L’album della maturazione di Nitro esce oggi: “No Comment”
A distanza di due anni dal suo ultimo lavoro, Nitro torna a calcare la scena rap italiana con un album che non ha bisogno di commenti ma solo di essere ascoltato.
«E’ un disco più maturo di quelli precedenti, un passaggio, un cambiamento in me». Così esordisce Nitro alla presentazione di “NO COMMENT”, il suo ultimo album che esce oggi 12 gennaio 2018 pubblicato da Sony Music.
Il rapper vicentino, al secolo Nicola Albera, con il suo fare da artista soddisfatto, realizzato per il suo percorso e per l’uscita del suo nuovo progetto – con un pò di timore ma con la sicurezza che lo contraddistingue – risponde alle domande con naturalezza e disinvoltura. Sempre molto preciso e desideroso di dire la sua.
Il suo è stato un grande percorso, l’evoluzione di un ragazzo che cresce e diventa maturo:
«Sono uscito dal discorso dell’IO. Dal guardare fuori, di come va il mondo, è un discorso di una persona che sta diventando adulta e comincia a guardarsi attorno. È stato tutto naturale, non dobbiamo cercare il cambiamento perché noi stessi siamo in perenne cambiamento, ci evolviamo. Il cambiamento viene da sé»
È stato questo evolversi che gli ha permesso di assumersi le sue responsabilità, di diventare veramente grande e di comprendere ciò che gli altri si aspettano da lui. E chi meglio dei suoi fan, dei seguaci della sua musica, può pretendere e aspettarsi qualcosa da lui? È una cosa a cui tiene molto, vuole poter comunicare con loro, trasmettere dei messaggi importanti che possano essere presi d’esempio e che possano renderli fieri di lui e soddisfatti di questo suo viaggio.
Vorrebbe che i ragazzi d’oggi cercassero e pretendessero qualcosa in più dalla musica:«I giovani pretendono molto ma nelle cose sbagliate. Pretendono la tua attenzione, che rispondi ai loro commenti sui social, che ci fai la foto insieme ma non pretendono che dici qualcosa nei dischi, o che suoni senza usare il playback. Questo devono pretendere».
Nel pezzo “Chairraggione” featuring Salmo, cita le classiche 4 frasi che i fan dicono più spesso: “siamo il tuo stipendio, devi dare il buon esempio, sei peggiorato con il tempo, però la foto la pretendo”.
L’album è composto da 13 brani di cui 9 prodotti da LOW KID, sound engineer di Machete Empire Records. Ma non solo ad impreziosirlo troviamo quattro ospiti di prestigio nei featuring, come Salmo, Madman, Dani Faiv e Lazza.
Collaborazioni per lui molto importanti e preziose, con persone che definisce la sua famiglia, contento che sia rimasta una cosa per pochi intimi. Anche se alla domanda (con quale artista rap avrebbe avuto il piacere di collaborare), lui risponde subito citando Noyz Narcos, Gue Pequeno e, della scena nuova, Tedua.
«Il titolo NO COMMENT è solamente la copertina, la superficie del progetto, e io non ho nulla da dire, voglio scavare a fondo. La copertina è minimale, scarna, perché quello che importa è quello che c’è dentro. Senza titolo suonava male»
Ma in realtà di prese di posizione all’interno dell’album ce ne sono parecchie, emblematica la traccia che ha anticipato l’uscita dell’album “Infamity Show” prodotta da Salmo. Qui Nitro non le manda a dire, con il suo fare ironico e cinico come succede nei talk show americani, percepiamo una critica verso questa scena musicale, fondata sull’apparenza e non sulla sostanza. La sua rabbia repressa, l’odio e il suo lato un po’ cupo con cui l’avevamo lasciato in “Sucidol” vengono superate in questo album, e noi siamo contenti così.
In “Horror Vacui” una delle tracce che mi ha colpito maggiormente, dice: “Odio essere depresso anche se questo molto spesso, tira fuori solo il meglio di me”.
C’è forse una speranza in più. A mio parere la grande maturità che Nitro ha raggiunto è nel trasmettere in maniera sarcastica le stesse emozioni che ha sempre provato: “Dire cose brutte con il sorriso in faccia”, evidenziando la sua abilità nell’utilizzo di una dialettica e una dizione eccellenti e soprattutto comprensibili nonostante la velocità con cui usa le parole.
Un vero e proprio dono che possiamo dire sia un talento unico e inimitabile nel suo genere.
