I migliori dischi rap pubblicati in Italia nel 2018 e che lo staff di Rapologia ha voluto premiare.
Mancano ormai poche ore alla fine del 2018 e, dopo QVC8 di Gemitaiz, salvo sorprese abbiamo finalmente a disposizione tutti i dischi che questo incredibile anno ci ha offerto in dono. Così come abbiamo fatto per l’America, il nostro Staff si è dunque riunito per proclamare quelli che secondo noi sono stati i migliori dischi rap pubblicati in Italia nel 2018.
Visto il numero elevato di progetti usciti, avremmo dovuto fare una classifica pressoché infinita, perciò ci siamo limitati come consuetudine a racchiudere qui i primi dieci – messi in semplice ordine alfabetico – arricchiti al termine dell’articolo con un elenco di dischi che vi consigliamo caldamente di non farvi sfuggire.
Bando alle ciance, ecco di seguito i migliori dischi rap pubblicati in Italia nel 2018 secondo noi di Rapologia. Fateci sapere nei commenti anche la vostra di classifica, ci fa sempre piacere conoscere i gusti dei nostri lettori.
Colle Der Fomento – Adversus
Non erano in pochi a credere che il nuovo disco dei Colle Der Fomento non sarebbe mai uscito, ma proprio in uno degli anni con più uscite discografiche di sempre, quest’ultimo ha visto la luce. Adversus, il nuovo lavoro del gruppo romano, è andato a soddisfare la voglia di rap nudo e crudo soprattutto degli ascoltatori un po’ più vecchi, ma è andato anche a ricordare ai più giovani che un nome come quello dei Colle non avrà mai bisogno di presentazioni, né tantomeno di promo e comunicati stampa particolarmente curati.
Adversus è uscito quasi dal nulla ma si è andato ad inserire di diritto nel libro di storia del rap italiano, ricordando a tutti che il rap fatto in un certo modo non passerà mai di moda.
Cor Veleno – Lo Spirito Che Suona
Non è semplice commentare Lo Spirito Che Suona dei Cor Veleno. Diversi sono i motivi, ma quello principale è uno: non è un album come gli altri. Produrre un disco dei Corve dopo quel maledetto ultimo dell’anno del 2015 non è più lo stesso, anzi sembrava irrealizzabile, invece la tenacia, l’esperienza e la forza di un produttore come Squarta ha fatto sì che tutti noi potessimo sentire nuovamente la voce di Primo Brown sopra quella musica che ha sempre valorizzato.
Sentirgli dire, poi, come prima cosa “stronzo tu sei morto io no” ha scaturito in tutti noi emozioni indescrivibili, amplificate infine dall’ottimo lavoro di Squarta, Grandi Numeri e di tutti gli ospiti chiamati a collaborare. Un disco ricco di emozioni che ci lascia in eredità un mix ben riuscito di vecchie e nuove generazioni del rap italiano (e non solo).
Don Diegoh & Macro Marco – Disordinata Armonia
Se, come potrebbe suggerirci la logica, da artisti adulti dobbiamo aspettarci musica adulta, il disco di Don Diegoh e Macro Marco è la perfetta concretizzazione di ciò. I due musicisti calabresi nel corso degli anni hanno dato vita a diversi brani e dischi, ma pur conoscendosi non avevano mai realizzato un album assieme, il quale è arrivato sul finire del 2018.
Disordinata Armonia è la conferma che si possono mettere emozioni in musica senza paura, restituendole al pubblico sottoforma di ottimo rap.
Ernia – 68
Se il 2017 è stato l’anno di 67, il 2018 non poteva che essere l’anno di 68. E così è stato. Come ci ha detto Ernia stesso, il 68 è l’unico bus che passa attraverso il QT8, suo quartiere di origine, e sempre dalle parole di Ernia stesso riusciamo ad avere un’importante chiave di lettura per l’album: la tracklist suggerisce un percorso inverso che va dall’ultima traccia, La Paura, alla prima, King QT, obiettivo di status che l’artista si è prefissato.
Un lavoro sicuramente interessante, per noi un ottimo esempio di come il rap stia allargando i suoi orizzonti al di là della storica siepe di melodie e schemi metrici che tanto lo ha contraddistinto.
Johnny Marsiglia & Big Joe – Memory
Da molti giudicato il disco dell’anno, Memory di Johnny Marsiglia e Big Joe è sicuramente un disco di altissimo livello. È stato un lavoro apprezzato da praticamente chiunque, ma purtroppo questo non ha significato un pari successo a livello di numeri.
Le motivazioni sono diverse e forse nemmeno del tutto chiare, ma quello che deve renderci felici è che il duo siciliano ha dato vita ad un disco davvero maturo che rimarrà nella storia di questo genere in Italia.
