Migos, dopo nemmeno un anno dall’uscita del progetto multi platino “Culture”, oggi è uscito il seguito “Culture 2”.
Formazione che vince, non si cambia. I Migos sono i top player della trap americana e “Culture” è diventato un progetto must di questo genere. Le produzioni di “Culture 2” sono affidati ai top player dei produttori mondiali, tra cui Pharrell Williams, Murda Beatz, CuBeatz, Da Honorable C.N.O.T.E., Buddah Bless e Kanye West.
In un periodo musicale che si potrebbe definire come “fast music”, in cui una canzone ha vita di qualche settimana, i Migos fanno le cose in grande e pubblicano un album con ben 24 tracce, una scelta molto distante dalle scelte fatte in generale da altri loro colleghi. In queste 24 tracce si trovano feat con i più forti e i più seguiti d’America in questo momento: Drake, Big Sean, Travis Scott, Post Malone, 2 Chainz, 21 Savage, Gucci Mane, Cardi B, Ty Dolla $ign, e Nicki Minaj.
In una recente intervista dissero che questo album suonasse esattamente come pensi debba suonare se pensi a loro. Hanno definito questa cosa come il “Migos Mood” e suona molto “Club Rocking“. Quel genere di suono che se entri nel club ti gasa per la forza e potenza dei bassi e degli 808 utilizzati nella produzione.
Ultima, ma non per ordine di importanza, è la copertina. Anche per questo progetto, i Migos hanno scelto l’italiano MOAB, che aveva già collaborato nella direzione artistica del loro album “Culture”. In quell’occasione, la cover aveva dei riferimenti grafici che riportavano al gruppo (come ha fatto Ghali per “Album“). Per “Culture 2” i tre rapper hanno deciso di comparire in copertina, con uno sfondo rosso fuoco e il “II” formato da tantissimi fiori circondati da due colombe.
La cosa certa dei Migos è che in questi ultimi due anni, sono riusciti a creare un “Migos trend”: hanno un loro mood, un loro flow, una loro melodia, che li ha portati al centro della scena musicale mondiale.