Non c’è rimedio, all’emorragia del tempo. Gli interessi non coagulano, momenti preziosi scorrono, inesorabili, e la ferita si allarga, sempre di più. Non c’è più il tempo da dedicarci: troppe novità, tutte insieme, sempre. E la quantità – di informazioni, stimoli, imput – influisce spesso, e negativamente, sulla qualità.
Nell’esigenza costante di concretizzare, selezionare e soppesare le notizie, filtrate tutte dal Mare Magnum del Web, c’è una parte che resta sommersa. E, scandagliando il fondale, la probabilità di imbattersi in un tesoro nascosto è remota, ma non impossibile.
Ed eccoci qui ad annunciarvi – col ritardo necessario, perché sentiamo sì il compito di segnalare puntualmente le novità, ma anche l’esigenza di metabolizzarle, e riflettere criticamente (con i tempi giusti) – il nuovo singolo di Dj Myke con la CNN: Boom.
Boom: il ritorno col botto di Dj Myke
La fine del sodalizio artistico con Rancore – dal quale sono nati tre dischi bellissimi, profondi e stilisticamente complessi (Acustico, Elettrico e Silenzio, vero capolavoro del duo, oltre a S.U.N.S.H.I.N.E. EP, post-scriptum ideale della loro collaborazione) – ha portato Dj Myke ad una pausa discografica.
Il termine pausa, poi, è comunque inesatto. Oltre all’album VOYAGER, insieme a Gabriel, e al particolarissimo The Strays, Myke – che si autodefinisce un “artigiano del graffio vinilico” – si è immerso nella dimensione che gli è propria: l’arte del djying, e le nuove prospettive aperte dal digitale.
Un virtuoso del piatto come Dj Myke – plurivincitore del DMC a cavallo tra la fine dei Novanta e i primi del 2000, e creatore, con Dj Aladyn, di Man in Scretch – sembra aver avvertito la necessità di ritornare alle origini: ritrovarsi, per trovare altro.
Il ‘portablism’, il livello successivo, l’arte dello scratch su giradischi portatili, è entrato nella sua vita; e Dj Myke ha concretizzato questa nuova avventura con IPB, Italian Portablism Battle, che lo ha portato poi a produrre la serie Battle Cat, Orbitablism Breaks e NEWTONE, un vero e proprio album strumentale.
A distanza di quasi 15 anni da Hocus Pocus, un producer album che, col tempo, è entrato nella storia del ‘genere’, i tempi sembrano maturi per un nuovo progetto, denso di collaborazioni (crediamo, e speriamo); Boom, che vede al microfono un altro illustre ‘ritorno’, la CNN di Rival Capone, ne è una promettente premessa.
Boom!
Se in Hocus Pocus, album nel quale un’organizzazione musicale complessa si è sposate con le liriche di rapper di due generazioni, e di due mondi – spesso separati -, un disco nel quale convivono Fabri Fibra e Rancore, Noyz Narcos e Tormento, la nostra curiosità è legittima, e gravida di aspettative.
Con Boom, siamo immersi in un suono che sembra riportare alle atmosfere crude e asettiche di Cactus, ad una velocità cybernetica (o cyberpunk); o a un pezzo come Scappa, insieme a Fabri Fibra. Queste, ovviamente, sono solo impressioni, spunti, stimoli.
Il pezzo segue Il Supermercato delle Dittature, firmato insieme a Danno. Con la CNN, un altro gruppo appartenente a pieno titolo alla Golden Age del rap Italiano, torna prepotentemente alla ribalta.