Per festeggiare degnamente il decennale di Il cuore e la fame, disco diventato ormai un classico del genere – introvabile fino a poco tempo fa in copia fisica -, Egreen ha lanciato una bomber jacket con 5tate Of Mind, rispolverato i vinili dell’album e ci ha regalato questa chicchetta, passata un po’ in ombra, forse.
Intro 2023 (5state of mind freestyle), prodotta – chiaramente – da Dj Shocca come la madelaine di Proust: un piccolo dettaglio, che ci riporta indietro nel tempo, ai tempi de Il cuore e la fame…
Non sono un prof ma due cosette te le spiego
se tramuti fame in conoscenza il suono acquisisce rilievo
se tramuti il cuore in consapevolezza il resto non ti tocca…
Egreen e Il Cuore e La Fame, dieci anni dopo
“Quando mi riascolto uno di quei dischi, che m’ha cambiato”: sarebbe potuto cominciare così questo nuovo pezzo.
Il cuore e la fame, primo disco ‘ufficiale’ di Egreen, dopo i tanti demo (con i So Fresh e da solo), i tantissimi mixtape e gli ep ‘preparatori’ all’album – un sacco di materiale – è un classico.
Il cuore e la fame è il disco della ‘svolta’ (meritata!) per G Fantini. La summa di un percorso che partiva dalle jam del millennio precedente. “Tanto allenamento, e un rispetto religioso”: ha girato i palchi di tutta Italia, scolando ogni sorta di bevanda ‘spiritosa’ senza mai sbiascicare al microfono. Underground Rapstar. Come Cage. Come Noyz…
L’evergreen di Egreen compie così dieci anni: riannodiamo i fili della memoria e torniamo a quel disco. Alla trama di skillz, di citazioni, a quell’atmosfera satura di disperata ispirazione che si respira nell’album. Dove troviamo i suoi pezzi migliori.
4 secondi, Sulle spalle dei giganti, Lo sanno tutti, Hip Hop (con quegli scratch di Taglierino, e quelle skit…). L’unica cosa (insieme a Ghemon), Non cambierà (con Ensi, una combo devastante). E poi i feat con Jhonny Marsiglia, Mistaman, Bassi Maestro…
Lo sanno tutti
Bicchieri vuoti, uno riempito a metà. Whisky, Ballantines. Un posacenere pieno. Sul piatto, la sua lingua lunga. Anche graficamente Il cuore e la fame ti arriva addosso, con la sua semplicità, e la sua rabbia di fondo.
La fotografia di un periodo – con le sue difficoltà, anche se è dalle difficoltà che nasce l’Arte… -, quello di una renaissance di un certo sound (guarda caso, come oggi…), raccontata da un MC della ‘razza in estinzione’, che la racconta – e si racconta – senza filtri.
odio quel che scrivo e me la vivo male, in lutto
Questo è EGreen, un rapper che sa mettersi a nudo (un esempio su tutti: Incubi, dieci minuti di rap che non stanca, in cui è condensata la prima parte della sua vita. Da brividi), che sa trasmettere la sua energia ed è animato, in primis, da un amore vero e profondo, per l’Hip-Hop.
Grazie Egreen, per Il cuore e la Fame, per Intro 2023, per tutti questi anni, di onestà artistica, e di rime da paura.