In Italia è uno dei brani più celebri di Fabri Fibra. È stato pubblicato per la prima volta nel 2007 all’interno dell’album Bugiardo e contiene un feat con Gianna Nannini. A distanza di 17 anni è uscita una nuova versione aggiornata al 2024 in cui emergono tematiche più contemporanee. Questa volta ad accompagnare Fabri ci sono Emma Marrone e Baby Gang.
In Italia del 2007 e quella del 2024 hanno in comune il fatto di essere una denuncia sociale e, dunque, di portare a galla alcune problematiche fortemente legate al nostro paese. Nella prima si fa riferimento specialmente a delinquenza, disoccupazione, fatti di cronaca e corruzione. Di seguito, analizzeremo alcune tematiche di questa nuova versione.
In Italia 2024: ecco i temi più ricorrenti nel brano
Dove fuggi? In Italia
Pistole e macchine, in Italia
Machiavelli e Foscolo, in Italia
I campioni del mondo sono, in Italia
La produzione del brano è quella originale di Big Fish e contiene un campionamento di We Will Rock You dei Queen.
Il pezzo inizia con una strofa di Fibra già presente in quella originale e prosegue con il ritornello, ovviamente anch’esso uguale a quello originale, cantato da Emma. Ciò rende onore alla versione originale tanto amata dal pubblico.
Paese dei corrotti e della mafia
Dove i tuoi soldi non sono sicuri in banca
Perché da un giorno all’altro possono finire in tasca
La strofa successiva è di Baby Gang, nato a Lecco e di origini marocchine. Uno dei primi temi che porta nelle sue barre è infatti quello dell’immigrazione passando poi a una critica alla politica attuale e alle banche fino ad arrivare a discutere di condanne.
Nel 2023 il classe 2001 è stato condannato a 4 anni e 10 mesi di carcere in seguito ad alcune rapine, questo lo rende sicuramente sensibile nei confronti di questa tematica. Si menziona poi la mafia e il caso Vallanzasca giungendo alla conclusione che chi ci rapina sta in giacca e cravatta.
C’è una guerra ogni giorno al telegiornale
Se fai soldi in Italia c’hai contro tutti
Scendi in strada con gli amici a festeggiare
Mani in alto o puoi finire come Cucchi
Successivamente è il turno di Fibra, con una strofa inedita.
Il primo riferimento è alle guerre di cui sentiamo parlare ogni giorno ai telegiornali, specialmente a partire dalla guerra Russo-Ucraina del 2022 a cui poi si è aggiunto il conflitto Israelo-Palestinese iniziato in realtà nel 1948 e incentivato nell’ultimo periodo. Dopodiché, citando il caso Cucchi, si passa alla violenza da parte delle forze dell’ordine.
Nelle mani sbagliate, altolà tortora
Una pioggia di lacrime color porpora
Qui brucia la speranza quindi bro, soffoca
Sei nato e morto qua, nato qua e morto qua
In seguito, attraverso una velata critica ai talent, si parla anche della musica che salva dalla delinquenza, in particolare si citano le rime da fare per non rubare, non spacciare e non sparare.
È presente anche un riferimento all’importanza, talvolta eccessiva, che si dà alle religioni e una contestazione alla giustizia attraverso il caso Tortora.
Il tutto si conclude con un rimprovero alla società italiana, colpevole di togliere le speranze ai propri cittadini.
Fabri Fibra: l’armonia fra In Italia 2024 e In Italia 2007
In Italia 2024 è un po’ come la figlia di In Italia 2007. La versione originale, sebbene abbia 17 anni, continua a essere attuale. Pertanto, la scelta di lasciare inalterata la prima strofa (e il ritornello) è coerente in quanto alcuni problemi che affliggevano all’epoca il nostro Paese sono rimasti invariati.
Allo stesso tempo c’era molto da aggiungere perché la società e le sue sfaccettature sono cambiate. Sono sorti nuovi aspetti e nuovi problemi di cui c’era l’esigenza di parlare. Fabri Fibra e Baby Gang lo hanno fatto armonicamente, adattando le nuove strofe all’essenza originale del brano, ai suoi beat e al suo scopo.
Si può affermare che In Italia sia un pezzo versatile dal punto di vista dei temi di cui può trattare, ce ne potrebbe essere una versione diversa per ogni epoca. Questa del 2024 è stata una bella sorpresa sia per i fan più nostalgici di Fibra, sia per chi non si sente rappresentato dal sistema attuale.
Siamo nati e morti qua, nel Paese delle mezze verità.
Di seguito potete vedere l’ottimo video firmato da Cosimo Alemà e prodotto da Borotalco Tv:
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