Testo di Da 0 a 100 di Guè e Shiva, brano estratto dall’album Tropico del Capricorno.
Leggi il testo di Da 0 a 100 di Guè e Shiva
Se ci penso, rifarei tutto da capo
Non mi pento
Da zero a cento in un momento
Sul cemento
Ho scritto delle parole contro il tempo
Come il vento
Nuove Louis, sono al passo, Picasso audio
A che serve la fama se ti porta l’odio?
A che serve un hermano se poi ti tradisce?
A cosa serve il grano? Tanto poi finisce
Suono note maledette, sono Cash Baker
A che serve una bitch se è una heart breaker?
Posso amarti all’inizio dell’alba o alla fine della notte
Occhi viola come i Lakers
Sarò come il vento che porterà in tutti i quartieri il gergo
Resto real, cento cento per ogni fratello preso
Ogni sorella che vive una situazione peso
Rappo su un filo teso
Sto chillando sul sedile dietro
Guardo il mondo che si sta oscurando come il vetro
Sul mio Rollie sta scadendo il tempo
Sono un cattivo esempio ma pur sempre un esempio
Se ci penso, rifarei tutto da capo
Non mi pento
Da zero a cento in un momento
Sul cemento
Ho scritto delle parole contro il tempo
Come il vento
Ora cambia il vento, dallo zero a cento
Soldi crescono come se ce li avessi in grembo
Ma devo stare attento
La parola “fra’” è sinonimo di tradimento
Vita ghiacciata come del metallo sulle tempie
Prima di averti, sì, ogni mese, sembrava dicembre
Un eroe, per salvarti, non ti ucciderebbe
Ma un cattivo, per salvarti, lui si ucciderebbe
Leggilo al contrario
Ora è tardi che ti cerco per ogni fuso orario
Da Berlino a Milano, da Pechino a Chicago
Farei a piedi pure tutto il tropico del Cancro
Per averti accanto, per averti e intanto
Tu ti arrabbi tanto per la mia onestà
Queste vie sono i nervi della mia città
Per questo che, quando sgommiamo
Sento di ferire un corpo umano ma
Se ci penso, rifarei tutto da capo
Non mi pento
Da zero a cento in un momento
Sul cemento
Ho scritto delle parole contro il tempo
Come il vento
Se ci penso, rifarei tutto da capo
Non mi pento
Da zero a cento in un momento
Sul cemento
Ho scritto delle parole contro il tempo
Come il vento
Dieci anni dopo sono ancora più vero
Domino gli stereo, finché crolla l’impero
Sopra i muri del Duomo come un gargoyle
Pensavo che eri un uomo, ma sei un fanboy
Quaggiù è tuo fratello che ti vende
E tu non vali niente se il telefono non prende
Io non pago la lealtà, io non cado, sto in piedi sulla realtà
OG del mio tempo
E il vento freddo soffia sulla city, trasporta le parole
Le lacrime di sangue sui graffiti
Si parlerà di noi, a testa alta, ancora vivi
Con in braccio i nostri figli
Correlato:
- Scopri le ultime uscite del rap italiano e internazionale cliccando qui.
- Se trovi degli errori, segnalaceli in DM su Instagram