Passato, presente e futuro in una bella chiacchierata con Slug, MC degli Atmosphere e cofondatore della Rhymesayers Entertainment.
Qualche mese dopo l’uscita di The Day Before Halloween abbiamo avuto la fortuna di scambiare due chiacchere con Slug, frontman ed MC degli Atmosphere, storico duo di Minneapolis ma non solo. Infatti, per chi ancora non sapesse, Slug è stato anche uno dei fondatori della Rhymesayers Entertainment, celebre etichetta Hip Hop indipendente che include tra i suoi artisti anche Evidence, Sa-Roc, Aesop Rock e Brother Ali. Menzione d’onore anche per aver rilasciato sotto la propria egida anche MM..FOOD, il secondo album in studio del defunto MF DOOM, venuto a mancare il giorno dopo del rilascio di The Day Before Halloween.
Fatta questa doverosa menzione non ci dilunghiamo oltre ma vi lasciamo a quanto ci siamo detti con Slug. Buona lettura!
Let’s start with The Day Before Halloween: title is strange almost like is the artwork. Would you like to explain the meaning behind these two choiches?
Partiamo subito con The Day Before Halloween: il titolo è strano almeno quanto la copertina. Qual è stato il processo che ha portato a queste scelte così singolari?
«When I was making the project in my head I always envisioned some sort of visual component to go along with it. It was always an ideal of mine to create an album that can give you pictures in your head because all of us we can listen to music in the pictures in our heads. I want to make music that you can do that with but I kind of wanted to have a little bit of control over what those pictures will be and I can do that when I tell straightforward stories. If you listen to one of the older projects, the When Life Gives You Lemons, a lot of the stories are very straightforward and so the pictures are pretty obvious but with this one I didn’t want to be so straightforward and linear, I wanted to be more non sequitur based, because the story I was trying to tell is about a guy who was really living a life that was not very linear and so the artwork for the album. The woman represents his love interest, his partner but not literally, because the woman in the picture she’s not his partner but I wanted a certain kind of a look to represent how he felt and what type fear or anxiety he was working with. The cover is supposed to represent the darkness of the fairy tale this character lives in.”
«Nel pensare al progetto ho sempre immaginato una sorta di componente visiva che lo accompagnasse. Ho sempre voluto che un mio album potesse creare immagini nella testa di chi lo ascolta, perché tutti noi possiamo ascoltare la musica attraverso immagini che abbiamo nella nostra testa e io voglio fare musica capace di questo, ma in un certo senso volevo avere un po’ di controllo su quelle immagini, cosa che riesco a fare quando racconto storie semplici. Se ascolti uno dei progetti più vecchi, When Life Gives You Lemons, molte storie sono molto semplici e quindi le immagini sono piuttosto ovvie, ma con questo non volevo essere così semplice e lineare, volevo essere meno scontato perché la storia che stavo cercando di raccontare parla di un ragazzo che stava davvero vivendo una vita che non molto lineare, e da lì l’artwork per l’album. La donna in copertina rappresenta il suo interesse amoroso, la sua partner ma non letteralmente, perché la donna nella foto non è la sua partner. Volevo avesse quel particolare sguardo per rappresentare come si sentiva e con che tipo di paura o ansia stesse avendo a che fare. La copertina dovrebbe rappresentare l’oscurità della fiaba in cui vive questo personaggio.”
So what about the main character of this album?
A questo punto raccontaci qualcosa anche sul protagonista di questo album.
«The protagonist of the album is a graffiti writer and the story takes place in the eighties when the rise of surveillance state was really starting to become a mainstream concept. If you look at what technology was doing even in your home, you were helping the record history with your camcorder. You were making your own history books inside of your home but also outside of your home the surveillance state was starting to pop up with satellites, with cameras being placed in different places from the convenience store to the liquor store videotaping every every person walking in. The eighties were really a kind of a boom for paranoia but if you look at the counter culture of dance and what was going on in the clubs a lot of those “trendy” drugs people were using were also adding to the paranoia. What I like about this stories from the eighties is that all of them are still relevant today because we still are at an all time high of the surveillance state and we still are at all time high of paranoia and we are still are on the edge of a revolution and we still are surrounded by state violence. All the things that were in the eighties just starting to really impact me and my culture are still right on the edge of my brain, right there staring me in the face constantly and so when I wrote this story it was about bridging the gap between this graffiti writer in the eighties and today.”