Luchè – Potere
Replicare il successo di Malammore sembrava un’impresa quasi impossibile per Luchè, che si è trovato a dover testimoniare il suo status di artista unico in questo 2018. Potere portava quindi sulle spalle un fardello importante, che con tutta probabilità avrebbe segnato l’immediato futuro dell’artista napoletano.
Il risultato? Assolutamente positivo, aldilà di ogni rosea previsione. Potere è un disco maturo, pieno di emozioni forti, che descrive la persona di Luca Imprudente in tutte le sue sfumature senza il timore di essere giudicato o incompreso. Adesso Luchè sembra avere tutto ciò che vuole, i soldi e il potere, e non sembra volersi fermare qui.
Nitro – No Comment
Il 2018 è stato un anno di fuoco per Machete Empire, che è iniziato a gennaio proprio con No Comment, il terzo album di Nitro. All’interno troviamo collaborazioni di spessore come quelle di Salmo, MadMan, Gemitaiz e Dani Faiv. Le produzioni invece sono dei soliti Low Kidd e DJ Slait, oltre che di Salmo stesso, Zef e Denny The Cool.
Come sempre, il disco è pieno di riferimenti personali e in particolare segnaliamo Ho Fatto Bene e Horror Vacui, tracce in cui l’artista di è completamente messo a nudo nel raccontare se stesso e la sua vita.
Noyz Narcos – Enemy
La lunga attesa per l’uscita di Enemy, l’ultima fatica di Noyz Narcos, è stata abbondantemente ripagata. Enemy è un lavoro complesso, massiccio, all’interno del quale l’artista tira le somme di un percorso musicale durato quindici anni, e che sembra avviarsi verso una conclusione perché la realtà che lo circonda non lo rappresenta. Durante l’ascolto vengono esplorati il presente ma soprattutto il passato del rapper, che attraverso questa percorso cerca di proiettarsi verso il futuro.
Nella speranza che non sia davvero il suo ultimo lavoro, non resta che godersi il testamento di una leggenda del rap italiano.
Rancore – Musica Per Bambini
Senza troppo preavviso, all’inizio dell’estate del 2018 Rancore ha pubblicato Musica Per Bambini, il suo nuovo album. Per questo disco l’artista romano ha deciso di non esser accompagnato dal fedelissimo Dj Myke né tantomeno da altri artisti e qualche mese dopo possiamo dire che tale scelta è stata ampiamente ripagata, soprattutto considerando che siamo di fronte ad un disco di non facile ascolto (lui stesso definisce la sua musica “ermetica”).
Musica Per Bambini è stato senza dubbio uno dei migliori prodotti di quest’anno e i numeri su Spotify e i sold out ai live parlano per l’artista, il quale può ormai contare su una solidissima e nutrita fan base.
Salmo – Playlist
Replicare l’attenzione che Hellvisback ha attirato sull’opinione pubblica non era un’impresa affatto facile per Salmo, che da quel momento in poi ha segnato un punto di non ritorno per la sua identità artistica. Grazie a Playlist però, Salmo è riuscito a rimanere coerente con le sue molteplici sfaccettature, offrendo un prodotto dalla sicura qualità, che rispecchia in qualche modo le tendenze del rap italiano di oggi e dei suoi ascoltatori.
In molti non hanno accolto positivamente il nuovo disco, perché colpevole di essere troppe cose in una. Ma forse è stato proprio questo il suo punto di forza, rinnovarsi senza snaturarsi, ponendo ulteriori basi per un futuro in cui il nome di Salmo starà ancora in vetta.
Come anticipato, ora un elenco di dischi non inclusi nella classifica – ricordiamo, centrata sui migliori dischi rap pubblicati in Italia nel 2018 secondo il parere del nostro staff – ma che consigliamo a tutti quanti di ascoltare almeno una volta, per capire bene che il rap in Italia non è una musica a senso unico:
- Antigravity di Drimer & Ares – Ascoltalo qui;
- Corpus: L’Amore Sopra di Axos – Ascoltalo qui;
- Eldorado di Jangy Leeon & Weirdo – Ascoltalo qui;
- Goodmorning Worldwide degli Alien Army – Ascoltalo qui;
- Medusa di Lanz Khan & Mr Phil – Ascoltalo qui;
- MoMa di Blo/B & Gionni Gioielli – Ascoltalo qui;
- SoundClown di Santiegaz e Calice – Ascoltalo qui;
- The Leftovers di Ape – Ascoltalo qui;
- Young Bettino Story di Gionni Gioielli – Ascoltalo qui.
Lo staff di Rapologia.
Grafica di Lorenzo Alaia e Ciro Maria Molaro.