DJ Fastcut è tornato col progetto più richiesto e desiderato dal pubblico nei suoi confronti, Dead Poets 4, il quarto episodio maggiore di una saga, che di capitolo in capitolo, ha rubato il cuore ai più appassionati del genere nel Bel Paese.
Un viaggio verso la saga dei Dead Poets
Nel 2016 il primo capitolo della saga si affermò nel cuore degli appassionati di hip hop italiano con le H maiuscole, grazie a gemme come la title track e Odia gli indifferenti. Dall’intro di Bassi Maestro, alle strofe spalmate nel disco dalla crema degli MC, tra cui Claver Gold, Danno, Rancore, Moder, Warez, e tanti altri nella sua lista composta da ben trenta featuring. Sicuramente, a sette anni dalla sua uscit,a lo si può definire come un vero classico dell’underground nostrano.
Tre anni dopo uscì il sequel, Dead Poets 2: I Due Ordini, un macigno di ventisei tracce che ha mostrato come l’ambizione ripagata del primo capitolo non se n’era andata da nessuna parte.
Il progetto è stato seguito da Dead Poets 2.0 Cyphers, un EP di cinque le posse track che ha terminato il viaggio del secondo capitolo fino a portarlo al terzo, Dead Poets 3 – Maledetti. In questo terzo capitolo la profondità di suono e la ricchezza di riferimenti culturali è stata scandita nuovamente grazie a tracce come Smackdown e L’ultimo verso. Gli ospiti hanno offerto una line-up da vero dream team, Tormento, Maury B, Frankie Hi-NRG, Caparezza, En?gma, Wiser, Murubutu, Mattak, e nomi inaspettati come Roy Paci. Ad oltre due anni dalla pubblicazione viene nominato da una buona parte del pubblico del Dj romano come un preferito della saga.
Nel 2022 parlando con noi di Rapologia, DJ FastCut si espose sul fatto che fosse già al lavoro del quarto capitolo ufficiale della sua caratteristica saga:
Sono al lavoro sul nuovo da circa sei mesi. Ci vorrà tempo ma troverà luce anche questo
Oggi possiamo notare come dall’anno scorso ad ora il produttore romano abbia lavorato sodo per tirare fuori il progetto, Dead Poets IV – Ad Honorem, che ribadisce il livello di fattura del marchio di fabbrica FastCut.
Dead Poets 4: il ritorno di DJ FastCut
Il disco è composto da quindici tracce, ed è stato lanciato dal belligerante street anthem Knockout, aprendo le porte al progetto con un bel calcio alla porta.
Mantenendo il sound peculiare proposto nel filone dei Dead Poets, i beat del progetto sono gestiti dai microfoni di svariatissimi MC, tra cui: Claver Gold, Bruno Bug, Los Migol, NoWordz, Binario 4, Murubutu, Djomi, Nyvek, Vashish, Royal Damn, Sgravo, Suarez, Kappa-O, Mac Myc, Tundra, Pacman XII, Panz PDA, White Boy, William Pascal.
Tra tracce più incisive, come Stacca un po’ o la stupenda Avada Kedavra, e momenti più morbidi come la epica outro, l’album mantiene un panorama sonoro tetro, tra batterie vitali e scratch di prima fattura.
In ogni modo Dead Poets 4 è una riconferma di una delle saghe contemporanee più importanti del rap italiano, che di capitolo in capitolo continua a mantenere vivo il suo spirito tramite i suoni, e a tramandare il messaggio dell’hip hop tra barre di vita quotidiana e celebrazioni al microfono (Street Regulator, Fate Largo, Skillatissimi), per un’immersione nell’hip hop più grezzo, risultando Un’altra gemma nelle tasche, come suggerisce una delle sue tracce più alte.
Buon ascolto!