Diddy è di nuovo al centro di uno scandalo ma questa volta insieme a Jay-Z.
Una donna all’epoca tredicenne li ha recentemente accusati di averla drogata e violentata nel 2000. Il giudice Analisa Torres ha autorizzato la querelante a mantenere l’anonimato, almeno per ora, per tutelare la sua privacy nelle prime fasi del processo.
Diddy e Jay-Z: cosa è successo dopo gli MTV Music Awards del 2000?
Secondo la denuncia la ragazza è stata invitata a una festa organizzata da Diddy dopo gli MTV Awards del 2000. Qui le sarebbe stata offerta una bevanda che l’avrebbe stordita prima di subire l’aggressione da parte dei due rapper.
La giovane sarebbe poi riuscita a scappare colpendo Diddy al collo e trovando rifugio in una stazione di servizio, dove il padre è andato a prenderla. Gli avvocati di Jay-Z e Diddy hanno respinto le accuse focalizzandosi sul fatto che non ci fossero maxischermi per seguire gli MTV Awards come invece aveva dichiarato la donna nella denuncia.
Le reazioni di Jay-Z e Diddy
Jay-Z ha smentito ogni accusa e ha denunciato l’avvocato della querelante, Tony Buzbee, per un presunto tentativo di minaccia ed estorsione. Su Instagram il rapper si è mostrato sconvolto all’idea di dover spiegare questa situazione ai suoi figli, soprattutto alla primogenita Blue Ivy. Ha scritto che un crimine del genere dovrebbe essere trattato penalmente:
Queste accuse sono così gravi che dovreste presentare una denuncia penale invece di una civile! Chiunque abbia commesso un crimine così orribile contro un minore dovrebbe finire in carcere, non credete? Le presunte vittime meritano una vera giustizia
Diddy, già in carcere per le accuse di traffico sessuale di cui vi abbiamo parlato qui, ha come sempre respinto tutte le accuse. Si trova ancora dietro le sbarre dopo che il giudice gli ha negato per la terza volta la libertà su cauzione in quanto “grave rischio” per l’integrità dei testimoni.
Chi è Tony Buzbee, l’avvocato dell’accusa?
L’avvocato della vittima, Tony Buzbee, rappresenta più di 150 vittime di Diddy e ha utilizzato Instagram, hotline e conferenze stampa per raccogliere clienti e prove.
Gli avvocati dei due rapper lo accusano però di aver orchestrato una campagna diffamatoria e lo hanno definito un “avvoltoio legale in abiti scadenti.” Buzbee ha risposto dichiarando che la sua cliente non cerca denaro ma giustizia:
Non è una questione di soldi ma di responsabilità.
Il giudice Torres ha chiesto rispetto a entrambe le parti coinvolte ma la situzione è molto tesa. Il caso è già un terremoto mediatico che rischia di lasciare il segno non solo sulla carriera di Jay-Z e Diddy ma su tutta l’industria musicale.
Rimarremo aggiornati per raccontarvi gli sviluppi.