Si intitola Fighting Demons il secondo album postumo di Juice WRLD, il quarto della sua discografia.
Un disco personale e riflessivo a dispetto dei banger radiofonici presenti all’interno.
Juice WRLD: la sua eredità artistica continua con Fighting Demons
Quando un artista decede è sempre difficile raccogliere la sua eredità. Spetta ai famigliari e ai colleghi riuscire a continuare il lavoro che per un motivo o per un altro non era stato portato a termine in vita dall’artista.
È quello che è successo anche a Juice WRLD, deceduto prematuramente due anni fa. Se il primo album postumo, Legends Never Die era stato quasi completato dall’artista in vita, in Fighting Demons c’è stato un maggiore lavoro di post-produzione. Le informazioni che abbiamo giungono soprattutto dai Tweet di Lil Bibby, il co-fondatore con Juice WRLD della Grade A Production.
Il disco di fatto è stato realizzato utilizzando strofe e ritornelli registrati dal super-produttivo Juice, modificandone in alcuni casi le caratteristiche. Molte strofe erano state pensate per avere ospiti differenti o addirittura come strofe “guest” in dischi di altri artisti. Lo stesso Juice era solito spoilerare le tracce appena registrate sui social. Per questo motivo, quasi per ogni traccia sul web è possibile recuperare la storia editoriale.
Fighting Demons viene quindi pubblicato anticipando (o forse sostituendo?) The Party Never Ends, ovvero quello che sarebbe dovuto essere il secondo album postumo di Juice. Il progetto è stato pubblicato in occasione dell’uscita del docu-film Juice WRLD: Into the Abyss, quasi come fosse la sua colonna sonora.
Il disco nel complesso riesce a rappresentare molto bene l’arte di Juice WRLD, nella sua complessa introspezione, senza far mancare alcuni brani decisamente radio-friendly. Sia chiaro, questa non vuole essere una critica, semplicemente una constatazione. Parliamo in particolare del brano con Justin Bieber (la cui strofa ad esempio è stata aggiunta dopo la morte del rapper di Chicago) e di quello con i K-Pop BTS. Sono due tracce che a parere di chi scrive hanno le potenzialità di scalare le classifiche, pur essendo brani intensi e personali.
Altra nota di merito per le tre tracce “Speeks“. Quella di Eminem e la prima di Juice sono estratte da vecchie interviste in cui gli artisti si mettono completamente a nudo e colpiscono l’ascoltatore, proprio con la naturalezza con cui ci riescono. Juice Speeks 2 invece è una sorta di freestyle, slam-poetry in cui Juice parla apertamente dei suoi problemi, della droga e della fama. Forse il brano più particolare e personale dell’intero progetto.
Mentre aspettiamo di vedere il docu-film realizzato da HBO, godiamoci questo nuovo progetto postumo di Juice WRLD: Fighting Demons è fuori ovunque!