Lupe Fiasco pubblica il suo nuovo album Samurai

Lupe Fiasco

Oggi Lupe Fiasco, ormai veterano del genere rap d’oltreoceano, ha rilasciato il suo nuovo album, il nono in studio, Samurai, interamente prodotto da Soundtrakk.

Samurai è uno dei dischi più personali di Lupe Fiasco

Lupe Fiasco ha pubblicato un nuovo album, Samurai, un progetto di sole otto tracce, estremamente ricco di idee e costruito in modo fluido. È il nono album in studio dell’MC di Chicago, ed è prodotto nella sua interezza da Soundtrakk, il che lo rende il loro secondo lavoro collaborativo dopo Drill Music In Zion del 2022. Viceversa, è il primo album su cui Lupe e Soundrakk hanno lavorato con il loro manager di lunga data Charles ‘Chill’ Patton, che è stato incarcerato per quasi 20 anni, prima del rilascio nel 2023, e che è anche produttore esecutivo dell’album. Anche il figlio di Patton, Dakari, è stato coinvolto nel lavoro disegnando l’artwork, che vede Lupe nell’abito e nella posa del samurai.

La title track, con sonorità cariche di jazz che ricordano la produzione di Dilla, è il singolo principale dell’album, in cui compare una dedica speciale ad un’icona dell’RnB come Amy Winehouse. Il singolo infatti riprende una scena del suo documentario postumo del 2015 Amy, nel segmento che vede la Winehouse lasciare un messaggio vocale al suo produttore Saalam Remi, e in cui paragonava il suo materiale, appena scritto, alle composizioni della crew hip-hop più famosa di Staten Island, il Wu-Tang Clan.

L’album traccia ovvi paragoni tra il guerriero giapponese che dà nome al titolo e l’abilità di Lupe come rapper. Ma l’ovvietà di questo album si ferma qui, perché per trenta minuti l’MC snocciola rime dense, intricate, e allo stesso tempo cool, su produzioni prevalentemente jazz.

Si passa da No.1 Headbond, che testimonia le skills del rapper con i giochi di parole, a Palaces, più malinconico, e in cui Lupe evoca la sua mortalità e l’eredità. Questo tono riflessivo prosegue in Bigfoot, che mostra le insicurezze dell’artista.

These are the times that I wish I had a mask like I’m Daft

Samurai, probabilmente, è uno degli album personali di Lupe Fiasco, ma l’ha confermato lui stesso nel comunicato stampa.

Questo album è uno dei miei dischi più personali fino ad oggi. Non è una biografia completa, ma le mie esperienze personali sono legate a tutta la mia musica. L’album intreccia elementi della mia vita di artista, toccando cose che altri artisti attraversano.

Lupe ricorda la figura di Yasuke, l’unico samurai africano, che secondo la leggenda arrivò per la prima volta in Giappone per servire il sacerdote Alessandro Valignano, ma la notizia delle sue gesta giunse al daimyō giapponese Oda Nobunaga, che lo assunse come samurai e gli diede il nome di Yasuke.

E come Yasuke, dopo la morte del suo signore, la via di Lupe Fiasco è quella di un samurai solitario, che percorre la sua strada alla ricerca e al superamento del suo essere. Il peso del samurai si percepisce in ogni traccia, come nel brano di chiusura Til Eternity, in cui dice che non si può avere il raccolto prima delle difficoltà.

Coloro che cercano successi radiofonici come Kick, Push o Superstar sicuramente rimarranno delusi, ma Lupe è a un punto della sua carriera in cui si sta concentrando su lavori che abbiano un taglio profondo, sociale, di responsabilità.

Samurai lo potete ascoltare dal link sotto.