Il giorno in cui il rap italiano ha preso posizione

Gemitaiz contro la Lega Nord Salvini

Gemitaiz contro la Lega.

Recentemente parlare di politica è diventato come parlare di calcio, sono tutti maestri. Probabilmente a causa dell’assenza della nazionale dalla manifestazione in Russia, e della contemporanea formazione del governo Lega/5stelle, il popolo Italiano ha visto rinascere la propria coscienza politica.

Questa pagina non si è mai interessata di politica e mai lo farà, qui si parla di rap, tuttavia oggi è necessario parlarne. Non tanto per mettere in mostra le nostre opinioni, quanto per riaffermare un concetto : IL RAP NON È UNA MUSICA NEUTRA.

Chiunque pensi il contrario ha bisogno di una bella ripassata della storia del genere. Con questo non vuol dire che sia obbligatorio parlarne (io che sto scrivendo questo articolo non amo i pezzi a sfondo politico), ma non bisogna neanche stupirsi se un rapper insulta o denigra il politico di turno.

Fa quindi un certo effetto vedere la reazione del pubblico, di fronte alle recenti affermazioni di Gemitaiz contro la politica dell’attuale ministro dell’interno.

Chiaramente, la stampa generalista (da sempre alla ricerca di un motivo per screditare il rap) ha reagito sottolineando i termini usati da Gemitaiz, definendoli fuori luogo o esagerati. Chiaramente, i sostenitori del leader leghista hanno augurato il peggio del peggio al cantante. Quello che tuttavia stupisce chi scrive in primis, ma dovrebbe stupire tutti gli appassionati del genere, è vedere la quantità di seguaci del rap schierati contro i messaggi cardine del genere di cui Gemitaiz si è solo fatto portavoce. Parole come razzismo, xenofobia etc. sono termini che non possono stare dentro il rap e chiunque pensi il contrario ha sbagliato genere.

Oggi è il giorno in cui il rap italiano ha deciso di seguire i passi (almeno in parte), di quello che la comunità artistica (e non) americana fa – per esempio – dall’elezione di Donald Trump, schierandosi in modo netto contro soprusi e violenze che si ritengono ingiuste.

Sarebbe stato anche meglio se tutto ciò fosse stato fatto attraverso una canzone, e non su Instagram ma per il momento va bene così.


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  • Guarda il video di Drimer “Noi Non Vi Vogliamo“, pubblicato in occasione delle recenti elezioni politiche italiane.

Grafica di Matteo Da Fermo.