Dopo sette anni, Chris Brown è tornato a portare la sua musica in tour in Europa, con l’Under the Influence Tour: uno show che attraversa tutte le fasi della sua carriera, e tutti i suoi svariati talenti da intrattenitore sul palco, che lo rendono una delle figure più egregie della musica contemporanea.
Siamo stati presenti al suo concerto all’Hallenstadion di Zurigo, che ha dato una dimostrazione di quanto lo smalto dell’artista sia ancora al livello più alto, segnando l’indelebile consistenza dei suoi diciotto anni di carriera che, a discapito delle incessanti controversie, resta ai livelli più alti.
Chris Brown torna negli stadi in Europa dopo 7 anni
Era il 2016 l’ultima volta che Chris Brown portò la sua musica ai grandi palchi europei, col suo One Hell of a Nite Tour. Ai tempi il cantante stava passando un periodo tribolato che lo portò a comporre uno dei dischi più acclamati e discussi della sua carriera: Heartbreak on a Full Moon. Quattro anni dopo l’uscita del disco, gli viene revocato un ban che gli impediva di entrare nel Regno Unito, implementato nel 2009 per i problemi legali del cantante.
Nel 2022, completamente dal nulla, un deep cut contenuto nell’edizione estesa del suo disco di trenta tracce Indigo, intitolato Under the Influence, inizia a scalare le classifiche di tutto il mondo diventando uno dei successi più grandi della sua carriera.
A quel punto Chris Brown decide che dopo sette anni era arrivato il momento di risalire sui palcoscenici oltreoceano.
Nonostante il periodo storico che vede l’R&B defilato in uno dei suoi periodi storici di meno successo, gli album di Chris Brown non hanno smesso di essere imparati dal suo largo pubblico fino al midollo, anche quando le tracklist superano le quaranta canzoni.
Questo lo certifica come la bandiera del genere al momento, coi suoi talenti che sorvolano i problemi legali e personali anche nel periodo della “cultura della cancellazione”, arrivando al cuore degli ascoltatori.
Già ore prima dell’inizio del concerto, l’arena di Zurigo era circondata da una fila innumerevole di persone che, pompando la sua musica nelle casse ad alto volume, erano fervide di godersi lo show.
Lo spettacolo dell’Under the Influence Tour
Una volta aperte le porte dello stadio, si riempie fino all’orlo. A riscaldare la folla come opening act c’è la cantante sudafricana Tyla, che esegue qualche brano per poi essere seguita da un’ultima pausa ad anticipare lo spettacolo. Calano le luci, dal palco inizia ad uscire una voluminosa nebbia e dallo schermo principale appare l’animazione di una donna robotica che esclama:
Your addiction, your desires, became a dance. You are now under the influence
Chris Brown atterra lentamente sul palco dall’alto, appeso da un filo e apre le danze col brano Indigo.
Ha poi continuato alternando alcuni dei suoi maggiori successi e ritagli dei suoi ultimi album, spaziando tra esibizioni più incentrate su performance canore (Don’t Judge Me) e momenti in cui le sue doti di ballo tra backflip e breakdance hanno preso più attenzione (Drunk Texting), il tutto contornato da magnifiche visuali sceniche che proiettavano l’anima dei brani nelle loro atmosfere più rappresentative.
A susseguire c’è stata una parte dello show dove il cantante ha dedicato uno spazio diviso a ciascuno dei suoi primi sei dischi (escluso Graffiti), eseguendo diversi brani di ognuno di questi, ripercorrendo la sua legacy musicale. Tra queste performance si è fatta spazio quella di Take You Down, dove ha preso una ragazza dal pubblico per un’esibizione a spinto stampo sessuale.
Le tracce su questa tematica, portante della musica di Chris Brown, hanno poi avuto il loro momento, col pubblico che ha dato il suo meglio sulla traccia che dà nome al tour, fino ad arrivare ad una parte dello show dove venivano proiettate tre diverse canzoni e il pubblico doveva fare il più casino possibile per scegliere la canzone tra le tre che l’artista avrebbe dovuto eseguire.
Tra momenti di acapella in cui la voce del cantante e del pubblico si è unita a massimo volume (New Flame) e coreografie dove Chris Brown e la sua crew di ballerini hanno dato il loro meglio, si è arrivati alla conclusione, dedicata ad alcune delle hit recenti più grandi del cantante R&B, tra cui No Guidance con Drake, e Go Crazy con Young Thug.
Lo show ha dato un’ottima panoramica della carriera dell’artista dai suoi primi lavori al suo ultimo disco Breezy, mostrando la visione cinematografica della musica di Chris Brown, tra visuali surreali, coreografie complesse ed esibizioni vocali che proiettano le emozioni delle parole nella maniera più passionale.
Nonostante le problematiche e importanti controversie con cui la figura pubblica di Chris Brown si scontra giorno dopo giorno, la sua musica e i suoi talenti continuano a muovere le emozioni di larghe masse connesse alla sua musica al punto di essere un seguito da culto: Lo show a Zurigo del suo tour in Europa non ha lasciato spazio al perché questo accada.
Tra quantità immense di amore e odio, Chris Brown ha traghettato le sue abilità nella sua musica a tratti emotiva e a tratti edonista, fino a certificare il suo nome come uno dei più importanti della musica urban di questo secolo.