Dopo il discreto riscontro dell’ultimo singolo, l’artista milanese è tornato con un nuovo brano, “Da Sempre”.
Quando abbiamo intervistato Mosè Cov ci è stata subito chiara e palpabile la sua determinazione e la sua passione. Può sembrare una cosa banale, ma non è infrequente notare rapper o trapper costruirsi personaggi apatici in tutto e per tutto, anche paradossalmente nei confronti della loro musica.
L’artista di origini eritree invece incarna quella che a Napoli definirebbero “cazzimma” ed è proprio per questo che – oltre alle sue capacità tecniche e liriche – ci sentiamo di “puntare” su di lui. Nel suo ultimo singolo – “L’ombra di Londra” – infatti, come nella maggior parte dei brani editi dal rapper, si respira quella sorta di determinazione data dalla voglia di rivalsa e anche in “Da sempre”, la nuovissima traccia che ha seguito la suddetta, vale lo stesso discorso.
Il discorso che sto facendo è facilmente comprensibile in tutto il pezzo ma specialmente in barre come queste:
“Ci riesco da sempre
a venirne fuori lo faccio da sempre
anche se non c’era niente
anche se non c’eri tu
ora che i bordi coincidono perfettamente
ora che sono quassù”
“scrivere ha aiutato dove Dio non può
alcuni se la cavano e campano
quando altri se la cantano
la giungla a Milano sta al quarto piano
di San Vittore
Aldo Mi scrive ‘mi trattan bene, ma siamo in nove'”
D’altronde, per quanto il rap possa andare o non andare di moda, resterà sempre uno degli strumenti più efficaci ed importanti per togliere le persone da quella che oltreoceano definirebbero struggle.
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- Leggi anche il testo di “Da Sempre” di Mosè Cov.