Tre mesi dopo la sua pubblicazione, Killer Mike decide di impreziosire il suo Michael mettendo a catalogo quattro nuovi brani e quattro nuovi ospiti nella deluxe.
Quattro nuovi brani per la deluxe di Michael di Killer Mike
Le quattordici canzoni di Michael, album solista di Killer Mike dopo un decennio di fioretto con l’amico El-P, già sembravano di più del loro numero: certo la qualità, ma soprattutto era l’opulenza, la cascata di cori gospel che sgorgava già dall’intro Down by Law (che potrebbe giocarsi miglior apertura dell’anno con Hyaena) e traboccava nelle successive tracce.
Eppure Mike decide di rimpinzare il pacchetto con quattro aggiunte, probabilmente extra del lungo processo di lavorazione del disco; così troviamo Yes!, Maynard Vignette, Get Some Money e Act up.
Partendo dal meglio, la corale Yes! (che voglio immaginare in uno scontro al sangue con No!No!No! di Jpegmafia e Danny Brown) riassume i pregi delle varie Down by Law, Shed Tears, Nrich e High & Holy, quest’ultima tra l’altro darà il nome al tour nordamericano di Mike, riportando al centro il gospel e la struggle.
Maynard Vignette invece sceglie la strada ospiti illustri, scegliendo Jacquees, ma soprattutto T.I. e JID, sottovalutando però il beat; il contrario accade all’ottima produzione di Act up, accompagnata da Young Nudy, che in fondo fa il suo continuando a ricevere cosign importanti, ma abbassa di qualche tacca l’energia della canzone. Rimane fuori Get Some Money, che in effetti risulta la più superflua delle quattro novità.
La domanda ora è, a prescindere dalla deluxe, è Michael ancora nella vostra rotazione? Rimane tra i migliori progetti hip hop dell’anno anche il giorno dell’uscita di Nas?