«Il protagonista dell’album è un writer e la storia è ambientata negli anni Ottanta quando l’ascesa dello stato di sorveglianza stava iniziando a diventare un concetto mainstream. Se guardi cosa stava facendo la tecnologia anche a casa tua in quegli anni, magari stavi aiutando la storia della registrazione con la tua videocamera. O magari stavi facendo i tuoi libri di storia all’interno di casa tua mentre fuori lo stato di sorveglianza stava iniziando a comparire con satelliti, con telecamere posizionate ovunque, dal minimarket al negozio di liquori che riprendeva ogni persona che entrava. Gli anni Ottanta furono davvero una sorta di boom della paranoia, ma se guardi la controcultura della danza e quello che succedeva nei club, molte droghe di tendenza che la gente usava non facevano altro che aumentare quella paranoia. Quello che mi piace di queste storie è che sono tutt’ora assolutamente rilevanti poichè siamo ai massimi storici dello stato di sorveglianza, la paranoia dilaga, siamo ancora sull’orlo di un rivoluzione e siamo ancora circondati dalla violenza di stato. Tutte le cose che negli anni Ottanta stavano appena iniziando davvero ad influenzare me e la mia cultura sono ancora una costante nel mio cervello, proprio lì a fissarmi costantemente in faccia e quindi quando ho scritto questa storia si trattava di colmare il divario temporale tra questo scrittore di graffiti negli anni Ottanta ed oggi.”
Was the title decided after the date of the drop or viceversa?
Il titolo è stato deciso prima o dopo aver deciso la data di uscita?
«Here in my city, Minneapolis, this summer we had an uprising because the police killed somebody named George Floyd and we had already made the album the winter before, so when when this happened it kind of scared me because it spoke to some of the themes and concepts that I had put on this album. I kind of became nervous and I wanted to put the album out but I kind of thought maybe I should hold the album for a while. The label was wondering when would be a good time to put it out and I just wanted to get a little bit of time before. Then we decided to put the Felt album out first and we started to look at the dates and we noticed Friday was the day before Halloween. It looked perfect and that’s also where I got the title because the album never really had it. In fact I used to jokingly refer to it as Late Carpenters since it reminded me of John Carpenter the filmmaker and his musics. A lot of his movies had a very strong feel of some sort of dystopia and to me this album was very dystopic. When it all came together we decide to call it The Day Before Halloween and it was even more perfect for me because of John Carpenter’s connection to Halloween. A lot of these things just kind of started to connect in a way that made me really excited again about putting myself out because like I said, there was a time where I suddenly was discouraged about putting it out because of the uprising. I didn’t want to feel as if I was taking advantage of it and the line is very tricky. I don’t want to take advantage of people’s pain. I don’t want to take advantage of people’s confusion. I don’t want to take advantage of people’s anger. I just want to be with people during these moments. I don’t want to take advantage of people during these moments but it all came together in a way that I really appreciated and I was happy to put it out and it was great there was mixed reviews. I feel like the album polarized the audience which is always a good thing.”
