I duetti rap di Sanremo 2025

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Durante la quarta serata di Sanremo 2025, quella dei duetti e delle cover, il rap avrà più spazio del solito.

Gli artisti in gara saliranno sul palco per interpretare cover e rendere omaggio sia a brani che hanno fatto la storia che alle proprie carriere. I voti ottenuti durante la serata non influenzeranno la classifica generale e i vincitori riceveranno un premio separato, indipendentemente dall’esito finale del Festival. Scopriamo insieme i duetti rap che ci attendono!

Sanremo 2025: il rap protagonista della serata dei duetti

Emis Killa ha scelto di portare 100 Messaggi insieme a Lazza e alla violinista Laura Marzadori, una scelta coraggiosa che unisce rap e musica classica. Grande attesa anche per il duetto tra Rocco Hunt e Clementino che riproporranno Yes I know my way di Pino Daniele probabilmente in chiave rap.

L’old school si farà sentire grazie a un supergruppo composto da Shablo, Guè, Joshua, Tormento e Neffa che porteranno un mix di Aspettando il sole (sempre di Neffa) e Amor de mi vida dei Sottotono. Insomma, sarà un tributo al passato che ha fatto la storia di questo genere.

È chiaro che stiamo parlando di artisti che hanno scritto le fondamenta del rap italiano ma c’è un punto che non possiamo ignorare: a Sanremo verranno capiti? Forse no, infatti molti rapper su quel palco preferiscono portare qualcosa di un po’ più pop in modo da conquistare un pubblico più ampio. Nonostante ciò, non ci aspettiamo che i nostri ‘og’ si pieghino troppo a compromessi. Shablo, Guè, Tormento e Neffa rappresentano la storia del rap italiano. Questa esibizione sarà l’occasione per dimostrare a tutti, specialmente a chi non segue il genere, cosa sia il vero hiphop. Stampa e pubblico lasceranno da parte i pregiudizi riservati l’anno scorso a Guè, Luchè e Geolier? Forse no, ma quello che è certo è che, per noi, sarà un modo per rivivere il passato con gli occhi e le orecchie del presente.

Ci saranno anche Willie Peyote, Tiromancino e Ditonellapiaga con Un tempo piccolo di Franco Califano, Rose Villain e Chiello con Fiori rosa, fiori di pesco di Lucio Battisti, Rkomi e Francesca Michielin con La nuova stella di Broadway di Cesare Cremonini, Fedez e Marco Masini con Bella stronza e Tony Effe e Noemi con Tutto il resto è noia di Franco Califano. Non da tutti, però, ci aspettiamo effettivamente che portino il rap all’Ariston.

Il Rap e l’Ariston possono andare d’accordo?

La scena rap quest’anno sembra avere più spazio che mai nella storia di Sanremo. Sarà interessante vedere come gli artisti rap riusciranno a fondere la propria identità musicale con quella dei brani scelti e soprattutto se il rap, spesso incompreso in contesti come Sanremo, riuscirà a farsi spazio nel cuore di un pubblico così variegato senza essere troppo oscurato da altri generi.

Sarà il momento per dimostrare che il rap può convivere con l’Ariston senza scendere a compromessi oppure si tratterà dell’ennesimo offuscamento da parte del pop?

Una cosa è certa: per gli appassionati questa serata sarà un’occasione più unica che rara per vedere alcuni dei protagonisti della scena in un contesto del genere (specialmente Shablo, Guè, Tormento e Neffa). Se il rap verrà capito o meno, poco importa: per chi ama questo genere sarà comunque una vittoria vederlo su uno dei palchi più importanti d’Italia.