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L’album della maturazione di Nitro esce oggi: “No Comment”
A distanza di due anni dal suo ultimo lavoro, Nitro torna a calcare la scena rap italiana con un album che non ha bisogno di commenti ma solo di essere ascoltato.
«E’ un disco più maturo di quelli precedenti, un passaggio, un cambiamento in me». Così esordisce Nitro alla presentazione di “NO COMMENT”, il suo ultimo album che esce oggi 12 gennaio 2018 pubblicato da Sony Music.
Il rapper vicentino, al secolo Nicola Albera, con il suo fare da artista soddisfatto, realizzato per il suo percorso e per l’uscita del suo nuovo progetto – con un pò di timore ma con la sicurezza che lo contraddistingue – risponde alle domande con naturalezza e disinvoltura. Sempre molto preciso e desideroso di dire la sua.
Il suo è stato un grande percorso, l’evoluzione di un ragazzo che cresce e diventa maturo:
«Sono uscito dal discorso dell’IO. Dal guardare fuori, di come va il mondo, è un discorso di una persona che sta diventando adulta e comincia a guardarsi attorno. È stato tutto naturale, non dobbiamo cercare il cambiamento perché noi stessi siamo in perenne cambiamento, ci evolviamo. Il cambiamento viene da sé»
È stato questo evolversi che gli ha permesso di assumersi le sue responsabilità, di diventare veramente grande e di comprendere ciò che gli altri si aspettano da lui. E chi meglio dei suoi fan, dei seguaci della sua musica, può pretendere e aspettarsi qualcosa da lui? È una cosa a cui tiene molto, vuole poter comunicare con loro, trasmettere dei messaggi importanti che possano essere presi d’esempio e che possano renderli fieri di lui e soddisfatti di questo suo viaggio.
Vorrebbe che i ragazzi d’oggi cercassero e pretendessero qualcosa in più dalla musica:«I giovani pretendono molto ma nelle cose sbagliate. Pretendono la tua attenzione, che rispondi ai loro commenti sui social, che ci fai la foto insieme ma non pretendono che dici qualcosa nei dischi, o che suoni senza usare il playback. Questo devono pretendere».
Nel pezzo “Chairraggione” featuring Salmo, cita le classiche 4 frasi che i fan dicono più spesso: “siamo il tuo stipendio, devi dare il buon esempio, sei peggiorato con il tempo, però la foto la pretendo”.
L’album è composto da 13 brani di cui 9 prodotti da LOW KID, sound engineer di Machete Empire Records. Ma non solo ad impreziosirlo troviamo quattro ospiti di prestigio nei featuring, come Salmo, Madman, Dani Faiv e Lazza.
Collaborazioni per lui molto importanti e preziose, con persone che definisce la sua famiglia, contento che sia rimasta una cosa per pochi intimi. Anche se alla domanda (con quale artista rap avrebbe avuto il piacere di collaborare), lui risponde subito citando Noyz Narcos, Gue Pequeno e, della scena nuova, Tedua.
«Il titolo NO COMMENT è solamente la copertina, la superficie del progetto, e io non ho nulla da dire, voglio scavare a fondo. La copertina è minimale, scarna, perché quello che importa è quello che c’è dentro. Senza titolo suonava male»
Ma in realtà di prese di posizione all’interno dell’album ce ne sono parecchie, emblematica la traccia che ha anticipato l’uscita dell’album “Infamity Show” prodotta da Salmo. Qui Nitro non le manda a dire, con il suo fare ironico e cinico come succede nei talk show americani, percepiamo una critica verso questa scena musicale, fondata sull’apparenza e non sulla sostanza. La sua rabbia repressa, l’odio e il suo lato un po’ cupo con cui l’avevamo lasciato in “Sucidol” vengono superate in questo album, e noi siamo contenti così.
In “Horror Vacui” una delle tracce che mi ha colpito maggiormente, dice: “Odio essere depresso anche se questo molto spesso, tira fuori solo il meglio di me”.
C’è forse una speranza in più. A mio parere la grande maturità che Nitro ha raggiunto è nel trasmettere in maniera sarcastica le stesse emozioni che ha sempre provato: “Dire cose brutte con il sorriso in faccia”, evidenziando la sua abilità nell’utilizzo di una dialettica e una dizione eccellenti e soprattutto comprensibili nonostante la velocità con cui usa le parole.
Un vero e proprio dono che possiamo dire sia un talento unico e inimitabile nel suo genere.