Central Cee ha finalmente pubblicato il suo attesissimo album Can’t Rush Greatness e, come suggerisce il titolo, il percorso per arrivare a questo momento non è stato affatto affrettato.
Il rapper di West London, noto per i suoi testi affilati e il suo innegabile carisma, ha festeggiato l’uscita dell’album su Instagram e, per l’occasione, ha appena annunciato una limited edition firmata Corteiz. Visti i suoi 13 milioni di follower, non sorprende che la sua musica continui a dominare le classifiche e i social media.
Can’t Rush Greatness: fuori ora il nuovo album di Central Cee
L’album si apre con No Introduction in cui Cench (vero nome Oakley Neil Caesar-Su) riflette sulla sua ascesa: dalle origini umili per le quali prova nostalgia, fino alla fama globale, temi è ricorrenti in tutto il progetto. Nei 17 brani, infatti, alterna momenti in cui ‘flexa’ il suo stile di vita lussuoso ad altri in cui affronta le pressioni che derivano dalla fama. In Gata e Top Freestyle parla dei lati negativi del successo e dell’attenzione costante che riceve non solo dai media ma anche dai suoi rivali.
I wanna live a simplistic life, but that’s unrealistic, right?
I miss the times, two-man step, take one for the team and assist my guy
God ain’t give me the gift to write, won’t lie, I been on a consistent grind
When I was broke, they didn’t wan’ talk, now I made it, they want me to give advice
L’album non parla solo di ostentazione: in Up North Cench affronta tematiche più introspettive: la povertà, le famiglie monogenitoriali e la salute mentale. Ciò che colpisce particolarmente di Can’t Rush Greatness è quanto Central Cee si sia aperto sulla sua vita personale. Lo fa anche in Now We’re Strangers dove racconta il peso emotivo dovuto alla rottura con la sua ragazza.
She put my business on the net and now my true colours showin’
Say your skin’s breakin’ out because I cause you stress
Then you left, you’re lookin’ sexier than ever and you’re glowin’
Every excuse I could’ve thought of, girl, I said it
Truth in the Lies aggiunge un tocco di classe all’album grazie al sample di So Sick di Ne-Yo, anche se le barre di Lil Durk rischiano di interferire sull’intensità del pezzo e distorgliere l’attenzione dalla nostalgia che dovrebbe trasmettere.
Hit virali e introspezione: il doppio volto di Central Cee
Nulla da dire sulla capacità di Central Cee di creare brani orecchiabili e memorabili, basti pensare a Doja (2022): “How can I be homophobic? My b*tch is gay!” era diventato subito un tormentone. Ed è proprio grazie alla sua abilità nel capire i trend del momento e nel mescolare ironia e provocazioni che il rapper è riuscito a conquistare un pubblico giovane e internazionale.
L’album ci dà qualche spunto interessante sulla personalità di Central Cee ma a volte sembra fermarsi in superficie. I momenti più introspettivi sono spesso interrotti da tematiche più superficiali, come se il rapper non volesse davvero mettersi a nudo. Eppure, i suoi testi parlano chiaro: successo, difficoltà familiari, relazioni finite. Sono argomenti che riesce a rendere coinvolgenti e originali ma manca ancora quel qualcosa in più che ci faccia vedere il Central Cee oltre la musica, la persona dietro al rapper.
Questa è sicuramente qualcosa a cui deve lavorare, specialmente se vuole lasciare il segno a lungo termine. Detto ciò, gli va riconosciuto che in Can’t Rush Greatness si è aperto più del solito. Il progetto in poche parole? Curato nei minimi dettagli e al 100% rappresentativo di chi è Cench oggi.
Can’t Rush Greatness dimostra che la pazienza e la determinazione portano sempre risultati. Potete ascoltarlo qua: