Funk Shui Project e Davide Shorty insieme in “Terapia di gruppo”, il nuovo album uscito per Macro Beats.
Dopo più di qualche mese di attesa ho avuto il piacere di ascoltare “Terapia di gruppo”, l’ultimo lavoro dell’inedita squadra composta da Davide Shorty e i Funk Shui Project. L’album prodotto da Macro Beats Records, oltre che in copia fisica, da venerdì 21 settembre è disponibile in formato digitale su tutte le piattaforme conosciute.
Avevo già parlato di una possibile conferma della conosciuta preferenza per l’hip hop di Shorty che ha comunque dimostrato di sapersi destreggiare tra diversi generi, ottenendo sempre ottimi riscontri, specie nei live dove mostra una certa esperienza. Un’artista a dir poco camaleontico che non ha difficoltà nel variare le proprie interpretazioni (cliccate qui per saperne di più).
Dai primi ascolti, si è rivelato un po’ quanto precedentemente detto questo ultimo mese. “Terapia di gruppo” è una vera e propria sintesi tra generi, già da lui affrontati come il jazz, il funk e il soul, sino ad arrivare all’elettronica o addirittura alla “trap”. Il tutto però regge su un’attitudine rap costante, che riaffiora in maniera evidente rispetto ad esempio a “Straniero“, l’ultimo album in studio pubblicato dal rapper siciliano, sempre per Macro Beats.
Credo sia innegabile che la scelta di lavorare insieme alla band torinese sia stata già un’indicazione chiara delle volontà iniziali, ma che vengono oltremodo confermate dalle altre collaborazioni presenti nell’album, ovvero quelle di Tormento (presente anche in “Straniero”) e Hyst. Davvero interessante invece è quella con Godblesscomputers, che richiama di nuovo una certa eterogeneità del disco, di cui personalmente ho avuto un’ottima impressione.
L’album si presenta effettivamente come una lunga seduta collettiva in cui vengono trattate perlopiù problemi di cuore, ma non solo. Se è pur vero che l’artista di Palermo abbia voluto aprirsi e raccontare le sue vicende amorose, non mancano tematiche di ordine generale, da lui più volte pubblicamente affrontate negli ultimi tempi, anche prendendo spesso posizione.
Quindi, smettete di bisticciare con la vostra dolce metà e prendetevi un momento per ascoltare “Terapia di gruppo” (qui sotto il link per ascoltarlo). One love!