Havoc dei Mobb Deep sta portando in giro per l’Europa un tour intensissimo per celebrare il trentennale dello storico album The Infamous. Ad accompagnarlo sul palco Big Noyd e DJ L.E.S. Siamo stati a una delle due date bolognesi del live. Vi raccontiamo com’è andata
Havoc, Big Noyd e DJ L.E.S. ci ricordano per quale motivo ci piace l’hip-hop. Energia, immense doti tecniche e professionalità per ricordare The Infamous a 30 anni dalla pubblicazione
Abituati ai meccanismi moderni della musica usa e getta, ci fa immenso piacere vedere che qualche prodotto riesce a resistere al passare degli anni. Anzi, paradossalmente invecchiare bene, come il vino.
Stiamo parlando di The Infamous, il secondo album dei Mobb Deep, ovvero quello che gli ha dato la popolarità mondiale, trainato da due singoli di livello assoluto quali Shook Ones, Pt. II e Survival Of The Fittest. Questo album si appresta ora al trentesimo anniversario dalla release e per l’occasione è stato organizzato un tour europeo colossale di oltre 50 date intitolato appunto The Infinite Tour.
Non è per nulla scontato che un disco di 30 anni di età riesca a riscuotere successo nel pubblico. Eppure, paradossalmente, vista l’affluenza massiccia del pubblico, sembra quasi che The Infamous sia più popolare oggi rispetto a quando è uscito. Un pubblico estremamente eterogeneo, di ogni età (anche ben più giovane del disco stesso!) mandando sold-out quasi tutte le date della tournée. La prima tappa italiana dei Mobb Deep si è svolta a Bologna che ha risposto “presente” in maniera massiccia. La data è andata sold-out poco dopo l’annuncio, così da indirizzare gli organizzatori a mettere in piedi un secondo spettacolo “pomeridiano”. Nella data di ieri infatti i Mobb Deep si sono esibiti ben 2 volte al Locomotiv di Bologna a poche ore di distanza, registrando il pienone in entrambi gli show.
Noi abbiamo assistito al secondo evento e possiamo assicurare che Havoc, Big Noyd e DJ L.E.S. non avevano assolutamente perso l’energia.
Hanno tenuto il palco per oltre un’ora in maniera egregia, rappando come macchine dall’inizio alla fine, quasi senza interruzione tra un brano e l’altro. Si tratta di rapper vecchia scuola, sul palco non perdono tempo a fare discorsi, ma lasciano che sia la musica a parlare per loro. Non è neanche necessario “caricare” il pubblico, perché bastano le prime note di alcuni dei loro classici, per mandare la folla in delirio. Dietro questo aspetto quasi rude, che sembra dimostrare poca empatia, in realtà si nascondono artisti super disponibili. Ne abbiamo avuto la prova quando durante un inconveniente tecnico (un black-out di qualche minuto) si sono messi a disposizione per firmare autografi e stringere la mano ai ragazzi delle prime file.
Ma anche due anni fa nel corso della nostra intervista.
Il concerto ha toccato tutti i classici dei Mobb Deep, ovviamente privilegiando i successi dell’album The Infamous, sempre nella memoria di Prodigy. In suo onore è anche stata suonata Keep It Thoro, ovvero la sua maggiore hit solista.
Applausi anche per Junk e Kriisie, due artisti che anno aperto il main event in maniera super, riuscendo a scaldare la serata già dalle prime battute.
Insomma, sembra che questi 30 anni non siano passati. Havoc e Noyd sono ancora in forma splendida e non vediamo l’ora di poter gustare nuova musica da parte loro. Alchemist infatti ha confermato che a breva arriverà un nuovo album prodotto da lui con all’interno anche strofe inedite di Prodigy.
Se siete amanti dell’hip-hop non serve neanche che ve lo diciamo: una data del tour dei Mobb Deep nella vita è obbligatorio e domani sono a Milano!