Dinastia dei Co’Sang: il ritorno tra nuovi orizzonti e nostalgia

CO'SANG
Foto di Gaetano De Angelis

Dodici tracce, le collaborazioni con Marracash, Club Dogo e Liberato e le strumentali di Dat Boi Dee, Geeno, Peppe ’O Red e Torok: la Dinastia dei Co’Sang continua così.

Co’Sang e Dinastia: la storia continua

Dopo anni di silenzio, rotti ogni tanto da qualche rumor,  due fratelli non di sangue che hanno segnato un’epoca, sono tornati insieme per un progetto che fin dal primo spoiler ha fatto battere il cuore di un’intera città. Napoli ha ritrovato le sue icone, quei due che con la loro musica hanno raccontato storie di vita vera, di strada, di sogni e cadute.

Questo nuovo album è stato atteso con ansia, come il ritorno di qualcosa di prezioso che hai avuto per tanto tempo tra le mani e che poi, non per tua scelta, non sei più riuscito a trovare da nessuna parte, se non nei tuoi ricordi. C’era così chi si aspettava un disco come gli iconici Chi more pe’ mme e Vita bona, chi invece era consapevole che così non poteva essere, per gli anni passati, per le persone che sono ora Luca e Antonio e svariati, innumerevoli, altri motivi.

Il singolo apripista di Dinastia, O Primm Post, è stata però la mossa giusta. Reference a quegli anni, sonorità contemporanea, ottime strofe da parte di entrambi: i Co’Sang stavano quindi ufficialmente tornando.

CO'SANG
Foto di Gaetano De Angelis

Oggi, venerdì 30 agosto 2024, ci troviamo così ad avere di nuovo tra le mani quell’essenza preziosa di un tempo. Ma avrà lo stesso valore? Ci trasmetterà sensazioni simili a quelle di più di dieci anni fa? Come al solito è troppo presto per dirlo, anche se dando un’occhiata sotto i post del duo napoletano, un po’ di delusione la si trova.

Ascoltando alcune tracce di Dinastia, si percepisce l’alchimia di un tempo, come ad esempio nelle prime due in tracklist, che si susseguono alla perfezione dandogli quasi la sembianza di un unico brano. Altri pezzi, invece, lasciano un po’ di amaro in bocca, come se il tempo avesse leggermente attenuato l’elemento distintivo che aveva sempre accompagnato il nome Co’Sang.

Tuttavia, noi pensiamo che questo ritorno resti un evento che va ben oltre la musica: è la storia di due persone con un talento che, nonostante tutto, non hanno mai smesso di essere per molti il punto di riferimento per un certo tipo di rap.

Diamo a Dinastia dei Co’Sang il tempo che merita.

Trovate lo streaming di Spotify qui di seguito: buon ascolto!