Fuori ora il nuovo album targato Egreen, intitolato Fare Rap Non È Obbligatorio, riprendendo un claim che lo ha accompagnato per buona parte del suo percorso.
Fare Rap Non È Obbligatorio: anche questa volta siamo d’accordo con Egreen
Nicolas Fantini torna con un nuovo album, proseguendo la vena di prolificità che lo accompagna già dagli esordi. Qualche tempo fa ha condiviso una nota elencando tutti i progetti realizzati. Siamo rimasti sconvolti anche noi dalla mole di lavoro realizzata: elencati cronologicamente fanno davvero impressione. Si tratta del 22esimo progetto in 23 anni. Una media assurda, considerando soprattutto che tra il primo (So Fresh, 2003) ed il secondo progetto (Byters EP, 2006) trascorsero ben 3 anni. Diciamo che la media di un progetto all’anno gli sta stretta nell’ultimo ventennio!
Ma Egreen, oltre alle doti al mic che tutti quanti conoscono e apprezzano, ha un valore aggiunto. Riesce a reinventarsi costantemente pur rimanendo fedele a sé stesso, sia come uomo, sia come artista.
Prendiamo in esame solo gli ultimi 7 anni: lo abbiamo visto al lavoro con un disco in coppia con Nex Cassel, lo abbiamo visto al lavoro per un progetto major, lo abbiamo visto ritornare alla mentalità mixtape con I Spit 2, lo abbiamo visto ripartire da zero mettendo sé stesso a nudo con Nicolas, lo abbiamo visto omaggiare Kaos e tutta la vecchia scuola con Bellissimo. Tutto questo mantenendo sempre un livello lirico e tecnico altissimo.
Con Fare Rap Non È Obbligatorio si apre un nuovo capitolo della vita di Egreen. L’ennesimo. Dopo aver fondato la label Payback Records ed aver aiutato giovani talenti ad emergere nell’underground, ha trovato probabilmente nuove motivazioni, che gli consentono di tornare nella scena con un progetto fresco e sincero, pur sempre rendendo omaggio al rap del passato che lo ha formato.
Questo si evince in tutto il progetto, dove troviamo tanti rookie tenuti a battesimo da Egreen. In elenco troviamo quindi Damn Daniel, Brattini, Royzen, Peter Wit, Liffe, Barra1, Sonny Purini, Zeboh, Andrea Dono, Unblasfemo, Chyky, Kay Carter, Sesto Carnera, Michael Sorriso, Charlie Bronson, Ares Adami, Deal The BeatKrusher e Riccardino. Insomma, una bella quota del roster Payback. Per certi versi, questo album potrebbe sembrare quasi un manifesto di quello che l’etichetta vuole rappresentare.
Ma non solo rapper emergenti. Rimangono i riferimenti alla vecchia scuola in tanti elementi del disco, a partire dalla cover con il lettering curato da Luca Barcellona aka Lord Bean o dal featuring con un veterano come Ares Adami, apprezzatissimo.
Il disco è fuori, le prime date del tour pure. Potete ascoltare Fare Rap Non È Obbligatorio di Egreen anche dal link qua sotto.