Disme con i recenti singoli Matto e Ancora (di nuovo) cerca a fatica una propria dimensione personale.
Qualche settimana fa è apparso sul canale YouTube di Disme il video ufficiale di Matto, un singolo che l’artista aveva già pubblicato i primi giorni di maggio, seguito a stretto giro di posta da Ancora (Di nuovo), di cui possiamo sentire il ritornello anche nei primi secondi del video.
Per i più attenti il nome di Disme non è certo nuovo. Basta avere un po’ di confidenza con la discografia dei principali membri di Wild Bandana (o del mixtape collettivo del 2018 Amici Miei) per averne già ascoltato più di una strofa.
In particolare, negli ultimi tempi è stato ospite di Tedua assieme a Nebbia in Vita Vera mixtape nella traccia Figghiò, canzone nella quale Disme fa sfoggio di uno stile più a fuoco del solito, oltre che di una “fame” che prima non era mai stata così evidente.
Già Vaz Tè e Bresh prima di lui – nell’ultimo anno usciti il primo con l’ep Waiting Room e il secondo con l’album Che Io mi aiuti– si sono trovati nella posizione, non certo facile, di doversi smarcare dalla forte aura stilistica di Tedua e Izi, la cui influenza su tutti i membri della crew è innegabile. E così anche nei due nuovi pezzi Matto e Ancora (di nuovo) appare chiara l’esigenza di Disme di trovare una direzione che possa dire soltanto propria.
Ancora (di nuovo), nonostante una strumentale stratosferica prodotta da Nebbia, non riesce del tutto a lasciare il segno, mentre a segnare un netto cambio di passo è proprio Matto.
Il beat di Shune permette a Disme di dare finalmente sfogo ad un’urgenza espressiva ora percepibile anche dal più distratto. I versi sono semplici ma per nulla banali. Al centro delle rime del rapper troviamo l’ambiente dove è cresciuto, dipinto senza le esagerazioni presenti in molto rap (italiano e non),per affidarsi invece ad un lessico quotidiano e lontano da spettacolarizzazioni di qualsiasi tipo.
“Sempre coi piedi per terra bro, non la vedi la m*rda?
Vivo nel pianeta Terra
Sto avvelenando una fetta, pregando che tu la prenda”
È ancora presto per dire se Disme ha trovato la propria voce però, ad ascoltare Matto, la strada imboccata sembra quella giusta.