«Qui a Minneapolis, la mia città, questa estate abbiamo avuto una rivolta perché la polizia ha ucciso una persona di nome George Floyd e noi avevamo già finito l’album l’inverno prima. Quindi, quando è successo, mi sono spaventato perché parlava di alcuni temi e concetti che avevo messo in questo album. Ero un po’ nervoso e volevo pubblicare l’album ma ho pensato che forse avrei dovuto aspettare. L’etichetta si chiedeva quando sarebbe stato un buon momento per pubblicarlo e io volevo solo avere un po’ di tempo prima. Poi abbiamo deciso di pubblicare prima l’album di Felt e, guardando le date, abbiamo notato che un venerdì era proprio il giorno prima di Halloween. Sembrava perfetto ed è qui che ho deciso il titolo anche perché ancora non ne aveva uno. In effetti lo chiamavo scherzosamente Late Carpenters poiché mi ricordava John Carpenter, il regista e le sue musiche. Molti dei suoi film avevano una sensazione distopica molto forte e per me questo album era molto distopico. Quando tutto è coinciso insieme abbiamo deciso di chiamarlo The Day Before Halloween ed è stato ancora meglio per me grazie al collegamento di John Carpenter con Halloween. Molte di queste cose hanno iniziato a connettersi in un modo che mi ha reso di nuovo davvero entusiasta di espormi perché, come ho detto, c’è stato un momento in cui all’improvviso ero scoraggiato dal farlo uscire a causa della rivolta. Non volevo sentirmi come se ne stessi approfittando e la linea è molto sottile. Non voglio approfittare del dolore delle persone. Non voglio approfittare della confusione delle persone. Non voglio approfittare della rabbia delle persone. Voglio solo stare con le persone in questi momenti e non approfittarne, ma tutto alla fine è coinciso in un modo che ho davvero apprezzato. Ero felice di farlo uscire ed è stato fantastico che ci siano state recensioni miste. Sento che l’album ha polarizzato l’attenzione del pubblico, il che è sempre una buona cosa.”
This project sounds very different from the previouses. A lot of dark and distorted synthesizers and way less boom bap. What’s behind this big change?
Questo progetto suona molto diverso rispetto ai precedenti. Molti suoni cupi e distorti dati dal synth e ben poco boom bap. Cosa c’è dietro a questo grande cambiamento?
«There’s a funny story to that. We go back a couple years and there was a TV show. The writer and producer of the show came to us and asked us if we would make a soundtrack. We said yes and so we started making songs for that TV show but once we’ve completed it, the lawyers had to get together to discuss some of the the rules and the they just couldn’t agree so we ended up having to leave the TV show but we took the music that we had made for the TV show. There were 12 songs and then there was also some bumper music (instrumental music underneath scenes). The songs for this TV show ended up becoming an album called Whenever we put out last year. We released it just as an album called Whenever and the reason we called it like that was because we had the songs left over that the TV show didn’t take and we could put them out anytime. The bumper music that I refer to those instrumental was supposed to go underneath the car chase, underneath the dramatic moments or whatever. Those musical pieces were never supposed to have lyrics but somehow became The Day Before Halloween. I was able to get two albums out of the TV show, one which is a little bit more traditional Atmosphere that was the Whenever album, and then another which is a very non traditional Atmosphere album which is the The Day Before Halloween.”
«Qui c’è una bella storia. Torniamo indietro di un paio di anni quando c’era uno show televisivo che era in fase di realizzazione. Lo scrittore e produttore dello show è venuto da noi e ci ha chiesto se avessimo voluto fare una colonna sonora. Abbiamo detto di sì e così abbiamo iniziato a scrivere canzoni per quel programma televisivo, ma una volta completato gli avvocati si sono dovuti riunire per discutere di alcune regole e non hanno trovato un d’accordo, per cui abbiamo dovuto lasciare il programma televisivo e abbiamo deciso di tenere per noi la musica che avevamo fatto per il programma televisivo. C’erano 12 canzoni e anche della musica bumper (musica strumentale di sottofondo). Le canzoni di questo programma televisivo finirono per diventare l’album Whenever con cui uscimmo l’anno scorso. Il motivo per cui lo chiamammo così fu perché avevamo delle canzoni rimaste che lo show televisivo non aveva preso e potevamo farle uscire in qualsiasi momento. La musica bumper a cui mi riferivo come strumentale invece, avrebbe dovuto fare da sottofondo per un inseguimento in macchina o come sottofondo per dei momenti drammatici. Quei brani musicali non avrebbero mai dovuto avere un testo ma in qualche modo sono diventati The Day Before Halloween. Sono riuscito a ottenere due album da quello show televisivo, uno decisamente più coerente con l’universo Atmosphere che è l’album Whenever, e l’altro che è invece un album di rottura rispetto alla tradizione musicale degli Atmosphere, ovvero The Day Before Halloween.”
