Locomotiv gremito di gente per l’atteso live di Ernia in occasione del suo 68 Tour.
Apertura cancelli prevista per le ore 21:00, ma già dalle 20:30 orde di persone attendono fuori dal locale ansiose di entrare per assistere al live di uno degli artisti maggiormente talentuosi, e promettenti, di questa “new wave“. In programma il 68 Tour, che vede Bologna sesta tappa di una lunga lista di esibizioni che si terranno per tutta Italia.
Riflettori puntati su Ernia, ex componente dei Troupe d’Elite, salito nuovamente alle cronache dopo aver dato alle stampe – solo ad un anno di distanza- 67 e 68. All’ interno di entrambi gli album spiccano collaborazioni con artisti di rilevante importanza appartenenti sia alla vecchia sia alla nuova scuola: Guè Pequeno e Mecna nel primo caso, Tedua nel secondo.
Ieri sera Ernia ha condotto il live proponendo pezzi di entrambi i suoi dischi, supportato da Angie, la sua DJ: insolita presenza femminile, scelta che conferma l’originalità del rapper milanese rispetto alla maggior parte dei suoi colleghi. Sembra quasi che l’artista di Bonola voglia, sotto certi aspetti, modificare – proponendo soluzioni innovative – le regole ormai secolari del rap italiano.
La risposta del pubblico non è certo mancata, facendo “tremare” il Locomotiv in occasione dei pezzi più spinti come Disgusting o Bro. Molte dichiarazioni di affetto anche nei confronti di Lorenzo, migliore amico, autista nonché protagonista di molte storie Instagram di Ernia. Questi conferma, oltre alle ormai note doti canore, anche una consistente fascino esercitato per lo più nei riguardi delle proprie giovani fan: a fine serata si contano infatti due reggiseni lanciati sul palco. Il live si chiude con 68, main track di tutto l’album.
I numeri parlano chiaro: stando così le cose Matteo Professione, questo il vero nome di Ernia, non deve temere di “tornare giù”.
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