Anche André 3000 presente in Survival Kit, il nuovo album dei Goodie Mob.
I Goodie Mob sono un collettivo hip-hop fondato all’inizio degli anni 90 ad Atlanta, Georgia, e questa settimana hanno pubblicato il loro nuovo album, con una strofa inedita di André 3000.
Precursori del suono Dirty South e pionieri del genere, sono insieme agli OutKast coloro che hanno fatto mettere la città di Atlanta nella mappa del rap.
Ma facciamo un attimo di storia.
Il rap di Atlanta
Atlanta è oggi una delle città americane che hanno il maggiore impatto nella scena hip-hop americana, essendo una delle città che sforna il maggior numero di nuovi rapper ogni anno.
In questi anni dove la trap la fa da padrone, in termini di vendite, la città dove essa è nata, ha chiaramente goduto di una maggiore attenzione da parte degli addetti ai lavori. Questa visibilità ha portato alla nascita di tantissimi nuovi artisti, capaci di macinare successi sempre maggiori. Sono veramente molti gli artisti in vetta alle classifiche di tutto il mondo provenienti da questa città, come Future, 6lack, Gucci Mane, Migos, Lil Yachty, 21 Savage, Lil Nas X e molti altri ancora.
Oggi la capitale della Georgia è riuscita ad ottenere lo status di “Centro di gravità dell’Hip Hop”, secondo il New York Times. Il successo è stato tale da interrompere il dualismo New York – Los Angeles che per tanti anni ha dominato i dibattiti. Se questo è successo è anche merito dei precursori della scena di ATL.
East Coast, West Coast e South Coast
Infatti, a partire da metà degli anni novanta, nel dibattito East Cost / West Coast si introdusse un terzo elemento, pronto a scardinare questa dicotomia, il “Southern Hip-Hop”.
Caratterizzato da un suono particolare e riconoscibile, per molti anni il “Dirty South” non ha avuto l’attenzione meritata, venendo considerato quasi un genere di nicchia, separato dalla scena hip-hop. Questa discriminazione, manifestata nelle poche collaborazioni tra gli artisti del sud e quelli del nord, ha fatto sì che il genere non si ibridasse.
La storia del rap del Sud degli States ha quindi una storia molto lineare, una naturale evoluzione del genere, senza contaminazioni esterne.
Questa evoluzione è partita dai pionieri del sud, come gli OutKast e i Goodie Mob. Poi è passata per Ludacris, il soul-R’n’B femminile delle TLC, Ciara e Da Brat, i precursori dei mixtape come Waka Flocka Flame, gli hitmaker come Soulja Boy e i rapper capaci di “inventare un genere” come T.I. con la trap music.
Qualsiasi cosa uscita da Atlanta ha delle radici molto legate al suono degli stati del sud. Un suono sempre diverso, che però segue una sorta di filo logico. Un binario completamente diverso da quelli di New York e Los Angeles, che ha portato Atlanta a diventare la principale rappresentante del cosiddetto rap della “Southern Coast”.
Se inizialmente la scena Southern era un po’ bistrattata, a seguito del riscontro commerciale di diversi artisti, gli altri sottogeneri di hip-hop hanno iniziato a mostrarsi maggiormente interessati. Di fatto, si è invertita la tendenza. Diversi artisti sono finiti per seguire o addirittura “imitare” lo stile di Atlanta.
Questo ha fortunatamente portato a una “rivalutazione” degli artisti che hanno permesso di arrivare a questo
Survival Kit: il kit di sopravvivenza del genere Southern
Se il genere Dirth South si è così trasformato nel corso degli anni, c’è chi ha sempre mantenuto lo stesso profilo, dando la propria interpretazione dell’hip-hop in maniera coerente.
I Goodie Mob sono Big Gipp, Khujo, Cee-Lo e T-Mo. Nonostante i loro due primi album siano stati certificati oro, probabilmente non hanno mai avuto dai media l’attenzione meritata, soprattutto in Italia, dove viene invece ricordato il successo solista di Cee-Lo Green (con F*ck You) e nel brano Crazy in coppia con il producer Danger Mouse (nel duo pop-soul Gnarls Barkley).
Nonostante Cee-Lo Green abbia abbracciato il successo commerciale quando ha adeguato la sua musica al mondo del pop con brani radio-friendly, il progetto Goodie Mob non si è mai chiuso.
Infatti hanno pubblicato questa settimana il loro sesto album, a ben 7 anni dalla loro ultima fatica discografica.
Il disco è interamente prodotto dal collettivo di producers Organized Noize. Loro sono i producer che più di chiunque altro hanno creato il suono “south” rendendolo così distinguibile.
Oltre a essere pilastri del Dirty South, gli Organized Noize hanno anche contribuito al rap Made in Italy, con la produzione di diverse tracce per Fabri Fibra, nel corso degli anni.
Anche in questo progetto, gli Organized Noize non si smentiscono, con la produzione di tracce di qualità altissima, che spaziano dal rock (come nella traccia con Chuck D dei Pubblic Enemy) alle ballate quasi country, pur senza perdere la loro identità di Dirty South.
Chiaramente in un progetto del genere non potevano mancare gli altri 2 artisti più caratteristici della storia del rap del sud: gli OutKast. In due tracce separate all’interno del disco dei Goodie Mob compaiono infatti Big Boi e André 3000.
André 3000 è considerato una delle migliori penne del rap americano, ma tendenzialmente non concede strofe nei dischi altrui. Per questo ogni volta che rappa una strofa fa notizia.
No Cigars per lui è la prima strofa pubblicata nel 2020. Andre non poteva mancare in questo album e così è stato. La sua 16 è una piccola perla, incastonata in un beat che fa tornare indietro negli anni.
Survival Kit dei Goodie Mob è un progetto a tutto tondo, in cui troviamo rap, rock, country, nu-soul, R’n’B ma soprattutto una forte rivincita dei pionieri del Dirty South.
Atlanta non è solo trap, c’è molto altro. E soprattutto, se oggi c’è la trap è merito di chi ha portato alla nascita di un suono, la mosca bianca del hip-hop americano: il Southern Hip-Hop.
Voi il disco lo avete già ascoltato? Fateci sapere cosa ne pensate dei nuovi brani dei Goodie Mob, soprattutto di No Cigar con André 3000.