Mental health is still one of the key points in your records in a time when most of the other rappers are getting more and more materialistic. Is it a need for you to expose youself in order to make music?
La salute mentale è ancora uno dei capisaldi della tua scrittura in un periodo storico che vede la maggior parte degli altri rapper più materialisti che mai. Ritieni sia fondamentale per te mettersi a nudo per fare musica?
«I do feel like nowadays some of the younger artists are more vulnerable and speaking more openly about these things but also society is more open about it you so it’s only natural for it to start to become more present in music. On the other hand, if people really tuned in to see what was beyond just the hit, I do think that we can find a bridge between what we are today and where the future is going to be and and be able to elevate humanity. Unfortunately people don’t look that deep, they just look at the surface and capitalism wants to make money off of it. But if they really dug past the surface there’s money to be made for the capitalist while still bridging and connecting people with people. It’s like environmentalism: somebody’s gonna finally really figure out how to make money off our environment. When they finally crack that code it’s going to be a lot of benefits there for the right company who does it but also for people. You know we all have our opinions of what capitalism is and it is greed, it is definitely one of the sins that has brought us down as a species but these are the rules that we’ve been given to work whithin and so while working within them we can still try to figure how to create positive affect and I feel like art has always been that. Especially when you look at the counter cultures, those that challenge the status quo to do better. Oftentimes we say we challenge the status quo and we stop right there. We don’t actually explain what we are challenging the status quo to do and the truth of it is that we’re just challenging them to do better, we’re just challenging them to care more about about the people that work whithin the status quo.”
«Penso che al giorno d’oggi alcuni degli artisti più giovani sono più vulnerabili e parlano più apertamente di queste cose, ma anche la società è più aperta al riguardo quindi è naturale che inizi a diventare un tema più presente nella musica. D’altro canto se le persone si sintonizzassero davvero per vedere cosa c’è oltre il successo, penso che potremmo trovare un ponte tra ciò che siamo oggi e dove andrà il futuro, ed essere dunque in grado di elevare l’umanità. Sfortunatamente le persone non guardano mai così in profondità, guardano solo alla superficie e il capitalismo vuole solo ricavare soldi da essa. Ma se davvero si scavasse oltre la superficie, ci sono soldi da fare anche per il capitalista mentre collega comunque le persone tra loro. È come l’ambientalismo: qualcuno finalmente capirà davvero come fare soldi con il nostro ambiente. Quando finalmente decifreranno quel codice ci saranno molti vantaggi per l’azienda che lo fa ma anche per le persone. Sai, tutti abbiamo le nostre opinioni su cosa sia il capitalismo ed è avidità. È sicuramente uno dei peccati che ci ha portato in basso come specie, ma queste sono le regole che ci sono state date e quindi mentre lavoriamo all’interno di esse possiamo ancora cercare di capire come creare un effetto positivo e per me l’arte è sempre stata questo. Soprattutto quando guardi le controculture, quelle che sfidano lo status quo per fare meglio. Spesso diciamo di sfidare lo status quo e ci fermiamo proprio qui. In realtà non spieghiamo cosa stiamo sfidando a fare lo status quo e la verità è che lo stiamo solo sfidando a fare meglio, lo stiamo solo sfidando a preoccuparsi di più delle persone che lavorano all’interno dello stato quo. “
If you could go back to 2002 when God Loves Ugly dropped, would you still say no to all those majors courting you?
Se potessi tornare indietro nel 2002 quando uscì God Loves Ugly, diresti ancora no a tutte le varie major che al tempo ti corteggiavano?
«If I could go back right now and change things, that’s not one of the things that I would have changed. I have plenty of things I would do differently but that’s not one of them and I feel like we made the right choice because I look at artists who did have deals back in those days and I ask to myself how many of of those people still have careers today. Eminem, Jay Z and 50 Cent made it but with another genre of Rap, mine was very different. I do think I could have made a lot of better choices with my career financially as well as artistically speaking but I still don’t think signing a record deal is that wonderful.”
“Se potessi tornare indietro adesso e cambiare delle cose, questa non è una delle cose che cambierei. Ci sono un sacco di cose che farei diversamente ma non questa e sento che abbiamo fatto la scelta giusta perché ogni tanto penso ad artisti che avevano accordi discografici in quel periodo e mi chiedo quante di queste persone hanno ancora una carriera oggi. Eminem, Jay Z e 50 Cent ce l’hanno fatta ma con un altro genere di Rap, il mio era molto diverso. Penso che avrei potuto fare molte scelte migliori con la mia carriera finanziariamente e artisticamente parlando, ma continuo a pensare che firmare un contratto discografico non sia così meraviglioso”.
Do you see some room for independents in this new decade?
Pensi che ci sarà ancora spazio per l’universo indipendente in questo nuovo decennio?
«I feel like there’s always going to be people who want something that nobody else has. If you have a friend who makes their own shoes and they’re solid shoes, somebody’s gonna want those shoes because nobody else has those shoes, or somebody’s gonna want those shoes because they like to support independent shoe makers. I think that exists in every kind of art, even for myself like if you come up to me on the street and try to sell me a zine that you made with your hands that’s about punk rock music, I’m gonna buy it because I want to see what’s in there. I know what’s on Complex.com. I know what’s on Pitchfork.com. I know what’s in those major and media sources and there it’s not where ideas are born, so I do feel like there’s always going to be space for independent art. Not just music but film and books and sometimes somebody is gonna make a independent album or an independent movie that is so good that it’s going to get more support and it’s going to rise a little bit up higher and it’s going to get distribution and more people find out about it and when those people find out about it they’re going to realize they gotta start digging deeper into the underground because that’s where these ideas live. I do feel like this happens on a regular basis. Now, I still think mainstream music is important because that is the doorway drugs for people. Once in awhile something gets big enough it becomes a doorway drug for people to go digging for deeper stuff and I feel like that’s all that is important. Honestly even Atmosphere I’ve always seen it as being kind of a doorway drug for people to go find even deeper stuff which is in part why I’ve always been very vocal about trying to turn people on to other artists, specifically other artists who are even more underground than myself.”
«Sento che ci saranno sempre persone che vogliono qualcosa che nessun altro ha. Se hai un amico che si fa le proprie scarpe e sono scarpe solide, qualcuno vorrà quelle scarpe perché nessun altro ha quelle scarpe, o qualcuno vorrà quelle scarpe perché gli piace supportare i calzolai indipendenti. Penso che questo sentimento esista in ogni tipo di arte che conosci e vale anche per me, come se qualcuno venisse da me per strada e provasse a vendermi una fanzine Punk che ha fatto con le sue mani. Io la comprerei anche solo perché voglio vedere cosa c’è dentro. So già cosa c’è su Complex. So già cosa c’è su Pitchfork. So già cosa c’è nelle principali fonti multimediali e non è lì dove le idee nascono, per cui penso che ci sarà sempre spazio per l’arte indipendente. Non solo musica ma film e libri e capiterà che qualcuno farà un album indipendente o un film indipendente che è così bello da ricevere più sostegno salendo sempre più in alto e ottenendo la distribuzione e più persone che lo scopriranno. Si renderanno così conto che devono iniziare a scavare più a fondo nel sottosuolo perché è lì che vivono queste idee e penso che questo accada regolarmente. Ora, penso comunque che la musica mainstream sia importante in quanto droga di passaggio per le persone. Ogni tanto qualcosa diventa abbastanza grande da tramutarsi a sua volta in una droga di passaggio per le persone che vanno a scavare più in profondità e penso che questo sia tutto ciò che è importante. Onestamente, anche gli stessi Atmosphere li ho sempre visti come una specie di droga di passaggio che porta le persone a cercare cose ancora più profonde, il che è in parte il motivo per cui sono sempre stato molto esplicito nel cercare di portare l’attenzione delle persone verso altri artisti, in particolare verso artisti che sono anche più underground di me. “
Do you see yourself making music in ten years from now?
Ti vedi fare musica da qui ad una decina d’anni?
«Yes, I think that we will probably make music until we physically can’t or until some unforeseen reason forces us to stop. That doesn’t mean we’re going to be making good music because our music could always take a turn for the worse. I do not even know if I’ll be able to tour because everyone gets older and you don’t get to tour as heavy as you did when you were younger but the act of making music with Anthony is such a part of who I am and such a part of what I enjoy doing that I will probably always make music with him. Even if nobody ever hears it I’ll probably still make songs with him just for fun. I’ve been making music with Anthony now for over 25 years and that’s more than half my life. I do it for love and passion but I also enjoy when people pat me on the back. I do enjoy the validation but if you took away the validation I would still do it. If you took away the money I would still do it. If you took away the love probably I wouldn’t do it.”
«Sì, penso che probabilmente faremo musica fino a quando non potremo più fisicamente o fino a quando qualche motivo imprevisto ci costringerà a smettere. Ciò non significa che faremo buona musica perché la nostra musica potrebbe sempre prendere una brutta piega. Non so nemmeno se sarò in grado di andare in tour, perché tutti invecchiano e non puoi andare in tour come quando eri più giovane, ma fare musica con Anthony è così parte di me e così parte di ciò che mi piace fare che probabilmente farò sempre musica con lui. Anche se nessuno la sentirà, probabilmente registrerò canzoni con lui solo per divertimento. Sono ormai più di 25 anni che faccio musica con Anthony ed è più della metà della mia vita. Lo faccio per amore e per passione ma mi diverto anche quando le persone mi danno una pacca sulla spalla. Mi piace l’apprezzamento ma senza farei musica lo stesso. Se mi togliessi i soldi uguale. Se però mi togliessi l’amore probabilmente smetterei.”
What are your favourite albums of last year?
Quali sono i tuoi album preferiti dello scorso anno?
«This is an hard question to answer because it’s going to sound like I’m cheating but the truth is my favorite rap album this year is the Sa-Roc album. To me, she can rap as good as some of my heroes. Her rap abilities are right next to some of my favorite rappers but the person, the voice, the the presentation of that album was so refreshing for me. I was so excited about this album because even my heroes sometimes have a hard time bridging politics with the personal, with the traditional and with the future and she was able to bridge a lot of those things. For instance, Black Thought is one of my favorite rappers of all time and when he raps I get what I want. I get traditional out of him, I get personal, I get politics. To me, Sa-Roc gives me that same feeling I get when I listen to Black Thought. Obviously I had the opportunity to hear the album before it came out and I knew it was good. But something about hearing it after it was released to the public was even better to me because I started to be able to see how it was connecting to other people other than just myself, and that’s one of my favorite parts of music. When it connects with people other than myself. That’s why I make music and so to be able to see the before released feeling I had and then that after released feeling I had, that’s really special. I don’t get to see that with my heroes because I don’t get to hear their albums before they come out. I get to hear the album the same time everybody else does. That was special and I would say also I really love the new Aesop Rock record for similar reasons. I have a relationship with his music that I feel like it’s very similar to most of his fans. Every time he puts on a record I say to myself challenge accepted and I have to figure out how to rap better and that’s the same feeling Sa-Roc gave me but the truth is I do spend a lot of my time listening to older music. I’m not as in tune with what’s going on in contemporary music as I used to be but I think that’s just because I have kids now and I make room for them to have music that they love. So I hear a lot of what they love because they play it and it takes up a lot of the space in my home and a lot of the contemporary music I hear is the stuff that they want to listen to and it’s hard for me to always love what they love, but otherwise I usually play old music like the Jungle Brothers.”
