A circa dieci anni dal terzo episodio di Fastlife, saga di mixtape culto di Guè Pequeno che ha visto tutta l’evoluzione artistica del rapper in questione, dai primissimi tempi fino ad arrivare ai giorni nostri, è uscito il nuovo capitolo: Fastlife 4.
Già l’intro – Disclaimer – è una hit: il monologo iniziale riesce a farti entrare nel mondo di Guè Pequeno nel giro di un minuto e mezzo. Un mondo che estrapola citazioni da qualsiasi cosa, a partire da una cultura cinematografica evidente che riesce a mostrarsi specialmente nell’attitudine. Guè in Fastlife 4 mostra un gran bagaglio culturale. Bisogna capirlo, accettare la sua arroganza, i suoi modi, la sua prepotenza.
Una volta affinata l’intesa non si può non alzare le mani davanti a tanto stile e ad un tale patrimonio di conoscenze.
Fastlife 4 è il nuovo film di Guè Pequeno.
Le basi riescono a imprimere l’immaginario attingendo con sapienza da suoni gotici e cupi, che fanno immergere l’ascoltatore aiutando il progetto a risultare coerente e coeso. Harsh nel complesso, e Night Skinny e North of Loreto nei loro rispettivi episodi, riescono a fornire produzioni ineccepibili.
In pieno stile mixtape le collaborazioni sono numerose. Spiccano quelle di Marracash, Lazza, Noyz Narcos e Gemitaiz. Dopo circa dieci anni Salmo torna su una traccia di Guè. Vettosi e MV Killa regalano due piacevoli episodi, così come Rasty Kilo. Per ultimo ma non meno importante Luchè prosegue la sua intesa col Ragazzo d’Oro.
Ben calibrati e non casuali certi episodi old school. Su tutti Smith & Wesson nella quale due King di Santeria mostrano un esercizio di stile che piacerà a chi segue il rap dalle origini, impossibile non muovere la testa a tempo della base e del flow ritmato.
Discorso simile per Fast Life nel quale Bassi Maestro aka North Of Loreto tira fuori dal cilindro una base magica e di una raffinatezza unica che rimanda a Fast Life di Kool G Rap.
In Fastlife 4 non si rinuncia a una qualità che può far pensare a un album ufficiale, la gestione delle sonorità e delle collaborazioni, delle metriche, dei cambi di flow e di stili mostrano una competenza indiscutibile da parte di un artista che non si ferma mai, che si mette sempre in discussione e ne esce sempre vincente.
L’obiettivo del mixtape non è certo dare lezioni morali, ma al contempo riesce a mostrare una certa cultura: numerose sono le barre che non tutti riusciranno a capire, perché Guè la lezione te la dà attraverso il suo modo di esprimersi.
Il suo scopo non è sbatterti in faccia argomenti profondi, piuttosto colpire indirettamente mostrando attraverso “il come” il suo insegnamento. E Fastilfe 4 è indubbiamente un gran bel viaggio rap.