Ecco la nostra recensione di Queen, ultimo sforzo discografico di Nicki Minaj.
L’ultimo album di Nicki Minaj era uscito dopo un periodo molto difficile per la rapper. The Pinkprint aveva di conseguenza mostrato il lato più vulnerabile di Onika anche se non erano mancati momenti epici: la collaborazione con Beyoncé ed Only con Drake e Weezy tra i tanti.
Lo scorso anno, Nicki ha ingaggiato una feroce faida con Remy Ma e, nel mentre, molte cose sono cambiate nel rap game: da ultimo l’esplosione di Cardi B sulla scena musicale. I media hanno iniziato ad additare la rapper di Bodak Yellow come la nuova leader del gioco, mettendo Onika in secondo piano.
Il nuovo disco di Nicki Minaj esce quindi in uno dei momenti peggiori della carriera dell’MC newyorkese in termini di esposizione mediatica. Sarà però riuscito a ricordare al pubblico chi è l’unica e vera queen of rap?
Non ci sono più dubbi: Nicki Minaj è la sovrana incontrastata del rap game.
Queen è un lavoro feroce, audace e variopinto. Nicki Minaj è infatti riuscita a creare un solido album rap che farà sicuramente parlare di sé. La regina del gioco si mostra in forma smagliante, sfoderando la propria tecnica inimitabile.
Il risultato finale è un progetto a prova di noia che concilia momenti di aggressività (LLC, Coco Chanel), ironia (Barbie Dreams) ed autoconsapevolezza (Ganja Burn, Hard White). La scrittura e la versatilità della rapper brillano e le permettono di reclamare il trono che le spetta di diritto.
L’eccessiva lunghezza costituisce una nota di demerito, ma filler (Run & Hide) ed intrusi (Come See About Me) sono messi in ombra dagli altri inediti.
Queen è una delle prove rap più interessanti dell’anno ed aggiunge alla carriera di Onika un tassello importante: il disco irrompe infatti nel rap game per ricordare a tutti noi chi comanda.
Cosa pensate della nostra recensione di Queen di Nicki Minaj? Siete d’accordo con noi? Fatecelo sapere nei commenti dopo aver recuperato l’album… buon ascolto!