«Domanda difficile da rispondere perché sembrerà che io stia barando ma la verità è che il mio album Rap preferito quest’anno è l’album di Sa-Roc. Per me lei sa rappare bene come alcuni dei miei eroi. La sua abilità nel fare il Rap è la stessa di alcuni dei miei rapper preferiti e la sua persona, la voce, la presentazione di quell’album è stata davvero rinfrescante per me. Ero così entusiasta di questo album perché anche i miei eroi a volte hanno difficoltà a collegare la politica con il personale, con la tradizione e con il futuro, ma lei è stata in grado di collegare molte di queste cose. Ad esempio, Black Thought è uno dei miei rapper preferiti di sempre e quando rappa ottengo sempre ciò che voglio. Sento il suo lato tradizionale, quello personale e quello politico. A me Sa-Roc dà la stessa sensazione che provo quando ascolto Black Thought. Ovviamente ho avuto l’opportunità di ascoltare l’album prima che uscisse e sapevo che era un bell’album ma averlo sentito dopo che è stato rilasciato al pubblico è stato ancora meglio, perché ho iniziato a vedere come si collegava ad altre persone oltre a me stesso. Questa è una delle mie parti preferite della musica, quando si connette con persone diverse da me. Ecco perché faccio musica e quindi essere in grado di apprezzare la sensazione che avevo prima del rilascio e poi quella sensazione post rilascio è stato davvero speciale. Con i miei eroi non è la stessa cosa perché non riesco a sentire i loro album prima che escano. Sento l’album nello stesso momento in cui lo fanno tutti gli altri. Insomma, l’album di Sa-Roc è stato speciale ma direi che adoro anche il nuovo disco di Aesop Rock per ragioni simili. Ho un rapporto con la sua musica che mi sembra molto simile alla maggior parte dei suoi fan. Ogni volta che metto su un suo disco mi dico “Sfida accettata!” e devo capire come rappare meglio. È la stessa sensazione che mi ha dato Sa-Roc ma la verità è che passo molto del mio tempo ad ascoltare musica vecchia. Non sono in sintonia con quello che sta succedendo nella musica contemporanea come una volta ma penso che sia solo perché ora ho dei bambini e faccio in modo che ascoltino la musica che amano. Dunque sento molte volte quello che piace a loro ed in casa spesso non si ascolta altro. È difficile per me riuscire ad apprezzare appieno quello che piace a loro ed infatti di solito ascolto vecchia musica come i Jungle Brothers.”
What’s your take on this pandemic outbreak?
Qual è la tua visione riguardo a questa pandemia?
«We’re all dealing with this situation globally and it’s a bit easier for some of us who have resources. Times like this really should highlight the differences between those of us with resources and those of us who don’t. I really hope that people take some time to really find gratitude within themselves for what they do have because the people that don’t have are really going to feel worse because even the people that do have resources are all going through this and it’s hard for all of us. You just have to stop and really consider and imagine how hard this is for somebody who doesn’t have a home or how hard this is for for somebody who cannot afford to feed their kids. Nothing is promised and it’s obvious something like this could come along and really just strip a lot away.”
«Abbiamo tutti a che fare con questa situazione a livello globale ed è più facile andare avanti per alcuni di noi che hanno magari più risorse. Tempi come questo dovrebbero davvero evidenziare la differenza tra chi ha più risorse e chi non le ha e spero davvero che le persone si prendono un po’ di tempo e provino davvero gratitudine per quello che hanno. Le persone che hanno meno vivranno periodi ancora più difficile degli altri perché chi ha risorse sta attraversando tutto questo ed è difficile per tutti quindi. Dobbiamo solo fermarci a considerare quanto può essere difficile per qualcuno che non ha una casa o quanto sia difficile per qualcuno che non può permettersi di nutrire il proprio figli. Non bisogna dare nulla per scontato ed è ovvio che qualcosa del genere potrebbe progredire e portarci via tante cose.”
«Thank you for your time man and thank you for taking the time for having the interest to talk because I love to talk and that’s how I get ideas, exchanging information and energy with people.
«Grazie a te per il tempo dedicato e per aver avuto l’interesse di parlare perché come vedi mi piace farlo. È parlando che trovo spunti ed ispirazione, scambiando informazioni ed energia con le altre persone.
In attesa di altre uscite, non solo degli Atmosphere ma dell’intera Rhymesayers, godiamoci The Day Before Halloween e visto che non guasta mai, cerchiamo anche di stare a casa e di apprezzare anche le piccole cose, come saggiamente ci ha suggerito Slug.