One Mic: ci sei andato? Che legame hai con questo storico trio della tua città?
«Si, Joelz era uno degli artisti che avrei già voluto coinvolgere nella prima stagione, quindi appena ho deciso di partire con la seconda season l’ho coinvolto subito. Sono rimasto molto colpito dal suo All Blacks EP e dalla sua esibizione al Juicy Party di Torino, dove ha tenuto il palco in modo magistrale. Purtroppo non sono riuscito ad essere al live dei One Mic, in quanto ero off per qualche giorno per dedicare del tempo alla mia famiglia. Con loro c’è sempre stato un rapporto di stima e rispetto, ci siamo conosciuti che eravamo poco più che bambini tra una jam e l’altra, sono partiti veramente dal basso e a colpi di rime hanno scolpito il loro nome nella storia, elevando la disciplina del rap. Fa piacere vederli celebrati dopo tanti anni in questo modo, anche io mi auguro un loro album reunion, se ne vedrebbero delle belle»
Passano gli anni e anche tu non molli un cazzo. È da apprezzare la dedizione di veterani della scena come te, ancor di più nell’anno in cui l’hip-hop compie la bellezza di 50 anni. Cosa devi a questa cultura?
«La cultura di cui parli ha influito in modo radicale sulla mia vita, dandomi un educazione e un punto di vista alternativo rispetto a quello della mia famiglia e di ragazzo della provincia italiana. Negli anni dell’adolescenza ha acceso in me una fortissima passione e curiosità, che mi ha portato nei migliori anni della mia vita a fare delle scelte apparentemente azzardate; scelte prese ascoltando il cuore, che in qualche modo mi hanno portato a vivere per un periodo della mia vita in Inghilterra, dove ho incontrato colei che oggi è mia moglie e la madre di mia figlia. Non le sarò mai grato abbastanza».
Bello sentirtelo dire. E ora, quali sono i prossimi progetti?
«Al momento sono concentrato sul chiudere al meglio questa Season 2, abbiamo fatto uscire i primi cinque episodi e siamo in pausa estiva fino a Settembre. Riprenderemo con il prossimo ospite, sempre torinese, sempre top lyricist, sempre beat killer, chiuderemo il format a fine Ottobre e sto lavorando per organizzare un evento finale che celebri questa seconda stagionea».
Ottimo, siamo curiosi di vedere come proseguirà!
«Ciao e grazie dello spazio, ci vediamo a Settembre per il sesto episodio di Kill the Beat!»