Quanta carne al fuoco: il rapper, polistrumentista e cantautore australiano Genesis Owusu ha dato l’annuncio del suo sophomore record, chiamato The Struggler, e pubblicato il primo singolo e opening track, Leaving the Light.
Genesis Owusu con Leaving the Light ci dà il benvenuto a The Struggler
Dopo la deflagrazione che è stata il debutto di Genesis, Smiling with no teeth, un album eccentrico, variopinto e concettuale, le aspettative per il seguito sono certamente ostiche da affrontare. Finora, dal 2021 in avanti, sono arrivati alcuni remix e featuring, quindi la penultima ballabile Get Inspired e la canzone che a posteriori diventa un manifesto escluso dal progetto, GTFO.
Qui infatti l’artista introduceva il nuovo personaggio, The Roach (lo scarafaggio), probabilmente simbolo autoreferenziale di resilienza, che in Leaving the Light si trova a combattere l’inferno, la fine del mondo e a scappare da un dio.
Better run, there’s a God
And He’s coming for me
Better run, there’s a God
And He’s coming for me
Pre-chorus che rimbomba parole già sentite, tanto è facile scambiare “God” con “Cop” ai primi ascolti del brano. Due strofe ansiose che ricalcano gli stessi flow e palleggiano su un basso che si fa bouncy, quasi troppo giocoso per le tematiche demolitive affrontate, poi tutto si sfalda in un bridge cristallino, in cui voce e testo suonano eterei.
Il videoclip è una collaborazione agitata con la visual artist Lisa Reihana, che inserisce Genesis in uno di quegli ambienti da realtà virtuale in cui il mondo si fa in blocchi e le sensazioni sono rallentate da pesanti maschere o ingrombranti travestimenti.
Nell’aria l’attesa per il rilascio di The Struggler del 18 agosto sta aumentando; intanto però, si comincia bene.