Il rapper di Cleveland torna a rappare e lanciare frecciatine a Eminem in Bullets With Names.
Machine Gun Kelly torna a rappare con il nuovo singolo Bullets With Names insieme a Young Thug, RJMrLA e Lil Duke. La traccia, prodotta da Ronnie J e Zonda, è uno statement in cui i quattro rapper vogliono mostrare quanto prendano sul serio il rap game e la competizione.
Il titolo: le pallottole con i nomi scritti sopra, richiamano metaforicamente il fatto di non fare sconti a nessuno e il ricordare i torti subiti. A questo proposito è difficile non pensare che il rapper di Cleveland si rivolga ad Eminem e al loro beef del 2018.
“Look, I got a bullet with somebody’s name on it
I get up on ‘em, I don’t need no aim on it
Killed me a goat so my jacket got stains on it”
Se vi siete persi le puntate precedenti (molto male, ndr), ma potete recuperare con i nostri articoli sulla diss track di MGK Rap Devil e sulla risposta di Slim Shady Killshot.
Dopo il proiettile di Em, Colson non aveva risposto, se non facendo un riferimento velato in Floor 13 (traccia del suo album Hotel Diablo) dicendo “ho passato l’inverno vivendo dopo che qualcuno aveva cercato di spararmi un colpo mortale e mi ha mancato”.
A riaprire le schermaglie è stato il rapper di Detroit che in Yah Yah (tratta da Music To Be Murdered By) rappa:
“Me and this game, we got married already
Had the prenup ready, fucked on her, should’ve seen her belly
She barely was three months pregnant
Bitch had it, gave me a baby, we named it Machine Gun Kelly”
Non è sicuro che la traccia di MGK sia una risposta alle barre di Eminem, uscita lo scorso 17 gennaio, perché la collaborazione stretta con Young Thug sembra suggerire possa essere nata durante il loro tour insieme lo scorso autunno.
Probabilmente sarà l’artista di Cleveland a fornire spiegazioni in futuro.
“Solo perché faccio un album pop punk, non significa che ho smesso di rappare”. Con queste parole Colson su Twitter preannunciava l’uscita del singolo, aggiungendo anche: “solo perché avete paura di qualcosa di nuovo, non significa che non andrò in quella direzione; un lavoro creativo comporta la rottura dei confini, non di rispettarli: sono annoiato dalla normalità”.
Tickets To Downfall, l’annunciato album di Machine Gun Kelly, sarà infatti un album pop-punk, sulla scia del precedente singolo di lancio why are you here. Il progetto sembra finito, ma è atteso per l’estate. Voi cosa ne pensate? Preferite MGK che fa rap o le sue canzoni rock?