Kanye West è tornato a far parlare di sè nelle ultime ore dopo la corposa intervista rilasciata a N.O.R.E. e Dj EFN nel format Drink Champs, riservato ai veterani del rap game USA.
E’ la prima intervista ufficiale che rilascia ai media post Donda e come prevedibile non sono mancati i colpi di scena. Scopriamo insieme i momenti più interessanti.
Kanye West a ruota libera su tutto a Drink Champs. E Donda non è ancora finito…
La notizia che ha sicuramente fatto più scalpore è la disponibilità data da Kanye nel partecipare ad un eventuale Verzuz contro Drake, aggiungendo che per batterlo non servirebbero neanche quattro artisti contemporaneamente – siano essi rapper o producer – e che nel caso bisognerebbe fare una selezione di sfidanti nati sotto il segno di gemelli, proprio come lui. L’unico che non vorrebbe mai affrontare sarebbe Jay-Z (“That’s My Boss”).
Kanye è anche tornato sull’episodio del leak di Ovo Radio del pezzo “Life of the Party (“He played one of my leaked songs and it was better than every other song this year”) affermando che la faida sia stata portata avanti in modo subdolo da Drake, “colpevole” di aver scritto in DM ad ogni singola donna della famiglia West. Sicuramente un metodo poco ortodosso, ma molto affine al concetto di Certified Lover Boy proposta dall’artista canadese nel suo ultimo disco.
Drake però non è stato l’unico bersaglio di Kanye nel corso dell’intervista, che ha risposto così quando gli viene chiesta la cosa peggiore che abbia mai fatto: “When I die, on my tombstone it’s gonna say ‘I deserve to be here because I signed Big Sean“. Un commento che non poteva che far rumore dato che Big Sean era uno dei suoi pupilli. Almeno sino a questa dichiarazione.. L’artista di Detroit sembra infatti non averla presa bene ed ha postato su twitter una foto che li ritrae assieme in occasione del Sunday Service organizzato da Ye qualche giorno fa, reclamando il diritto di essere ospitato in Drink Champs per dire la sua sulla questione.
Le frecciatine però non sono finite qui, dato che nel corso della conversazione Kanye ha detto la sua su diverse figure di rilievo della black music, affermando che Common è un artista superiore a Talib Kweli, John Legend un sopravvalutato ed il producer Just Blaze soltanto un “copycat“.
Parole al miele non sono mancate invece per Lil Baby (“He’s my favorite rapper right now”), per Future (“He’s the most influential artist in the last 10 years”) e per Travis Scott ( “Travis is a mix of me, Cudi and Asap Rocky“). Fuori dal contesto strettamente artistico ha invece lodato le doti imprenditoriali di Damon Dash, CEO della Roc-A-Fella nonchè label affiliata alla Def Jam da cui Ye è uscito dopo la pubblicazione di Donda.
Non poteva mancare poi una riflessione più profonda sul contesto sociale in cui l’artista si sente in dovere di appoggiare pubblicamente artisti condannati dalla censura come Marylin Manson e DaBaby e che lo porta a tagli di capelli inusuali per esprimere un disagio, paragonando il suo impatto sull’argomento a quello che ebbe Britney Spears diversi anni fa.
Le sue dichiarazioni hanno poi virato su temi caldi per la comunità afroamericana, che secondo West spesso si ostacola da sola rallentando il processo di ricambio dei suoi leader. E’ il caso della moglie di Kobe Bryant, che ha rifiutato di far apparire il marito e la figlia defunta nel video ufficiale di 24 (“She didn’t cleared it”). L’artista ha poi suggerito di trasformare il Black Month History nel Black Future History, per far sì che la popolazione nera mantenga sempre una prospettiva futura e che si renda consapevole della sua posizione (“Is our own record labels, Nba and Hollywood. They are scared of us”).
Altre curiosità rivelate riguardano invece la sua sfera privata, come quella sul concetto di “casa” (“My home is just when my daughter FaceTimes me”) o come la questione Kim Kardashian (“I ain’t never even seen the divorce papers”). Sicuramente più interessante è invece la notizia che Donda avrà presto una deluxe edition; If I Let Go è uno dei brani che sarà presenti al suo interno e Kanye ha rivelato di averla scritta proprio durante i suoi soggiorni all’estero lontani da casa.
Lapidaria infine la riflessione legata alla categorie in cui è stato inserito nelle varie cerimonie di premiazione nel corso degli anni, ricordando come la sua carriera, la sua istruzione e – più in generale – il suo background meriti molto di più rispetto ad una semplice “Rap Categories” che forse non inquadra bene l’essere artista a trecentosessantagradi.
Insomma, come sempre Kanye si è dimostrato esser privo di qualsiasi freno inibitore nei confronti di qualsiasi argomento o persona. Quando si espone pubblicamente è sempre per far rumore, non è mai banale e non può lasciare indifferenti. Per alcuni è un genio visionario mentre per altri è un megalomane sregolato ma forse Kanye è solo totalmente diverso da tutto il resto, nel bene e nel male.
Puoi guardare l’intervista integrale di Kanye West per Drink Champs qui, dove l’artista ha parlato di tantissimi altri argomenti: