Nel nuovo processo di luglio, Meek Mill ha chiuso il caso patteggiando.
Dodici lunghi anni per uno dei casi giudiziari – con un rapper coinvolto – più controversi negli Stati Uniti, che si è concluso il 27 agosto. Il rapper di Philadelphia, Meek Mill, ha patteggiato dichiarandosi colpevole di possesso d’arma da fuoco e il giudice ha ritenuto che i due anni già trascorsi in carcere fossero sufficienti. Il processo è stato ripetuto questo luglio, dopo che quello del 2008 era stato dichiarato poco credibile. Appena uscito dal tribunale ha dichiarato verso una folla che lo attendeva fuori: “I will continue to do what I do with the reform movement and help the people that helped me.”
Meek era stato imprigionato nel 2009 per possesso di arma da fuoco e droga. Dopo cinque mesi era stato rilasciato in libertà vigilata (della durata di dieci anni). Nel 2014 era stato nuovamente arrestato con l’accusa di aver fatto uso di cannabis e ha dovuto trascorrere ulteriori cinque mesi di carcere. Nel 2017 è stato imprigionato nuovamente con l’accusa di guida spericolata – guidava una moto da cross per le riprese di un videoclip – e seppur le accuse fossero state ritirate, fu condannato a quattro anni di carcere per violazione della libertà vigilata. Dopo altri cinque mesi di prigione è stato rilasciato ad aprile 2018.
Il rapper in seguito al suo rilascio si è dedicato attivamente alla proposta di una riforma penale insieme a Jay-Z. Pur non essendo ancora giunti ad alcun risultato concreto, l’iniziativa di due artisti della loro portata ha creato interesse e dibattito intorno al tema. Per chi volesse approfondire la vicenda di Meek, da inizio agosto Amazon ha iniziato a trasmettere le puntate della docu-serie Free Meek.
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