Jake La Furia, Bresh – Generazioni (testo)

Jake La Furia
Foto di Asia Michelazzo

Testo di Generazioni di Jake La Furia e Bresh estratto dall’album Fame.

Leggi il testo di Generazioni di Jake La Furia e Bresh

Ho la testa di mio padre, gli occhi di mio figlio
Venuti dalle case, andando verso il million
Cresciuti con la forza, di corsa
Tutti contro tutti con quella fame, nelle ossa, fame per la riscossa

Siamo stelle con la pelle e siamo fatti di inquietudine e di particelle
Siamo gli errori di famiglia, siamo le sberle
Ma è lo sporco della conchiglia che fa le perle
Siamo uguali allo specchio come gocce d’acqua salata

Che quando si agita poi riempie casa e si allaga
Ti guardo e vedo un piccolo re che gira a petto gonfiato
Spero non sia come me perché io mi sono odiato davvero
Padre grazie per questa vita

Stammi sempre spalla a spalla mentre vivo peccando per non sprecarla
Siamo i denti, le zanne e gli artigli dei predatori
Siamo figli dei figli dei figli, generazioni

Sangue del mio sangue sulle scarpe
Sono il frutto acerbo che non cadrà mai distante nel … la terra
Il ferro delle zappe, la luce del porto quando la tempesta parte

Non mi chiedere perché non chiamo mai
Sono per le strade di città lontane, siete il centro dei miei guai
Ma l’unica cosa per cui lotterei

Sangue del mio sangue col veleno dentro
Selvagge bestie feroci con le case in centro
Per mano fare cose grandi
Lasciare sulla strada le impronte dei nostri passi
Lavarsi con le lacrime degli altri

La famiglia è tutto, per un bambino
Ho imparato “la famiglia è tutto” come i Gambino
Mi han detto di essere forte ed io forte sono cresciuto
Prego che tu sia un santo, prego che tu sia un lupo

Ho passato giorni corti e notti lunghe, con la barba che punge
Lo spazio tra le mie braccia per sempre sarà il tuo bunker
Ed avremo quello sguardo ed avremo quella fame
Nel nome del figlio e del padre

Sangue del mio sangue sulle scarpe
Sono il frutto acerbo che non cadrà mai distante nel … la terra
Il ferro delle zappe, la luce del porto quando la tempesta parte

Non mi chiedere perché non chiamo mai
Sono per le strade di città lontane, siete il centro dei miei guai
Ma l’unica cosa per cui lotterei

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